La serie in Canada ha riservato molte emozioni.
Gara 3 inizia con Bauer e Stroman come partenti, ma dopo il doppio di Napoli nella alta del primo inning, che interrompe uno 0 su 25 contro lanciatori destri da parte dello slugger (che metteva a segno anche il suo primo RBI di questa postseason), è nella bassa dell’inning che vi sono le maggiori novità.
Intanto Bautista batte leadoff (e lo farà anche in gara 4 e 5), una scelta discutibile dato che in stagione ha battuto diversi HR ma con un average molto basso.
Bauer però non riesce nemmeno a chiudere l’inning, perché il mignolo della mano destra gli comincia a sanguinare copiosamente. Con 2 on e 2 out Gibbons lo fa notare all’arbitro, e dato che per regolamento il lanciatore non può avere nella mano con cui lancia né creme, né pomate né cerotti o garze (tutte cose che potrebbero modificare le rotazioni delle palle lanciate), viene sostituito da Francona.
Nel secondo inning il solo HR di Saunders pareggia l’incontro (primo HR di un battitore mancino subito da Otero in stagione), ma Napoli con un HR nel quarto riporta in vantaggio gli ospiti.
Nella bassa dell’inning Toronto pareggia ancora con il triplo di Carrera, ma nel quinto Cleveland prende il largo grazie all’HR di Kipnis.
A questo punto Francona stupisce ancora: fa entrare Allen (il closer) nel settimo e lo fa lanciare per 1.2 inning, mentre con 2 out nell’ottavo entra Miller che mette a segno la salvezza con altri 3 K per il 4-2 finale.
Il bullpen degli Indians lancia 8.1 inning con 2ER, 1BB, 8K.
Gara 4 vede pertanto i Blue Jays con le spalle al muro, sotto 3-0 nella serie, ma è Francona a scegliere di far lanciare in short rest Kluber, per la prima volta nella sua carriera.
Gli Indians non sono in svantaggio da ben 51 inning, e questa scelta, più che volere il sweep, è fatta per poi poter riproporre Kluber in una eventuale gara 7, dato che Bauer sarà fuori gioco per tutta la serie, e si somma agli infortuni di Salazar e Carrasco.
Per Toronto invece lancia Aaron Sanchez, con 8 giorni di riposo, condizione che lo vede dominare in stagione (2.00 ERA con 6+ giorni di pausa).
Nel terzo inning finalmente Toronto conduce! Il solo HR di Donaldson segna l’1-0, e nel quarto Kluber è ancora in difficoltà, con 2 basi ball e una valida concessa, ma riesce a limitare al 2-0 gli avversari (facendo arrivare a 70 gli inning in cui lo staff di Cleveland non ha concesso più di un punto).
Nel quinto Roberto Perez batte un RBI double per il 2-1, e Sanchez si ferma a 6 IP con 2 valide e 1ER. Kluber esce dopo 5 IP, ed il bullpen stavolta subisce 3 punti in 3 inning, così Cecil, Grilli e Osuna possono controllare facilmente per il 5-1 finale.
Gara 5 vede un matchup singolare sul monte: da una parte Estrada, uno dei migliori lanciatori della stagione, dall’altra il mancino Merritt, solo 11 inning lanciati in carriera nelle Majors!
E’ solo il secondo lanciatore della storia a partire in una gara di playoff con una sola partenza in regular season (Moore dei Rays nel 2011 il primo a farlo, proprio nell’anno in cui Merritt era stato scelto al sedicesimo giro del draft).
Ma è Estrada ad andare in difficoltà: le due valide consecutive di Lindor e Napoli con 2 out portano in vantaggio gli Indians nel primo inning, poi il solo HR di Santana segna il 2-0 nel terzo inning ed il solo HR di Crisp nel quarto porta il punteggio sul 3-0.
Merritt nel frattempo elimina i primi 10 canadesi in ordine (!!), poi subisce una valida da Donaldson, subito bruciata da un doppio gioco.
Esce con un out nel quinto con la seguente linea: 4.1 IP, 2H, 3K e 49 lanci. Shaw lancia 1 inning, e con un out nel sesto entra Andrew Miller, che nei primi 9 inning in postseason in carriera ha messo a segno 20 strike out, miglior performance di tutti i tempi. A Toronto è invece estremamente efficiente e con soli 21 lanci completa 2.2 inning!
Allen entra nel nono sul 3-0 e le campane suonano a morto: in stagione non ha mai sprecato una salvezza in trasferta, e mai una salvezza di 3 punti.
Bautista parte bene con un leadoff double, poi però i K a Donaldson ed Encarnacion e il popout di Tulo regalano il pennant della American League a Terry Francona.
L’avversaria nelle World Series è ancora da stabilire, ma siamo certi che lo skipper spera siano i Dodgers.
Con loro infatti potrebbe vedersela quantomeno alla pari, considerato anche il vantaggio del campo, mentre i Cubs sulla carta sono superiori sia sul monte di lancio sia in fase offensiva.