Arizona Diamondbacks
Nell’anno dei festeggiamenti per il ventesimo anno di vita, la franchigia di Phoenix ha deciso di seguire l’esempio dei Rockies e di installare un umidificatore per le palline da baseball. L’aria calda e secca dava problemi di presa (di grip) ai lanciatori, che se ne lamentavano spesso, quindi questa misura sembra logica, ed anche se nessuno se n’è accorto, dal 2002 ad oggi gli HR al Coors Field di Denver sono calati del 22%, quindi forse l’umidificatore potrà incidere anche al Chase Field.
Uno dei battitori che maggiormente avrebbe sofferto da questa novità è, secondo gli analisti, Brandon Drury, che infatti la franchigia ha deciso di vendere…
Ovviamente in panchina c’è sempre quel Torey Lovullo, che al primo anno da manager ha vinto il premio di Manager dell’anno per la National League, dopo una stupenda stagione, culminata con la striscia di 13 vittorie consecutive (compresi due sweep ai leader di Division) ed una apparizione ai playoff che ha visto la vittoria nella Wild Card contro i Rockies ed il sweep subito dai Dodgers.
OFFSEASON
La squadra non aveva bisogno di grossi cambiamenti, visto l’ottimo 2017, a parte nel ruolo di closer, dove Rodney aveva un’ERA estremamente elevata, ed anche negli esterni c’era da sostituire Martinez e da coprire le spalle ai fragili David Peralta e Yasmany Tomas.
I giocatori persi via free agency sono stati l’esterno Gregor Blanco, i rilievi David Hernandez, passato ai Reds con un biennale da 5mln, e J.J. Hoover, il catcher Chris Iannetta, che ha firmato con i Rockies, il closer Fernando Rodney, andato ai Twins con un annuale da 4,5 mln, lo shortstop Adam Rosales e lo slugger J.D. Martinez, preso in luglio dai Tigers per la corsa playoff, ed ora, dopo un inverno di trattative, approdato ai Red Sox per 110 mln in 5 anni. I mancini T.J. MacFarland e Jorge De La Rosa hanno invece rifirmato con il team. Oswaldo Arcia si è liberato firmando un contratto in Giappone, da dove è giunto con un biennale da 6mln il rilievo Hirano.
Le acquisizioni via free agency si limitano al biennale da 8,5mln al catcher Alex Avila, il biennale da 7,5mln all’esterno Jarrod Dyson, ed i minor league contract al rilievo Fernando Salas, al partente Kris Medlen, agli ex closer Antonio Bastardo e Neftali Feliz.
Le trade sono state certamente più interessanti, dato che i D’Backs hanno acquisito il closer dei Rays Boxberger in cambio del prospetto lanciatore Curtis Taylor, e quella con Rays e Yankees che ha portato in Arizona l’esterno Steven Souza Jr., cedendo Brandon Drury agli Yankees e il partente Anthony Banda ai Rays.
La situazione degli infortunati vede Shelby Miller sempre alle prese con il recupero dalla Tommy John Surgery (maggio 2017), e spera di iniziare le sessioni nel bullpen alla fine di marzo, quindi potrebbe essere pronto per la prima squadra intorno all’All Star Break, lo shortstop Chris Owings sta recuperando dall’operazione al dito medio della mano sinistra, avvenuta in novembre, mentre il seconda base Vargas si è operato alla mano destra in ottobre, ed entrambi sperano di essere pronti per l’Opening Day.
La situazione finanziaria è estremamente flessibile, con solo Greinke controllato per altri 4 anni (a 32mln all’anno!), mentre la stella Goldschmidt è all’ultimo anno ma il team eserciterà l’opzione sul 2019, e Tomas ha due player option per 2019 e 2020 a 15 e 17 milioni, che eserciterà quasi certamente. Tutti gli altri ho sono in arbitration o hanno il biennale firmato questa estate.
ROTAZIONE
I lanciatori partenti sono gli stessi dello scorso anno: Greinke numero 1, i mancini Corbin e Ray, i destri Godley e Taijuan Walker. La fiducia è tale in questa rotazione che, come detto sopra, si è deciso di sacrificare il sesto partente, Banda, nella trade per rinforzare il campo esterno. Shelby Miller potrebbe rientrare in estate, e Braden Shipley è un altro prospetto destro di grande valore, per cui se Godley dovesse avere qualche problema le alternative non mancano.
