Con un’incredibile rimonta nel nono inning in gara 4 Chicago pone fine ad una serie che verrà ricordata, per molto tempo, dai tifosi di entrambe le franchigie.
Dopo la vittoria in gara 2 su un tragico Smardzija (2 IP, 4 ER), a Bryant e compagni bastava vincere una gara delle 2 nella baia e così è stato.
I Giants erano arrivati ad un passo dall’eliminazione anche nella prima sfida all’AT&T Park dopo che Bumgarner aveva perso il duello con Arrieta, non solo sul monte ma anche in battuta dopo aver subito un Three Run Homer proprio dal partente avversario.
Una serie di ribaltamenti ha poi caratterizzato l’andamento di gara 3 con i Giants che hanno prima raccolto 2 punti su Arrieta e hanno successivamente messo la freccia nell’ottavo contro Chapman grazie al triplo di un Gillaspie stregato in questa postseason che ha mandato a casa Belt e Posey. Il successivo RBI di Crawford sembrava essere la garanzia per SF sul 5-3, invece Kris Bryant ( con la collaborazione di Sergio Romo) ha deciso che la partita era ancora lungi dall’essere finita battendo un fuoricampo da 2 punti.
I Giants finiranno poi per vincerla nel tredicesimo, dopo un doppio gioco difensivo cruciale, con due doppi consecutivi di Crawford e Panik per allungare la serie.
In gara 4 però le preghiere nel “believen” di San Francisco si sono spente nonostante un Matt Moore eroico con solo 2 valide e 2 walks concesse in 8 riprese, anche se una delle 2 hit è stato il solo shot di Ross nel terzo che ha impattato la partita sull’1-1.
Moore si è poi rifatto una ripresa dopo quando il suo RBI single a basi piene ha riportato il vantaggio nel dugout di Bochy, incrementato dalla grounder di Span che ha permesso a Panik di segnare il 3-1.
Al cambio però i Cubs sono tornati sotto, complice un errore banale della difesa attribuibile sia al tiro di Crawford che alla mancata presa di Belt che ha portato Baez in terza con un out, permettendo così al catcher David Ross di ottenere il suo secondo RBI della serata con una sacrifice fly.
Nel frattempo Gibbons decide di far scendere dal monte Lackey ( 4 IP, 7 H, 3 ER) per Justin Grimm, che con un out concede prima un singolo a Pence, poi sul primo lancio subisce quello che a prima vista sembra un fuoricampo di Crawford ma che in realtà si spegne a pochi centimetri dagli spalti sul muro del RF. Con 2 corridori in scoring position entra Travis Wood, che subisce il singolo dell’ormai solito Gillaspie ( 6 RBI in 5 gare di playoff) ed una sacrifice fly di Panik per il 5-2.
Da questo momento in poi però il ‘pen di Gibbons terrà il lineup avversario in pugno, con 2 sole valide concesse, senza punti subiti, nelle successive 4 riprese lanciate in ordine da Wood, Edwards, Rondon che ottiene anche la W, ed infine Chapman per la sua terza salvezza della serie su 4 opportunità.
L’uscita obbligata di Moore ad inizio nona ripresa dopo 120 lanci porta Law sul monte ed è l’inizio della fine per i Giants; singolo di Bryant che porta Rizzo in battuta e Lopez a rilevare Law, base ball dopo 6 lanci. Entra quindi Romo nonostante i 2 inning della sera prima, l’eroe delle cavalcate del 2010 e del 2012 stavolta sul conto di 3-1 subisce il doppio di Zobrist che vale il 5-3 e che porta il punto del pareggio in posizione punto. Entra Will Smith che concede a Contreras i suoi primi 2 RBI nei playoff con un singoletto al centro.
Con il pareggio raggiunto, 0 out e Contreras in prima, Gibbons decidere di far giocare un bunt a Jason Heyward, che sul primo lancio esegue in maniera pessima facendo rotolare la palla addosso a Smith che assiste in seconda per Crawford, il quale commette clamorosamente il secondo errore della sua partita sbagliando di nuovo l’assistenza per Belt che stavolta non può davvero nulla e che vede Hayward arrivare in seconda con un out.
Deve così entrare Strickland, che va prima in vantaggio 0-2 sul conto di Baez, il quale però impatta la successiva fastball da 100 mph per l’RBI single che fa esplodere il dugout di Chicago. Nonostante il successivo doppio gioco l’AT&T Park è ormai ghiacciato e i 3 strikeout di Chapman pongono fine alla stagione 2016 di San Francisco.
I trascinatori della serie per i Cubs sono stati Baez e Bryant, entrambi con 12 valide, 6 punti segnati e 5 battuti a casa complessivi in 4 incontri. Al di sotto delle aspettative invece lo starting pitching tolti gli 8 inning perfetti di Lester nell’opener della serie. Solido il bullpen con 6 punti subiti in 16.2 inning.
Termina così la even year magic, con 5 rilievi usati nell’ultima ripresa della stagione che non sono riusciti a mantenere un vantaggio di 3 punti. Si potrà discutere delle scelte di Bochy, il quale ha chiaramente perso la fiducia in Casilla, che al termine delle WS diventerà oggetto della FA. In lacrime l’ex closer dei Giants dopo l’eliminazione dai playoff.
SF rimarrà comunque una contender per il 2017 con i vari pilastri del roster Posey, Cueto, Belt e Crawford che rimarranno ancorati nella baia dai rispettivi contratti.
Chicago aspetta ora gara 5 fra Nationals e Dodgers per scoprire chi farà visita al Wrigley Field il 15 ottobre per le NLCS.
Appassionato fin dai 10 anni della cultura e dello sport USA dopo essermi innamorato del baseball avendolo giocato a scuola. Amo il playground per il basket con gli amici dove imito goffamente i movimenti dei miei idoli NBA. Sogno di vedere dal vivo almeno una partita di ognuna delle 4 franchigie a cui tengo che per ora posso seguire solo grazie a litri e litri di caffè. Non sopporto le persone che indossano canotte NBA e cappelli MLB o NFL senza sapere chi o cosa stiano indossando.