Dopo i 10 punti segnati nei primi 5 episodi delle World Series, gli Chicago Cubs esplodono con 13 valide e 9 punti segnati in gara 6. Stanotte quindi, per la gioia di tutti gli appassionati salvo i tifosi Indians, avremo per la seconda volta in 3 anni il Super Bowl del baseball: la decisiva gara 7 delle World Series.
Una serie con una tale storia dietro come queste World Series non poteva non avere un epilogo così. I Cleveland Indians non sono mai stati sotto in una serie lungo l’intero corso dei playoff 2016, eppure sono a 9 inning da un collasso che sarebbe il contrappasso del 3-1 recuperato ai Golden State Warriors nelle NBA Finals dai Cavaliers qualche mese fa.
Dall’altro lato, i Cubs possono emulare i Red Sox di Francona del 2004, spezzando la maledizione con una rimonta che andrebbe negli annali della storia dello sport, forse addirittura scavalcando l’impresa di Boston che recuperò un deficit di 3-0, ma nelle ALCS.
Torna a farla da padrone il lineup di Maddon, aiutato anche dal ritorno al battitore designato con lo spostamento della serie al Progressive Field che ha riportato Kyle Schwarber nell’ordine di battuta. Distrutto Josh Tomlin dopo l’ottima prestazione di gara 3; 7 punti nei primi 3 attacchi, di cui 6 da attribuire al partente degli Indians.
A dare il largo ai North Siders nel primo, dopo il solo HR di Bryant e i singoli di Rizzo e Zobrist, una papera difensiva di Naquin e Chisenhall che con 2 out lasciano cadere una comoda fly ball di Russell nell’outfield affondando Cleveland sotto 3-0.
Nel terzo invece lo stesso, solito in questi playoff, Addison Russell non deve ringraziare nessuno degli avversari dato che con le basi piene e Otero appena subentrato a Tomlin, spara il suo terzo Home Run in questa postseason. Un Grand Slam che chiude praticamente il discorso dopo nemmeno 1/3 di gara.
Come nella serie con i Dodgers, Chicago torna a ruggire nel momento di maggiore necessità, recuperando stavolta uno svantaggio di 3-1. 4 su 5 per Kris Bryant, il Rookie of the Year 2015 fa così lievitare la sua AVG nelle WS a .273, accompagnato ancora una volta da Rizzo ( 3-5, 3 R, 2 RBI) e Zobrist ( 2-4, 2 R, RBI, BB).
Nello scorso recap avevamo paragonato la postseason 2016 di Russell a quella di Daniel Murphy nel 2015. Considerato però che l’ex Mets non è stato un fattore nelle scorse WS e che l’interbase dei Cubs ha 22 anni, è il caso di dire che Russell ha superato il seconda base dei Nationals con 6 RBI nel trionfo di gara 6.
Gli Indians perdono 2 partite consecutive per la prima volta in questa postseason nel peggior momento possibile. Partita da subito in salita per i campioni della American League che sono riusciti a toccare Arrieta solo nella parte centrale di gara con 2 runs fra quarto e quinto.
Terry Francona è stato costretto a 6.2 inning di bullpen, nei quali ha comunque mantenuto i suoi migliori 3 elementi: Cody Allen, Brian Shaw e last but not least, Andrew Miller. Tutti e 3 saranno a disposizione nell’ultima partita della stagione al seguito di Corey Kluber.
Al contrario Maddon ha usato Chapman, Montgomery e Strop per preservare il vantaggio dopo i 5.2 inning di Arrieta (W, 2 ER, 9 SO). Se Kyle Hendricks non dovesse durare molto in gara 7 quindi, i Cubs potrebbero trovarsi in difficoltà dovendosi affidare a un rilievo senza riposo.
Appuntamento con la storia all’una della notte italiana.
Appassionato fin dai 10 anni della cultura e dello sport USA dopo essermi innamorato del baseball avendolo giocato a scuola. Amo il playground per il basket con gli amici dove imito goffamente i movimenti dei miei idoli NBA. Sogno di vedere dal vivo almeno una partita di ognuna delle 4 franchigie a cui tengo che per ora posso seguire solo grazie a litri e litri di caffè. Non sopporto le persone che indossano canotte NBA e cappelli MLB o NFL senza sapere chi o cosa stiano indossando.