D’altra parte, nonostante il Chase Field e la sua nomea di stadio ammazza lanciatori, tutti e 5 hanno finito la stagione 2017 con ERA comprese tra il 2.89 di Ray ed il 4.03 di Corbin!! Una performance eccezionale. E la giovane età di tutto il gruppo permette di credere che possa restare la rotazione titolare per alcuni anni ancora.
BULLPEN
Qui ci sono stati diversi cambiamenti, dato che lo scorso anno solo alcuni membri avevano brillato, come Bradley, autore di un 1.73 di ERA complessivo nel ruolo di set up, Chafin come mancino e Delgado come rilievo lungo, entrambi a 3.50 di ERA. Sherfy poi aveva dato una buona impressione nei dieci inning lanciati a settembre, senza concedere punti.
Al momento possiamo ipotizzare Bradley closer, che sta lavorando sul changeup in questo spring training, Boxberger setup, ma pronto a subentrare se Bradley avesse qualche problema, Hirano, Chafin, Sherfy rilievi medi, Delgado rilievo lungo e De La Rosa specialista contro i mancini. Con MacFarland pronto a sostituire quest’ultimo, Shipley come rilievo lungo e Jake Barrett come middle rilief insieme a Silvino Bracho, prospetto interessante.
LINEUP
La formazione titolare ha subito qualche cambiamento in più, con Alex Avila che sarà il partente dietro al piatto, dato che Mathis, certamente migliore in difesa, non ha alcun impatto offensivo. Ma ricordiamoci che c’è anche Herrmann, buon battitore e versatile difensivamente (ha giocato anche esterno sinistro!), e che sta crescendo il fortissimo prospetto Murphy. In prima base non c’è discussione, con iron man Goldy titolare fisso e leader offensivo.
In seconda base, dopo la partenza di Drury ci saranno Chris Owing, Ketel Marte e Daniel Descalso, con i primi due a ricoprire anche il ruolo di shortstop, mentre Descalso è la prima riserva di Jake Lamb in terza base, fortissimo contro i lanciatori destri ma orribile contro i mancini, e pertanto candidato ad un platoon. Come shortstop c’è anche Ahmed tra i papabili, e sia lui sia Marte hanno ancora opzioni in triplo A, quindi chi non convincerà può essere rispedito nelle minors senza rischiare di perderlo.
Sugli esterni Pollock è il titolare al centro, con il ladro di basi ed eccellente difensore Dyson come sostituto, il neo acquisto Souza giocherà a destra, mentre a sinistra giocherà il più in forma tra Peralta e Tomas.
PRONOSTICO
Nella Division più forte della National League, con i Dodgers straripanti e le altre 3 franchigie in crescita, ripetere il secondo posto sarebbe un successo. E crediamo sia alla portata.
COLORADO ROCKIES
La franchigia di Denver, dopo un’annata buona in cui è giunta terza ed ha disputato la Wild Card, ha deciso di puntare forte sul mercato per sistemare il reparto più in difficoltà: il bullpen. Spendendo oltre 100mln in tre contratti ha dichiarato a tutti che vuole competere anche lei nel 2018, replicando agli acquisti sontuosi dei Giants.
E questo dopo un 2017 record per quanto riguarda il payroll di franchigia (127mln) nel primo anno di Bud Black sulla panchina.
OFFSEASON
Via free agency sono stati persi pezzi importanti, come il veterano e faccia della franchigia Carlos Gonzalez, il closer Holland, autore di una ottima prima parte di stagione, il catcher Lucroy ed il prima base Mark Reynolds, autore di una stagione eccellente, tutti ancora in cerca di una nuova squadra. Il partente Chatwood ha firmato invece un triennale da 38mln con i Cubs, ed il rilievo Neshek un biennale da 16mln con i Phillies.
Le nuove firme sono state il biennale da 8,5mln al catcher Chris Iannetta, ex D’Backs, il triennale da 52mln al closer Wade Davis, nel 2017 ai Cubs, ed i triennali da 27mln a Bryan Shaw, rilievo di ferro (maggior numero di presenze dal 2013 nei bullpen di tutta la MLB) ex Indians ed a Jake McGee, confermato nel bullpen dei Rockies dopo un 2017 ottimo in trasferta e difficile in casa. Nessuna trade è stata effettuata e nessun giocatore è al momento infortunato.
ROTAZIONE
La rotazione vede la conferma di 6 dei 7 lanciatori della scorsa stagione (con Chatwood andato ai Cubs). Jon Gray è il numero 1, unico partente con una ERA sotto il 4.00, numero due è Chad Bettis, che ha perso quasi tutto il 2017 per il cancro ai testicoli e che spera di ritornare ai valori del 2016. Marquez, Freeland, Senzatela e Tyler Anderson si giocano gli altri 3 posti. Rotazione molto giovane che dovrebbe fare almeno un piccolo passo avanti rispetto alla scorsa stagione. Anche se dal monte di lancio non si aspettano di vincere le partite ma di contenere le perdite.
BULLPEN
Qui c’è stata la rivoluzione, come detto, con una strategia precisa: bene o male che vada la rotazione, poi il bullpen non deve rovinare tutto, sperando che l’attacco abbia prodotto a sufficienza. Davis sarà il closer, McGee e Shaw i setup, Dunn e Rusin i rilievi intermedi e Ottavino il long reliever. Le premesse sembrano buone, ma l’impatto con il Coors Field è sempre difficile da pronosticare per i nuovi arrivati.
LINEUP
Nel ruolo di catcher ci sarà il nuovo acquisto Iannetta a dividersi i compiti con Tony Wolters, in prima base esordirà Ryan McMahon, con Ian Desmond che potrebbe essere spostato in prima se il rookie dovesse zoppicare. Il resto degli interni è invariato, con LeMahieu in seconda, Story shortstop e Arenado, il leader difensivo ed offensivo, in terza base.
Fra gli esterni Desmond parte a sinistra, ed è chiamato a riscattarsi dal 2017 non certo in linea con il contratto milionario firmato, Blackmon al centro, confermatissimo dopo una stagione al top, e Parra a destra, che viene promosso titolare dopo un’annata ottima da panchinaro. Tapia è il primo sostituto in tutti e tre gli spot esterni, mentre Valaika lo è nei tre posti interni. I punti da questo lineup non dovrebbero certo mancare.
PRONOSTICO
Dal secondo al quarto posto tutto è possibile, ma crediamo che sia più facile quest’ultimo, dato che i Giants fanno sul serio.
LOS ANGELES DODGERS
Dopo una stagione finita a gara 7 delle World Series, non si può certo rifondare la squadra, ed infatti i Dodgers hanno fatto solo movimenti minimi, intesi più che altro a ridurre ulteriormente il monte ingaggi, in caduta da 3 anni a questa parte, per evitare di pagare anche quest’anno la luxury tax. Dave Roberts è confermatissimo in panchina, e le aspettative sono sempre molto alte.
OFFSEASON
Persi via free agency i rilievi Watson (andato ai Giants) e Morrow (biennale da 21mln con i Cubs), gli esterni Ethier, Gutierrez e Granderson (annuale da 5mln con i Blue Jays) ed il partente ultimo arrivato Darvish (126mln in 6 anni dai Cubs), è stato rifirmato Utley con un biennale da 2mln, ed è arrivato il partente Koehler con un annuale da 2mln.
Le trade sono state due: una con i Braves, per puri fini economici, ha visto ceduti Kazmir, MacCarthy, Adrian Gonzalez e lo shortstop Culberson (sacrificato per cedere i 3 pacchi precedenti) in cambio di Matt Kemp, un ritorno. Così i Dodgers hanno eliminato 3 bad contract dal payroll in cambio di uno e di un ottimo prospetto.
Poi una trade a 3 con White Sox e Royals, nella quale hanno ricevuto Scott Alexander, il rilievo, dai Royals, liberandosi di Avilan, ceduto ai White Sox, di Eric Meja e Trevor Oaks (ai Royals) e ricevendo dai White Sox anche il prospetto seconda base Jake Peter.
Sul fronte infortuni, solo il partente Urias è fuori per l’operazione alla spalla sinistra del giugno scorso.
ROTAZIONE
La rotazione non ha inserimenti rispetto alla scorsa stagione, con l’asso Kershaw numero 1, Hill al secondo posto, Maeda, Ryu e Wood, tutti molto positivi nel 2017. In più c’è il prospetto Buheler che è sempre più vicino, e Urias che quando rientrerà dall’infortunio può riprendere il percorso iniziato. Certo l’età media è alta, gli infortuni del passato diversi e quindi qualche preoccupazione c’è.
BULLPEN
Anche qui quasi nessuna novità, con Jansen closer, Fields promosso setup dopo la perdita di Morrow, Baez pronto a subentrare, Adam Liberatore rilievo medio, Cingrani ed il nuovo arrivato Alexander rilievi mancini, Stripling ed il nuovo Koehler rilievi lunghi. Molte opzioni, anche se un vero setup non c’è… sperando sempre che Jansen non abbia un infortunio…
LINEUP
Nel ruolo di catcher si ripartirà con la coppia Grandal-Barnes, anche se il secondo nei playoff ha spodestato il primo come catcher titolare. In prima base ovviamente confermatissimo il rookie dell’anno Bellinger, in seconda è stata esercitata l’opzione per trattenere Forsythe, nonostante l’anno così così dal punto di vista offensivo, Seager e Turner completano gli interni. Enrique Hernandez e Utley sono le riserve. In esterno centro c’è Taylor, dopo un career year, Puig in esterno destro e a sinistra lotta tra Pederson e il rientrante Kemp. Con il fenomeno Verdugo in rampa di lancio dal triplo A.
PRONOSTICO
Non si può che puntare su di loro per la vittoria di Division, che sarebbe la sesta consecutiva, e crediamo di vederli di nuovo protagonisti nei playoff.
SAN DIEGO PADRES
Dopo una stagione come tante, San Diego ha deciso di rinnovare per altri 3 anni il contratto al manager, Andy Green, e di puntare su un paio di veterani da affiancare alla selva di giovani promesse che sono nel suo roster da un paio di stagioni. Il payroll lo permetteva, dato il crollo che aveva subito 12 mesi fa, quindi forse la dirigenza pensa che i Padres possano essere competitivi a breve, prima del previsto.
OFFSEASON
Solo due le perdite via free agency: lo shortstop Aybar, andato ai Twins con un annuale da 1mln, ed il partente Chacin, che ha firmato con i Brewers un biennale da 15mln. Rifirmati invece i rilievi Lyles (annuale da 1mln) e Stammen (biennale da 4,5mln).
Ma la firma di rilievo è stata Eric Hosmer, l’ex prima base dei Royals, con un contratto da 144mln per 8 stagioni! Una firma che riporta Will Myers in esterno e che fa impazzire di gioia i tifosi.
Le trade sono state diverse: hanno scaricato il terza base Schimpf ai Rays per un prospetto, per fare posto al ritorno di Chase Headley, ottenuto dagli Yankees insieme al lanciatore Mitchell in cambio dell’esterno Jabari Blash. Poi hanno acquisito lo shortstop Freddy Galvis dai Phillies in cambio di un prospetto lanciatore. Hanno ceduto infine il seconda base Solarte ai Blue Jays per un paio di prospetti.
ROTAZIONE
Oltre ai confermati Clayton Richard, Perdomo e Lamet, già sicuro di un posto nella rotazione è il nuovo acquisto Mitchell, per bocca dello stesso Green. Arrivato dagli Yankees con numeri mediocri in triplo A, ha fatto una enorme impressione sui manager dei Padres, da qui l’annuncio sul suo posto nei 5. Ultimo spot per Earlin, che ha saltato tutto il 2017 per il recupero dalla TJ surgery e che sperano sia di nuovo al 100%. Una rotazione non certo di primo livello, con i primi 3 che hanno avuto una ERA vicina al 5.00 nel 2017, un rookie ed un reduce dall’operazione al gomito.
BULLPEN
Brad Hand ha fatto un buon lavoro lo scorso anno come closer, e viene confermato, dietro a lui Yates, Stammen, Jose Torres e Carter Capps, più il rilievo lungo Lyles. Nulla di cui essere tranquilli, in un reparto senza alcun nuovo inserimento.
LINEUP
Come catcher confermati Hedges titolare e Torrens riserva, in prima il nuovo acquisto Hosmer, Asuaje in seconda dopo l’incoraggiante esordio nel 2017, i nuovi arrivi Galvis e Headley sul lato sinistro del diamante. Spangenberg principale riserva interna. Negli esterni Myers ritorna a destra, Margot centrale ed a sinistra Jose Pirela, anche lui con un buon esordio alle spalle. Renfroe, Jankowski e Szczur come riserve. Un lineup di buon valore, e che si può pensare possa migliorare in questo 2018.
PRONOSTICO
Crediamo che nonostante un miglioramento si dovrebbe vedere, il quinto posto sarà di loro appannaggio, non essendoci i Giants materasso della scorsa stagione.
SAN FRANCISCO GIANTS
Dopo un anno orribilis (erano decenni che i Giants non arrivavano ultimi nella loro Division) il cui fallimento è stato acuito dal record del monte ingaggi (180mln), in questa stagione, in cui alcuni soldi venivano liberati, ad esempio dal ritiro di Matt Cain e di Ryan Vogelsong, ci si aspettava una rifondazione ed invece la franchigia ha deciso di puntare sui veterani, acquistando tutta una serie di trentenni per riportarsi subito in corsa per la Division.
Il manager non è stato ritenuto responsabile del tracollo, e gli è stato proposto un rinnovo triennale.
OFFSEASON
Persi via free agency solo Morse ed il terza base Hwang, rifirmato il catcher di riserva Hundley con un annuale da 2,5mln, sono stati messi sotto contratto il rilievo mancino Watson, in uscita dai Dodgers, con un triennale da 9mln e l’esterno Austin Jackson, ex Indians, con un biennale da 6mln, preferito a Dyson, poi finito ai D’Backs.
Ma è via trade che i Giants hanno fatto le acquisizioni più rilevanti: la prima con i Rays, prelevando il terza base Evan Longoria, da sempre faccia della franchigia della Florida, per Denard Span, il giovane shortstop Christian Arroyo, il mancino Krook ed il prospetto destro Woods. Si sono liberati di Matt Moore, molto deludente nei due anni nella baia, inviandolo ai Rangers per un paio di prospetti minori, per poi acquisire dai Pirates Andrew McCutchen, altra faccia della franchigia, per un paio di top prospect.
Ottima la scelta di acquisire top players, il primo sotto controllo fino al 2023, mentre il secondo in scadenza di contratto, ma forse anche il monte di lancio necessitava di qualche miglioramento.
ROTAZIONE
Al momento infatti, dopo i magnifici 3 (Bumgarner, Cueto, Samardzija), ci sono Blach e Stratton a completare la rotazione, il secondo ha esordito lo scorso anno con 58 inning lanciati bene (3.68 ERA), mentre Blach è già al terzo anno, con alti e bassi rilevanti (lo scorso anno è stato quasi sempre un basso, con un 4.78 di ERA finale). Rischioso.
BULLPEN
Sam Dyson e Mark Melancon si contendono il posto di closer, ma entrambi non hanno convinto con ERA sopra il 4. Watson è il mancino, Strickland e Gearrin sono i rilievi medi affidabili, reduci da un bel 2017, mentre Okert e Osich sono i rilievi sospetti, con un anno disastroso alle spalle. Will Smith, saltato tutto lo scorso anno per la TJ surgery, spera di rientrare presto. Non il bullpen dei sogni, e non all’altezza degli ultimi 10 anni di San Francisco.
LINEUP
Catcher sempre il grande Buster Posey, con Hundley riserva. In prima base Brandon Belt, con un 2017 da dimenticare (solo 380 apparizioni al piatto), in seconda Joe Panik, shortstop il grande Brandon Crawford, in terza base il nuovo arrivato Longoria, che vedremo come si adatterà all’enorme stadio californiano. Negli esterni McCutchen a destra, Austin Jackson al centro, e Hunter Pence a sinistra. Tomlinson è la riserva negli interni, Gorkys Hernandez e Jarrett Parker sono le riserve negli esterni. Un lineup forte, anche se non sembrano esserci sostituti all’altezza.
PRONOSTICO
Nonostante i soldi spesi, i difetti sono ancora molti, e non crediamo che andranno oltre il terzo posto di Division.