Dopo la lancinante sconfitta di Curry e compagni nelle Finals NBA, non si può certo dire che ad est della baia ci si possa consolare passando dalla Oracle al Coliseum.

Gli A’s sono nei bassifondi della AL West assieme ai sorprendenti (negativamente) Angels. Come al solito Billy Beane e David Forst hanno avuto difficoltà nel dover gestire il payroll, il quarto più basso della lega. Quest’anno inoltre, a penalizzare gli Athletics ci stanno pensando anche gli infortuni, tantissimi infortuni.

La rotazione è stata decimata: Bassitt dopo le prime 5, non eccelse, uscite ha avuto un infortunio al gomito che lo porterà a ricevere la Tommy John Surgery. Poi a metà Giugno sia Hill ( 11 GS, 8-3, 2.25 ERA) che Manaea ( 9 GS, 2-4, 6.02 ERA) sono finiti nella 15 day DL.

Nel frattempo 2 possibili rimpiazzi, Doubront e Alvarez, sono anche loro fuori per il resto della stagione.

Tutto ciò, assieme alle pessime prestazioni di Surkamp ( 32 R in 9 partenze), ha portato a 3 nuovi innesti nella starting rotation: Jesse Hahn, che in 7 partite ha portato 3 W agli A’s (ed ora… è anche lui infortunato!) e i rookie Mengden, che nelle prime 3 discrete uscite ha comunque collezionato 3 L, e Overton che ha ottenuto la sua prima W all’esordio con gli Angels.

Fra i giocatori di posizione Reddick è out dal 19 maggio con una frattura al pollice sinistro ma dovrebbe rientrare a breve. L’esterno destro aveva iniziato la stagione con un ottimo .394 di OPB, 18 RBI e 21 R. Sempre nell’outfield, sia Canha che Fuld sono out for the season. Per Fuld a 34 anni e con un 2015 sotto la mendoza line si prospetta un’estate difficile.

In seconda Sogard non è ancora sceso in diamante una singola volta nel 2016 a causa di un’operazione al ginocchio. Il suo rientro è previsto per Luglio.

Oltre alla cartella clinica però, va anche sottolineato come gli A’s stiano avendo un rendimento molto basso in attacco con il secondo peggior OBP della AL (.398). Complice sicuramente la mancanza di un vero leadoff, posizione in cui Burns e Crisp insieme hanno una percentuale di arrivo in base di .276.

Nella rotazione, al di fuori dell’isola felice del veterano Hill, nessun lanciatore ha un record positivo. Gray e Graveman dopo 14 partenze a testa sono entrambi 3-6 mentre Manaea e Hahn hanno entrambi oltrepassato i 6 punti di ERA in 16 partite. Unica consolazione il bullpen, giovato in inverno dall’arrivo di Madson e costretto spesso a fare gli straordinari per tenere le partite a galla.

Per un motivo o per l’altro nella East bay si arriva a Luglio guardando la testa della division ben lontana e le possibilità di giocare una partita dopo Settembre davvero scarse. Questo porta a una serie di domande in vista della deadline del primo Agosto: Gli A’s dovranno di nuovo stendere la poca merce a disposizione sul bancone per squadre che ne avranno bisogno in vista dei playoff? e se sì, chi? per coprire quale ruolo?

Danny Valencia è sicuramente fra i nomi più caldi, i Mets sembravano interessati a lui fino a poco fa, vista la stagione che il terza base sta avendo in battuta (.335 AVG, 11 HR, 30 RBI), nonostante gli 11 errori commessi.

Reddick sarebbe un’altra possibile trade visto che, a differenza di Valencia, è in scadenza di contratto ed è nel mirino dei Giants.

Il 30 enne rilievo Doolite ha 8 milioni di contratto garantito fino al 2018 ma a contenders come Rangers, Pirates e Blue Jays potrebbero far gola i suoi strike out (35 in 30 inning) e il suo WHIP di 1.04.

Gray e Madson sarebbero scelte drastiche che riporterebbero la franchigia in modalità rebuilding ma per adesso non sembrano plausibili, anche per la resa non eccelsa di entrambi finora.

Altre ipotesi potrebbero essere il DH Butler e Hill vista la sorprendente stagione da 2.25 ERA.

C’è sicuramente da provvedere a ricoprire lo spot del leadoff, magari con un outfielder visto l’imminente tramonto di Coco Crisp e la citata possibilità di trade per Reddick. Nel diamante si potrebbe intervenire in prima, dove Alonso in battuta non è certamente un gran fattore. Per il resto, nel middle infield Siemen e Lawrie hanno avuto un notevole upgrade rispetto al 2015 e fra l’altro gli A’s hanno nel loro top prospect l’interbase Barreto attualmente in AA.

Anche la rotazione potrebbe essere soggetta a delle novità. Nonostante la bassa età media (sotto i 25 se si esclude Hill) un boost non farebbe male guardando in ottica futura visti i recenti risultati.

Le prossime settimane saranno decisive per capire che direzione prenderanno al Coliseum, ma con i Rangers a più di 15 partite e la lotta per la WC con così tante contender nella AL, Billy Beane farebbe bene a lavorare nell’ombra per riportare gli Athletics al livello di 2 anni fa, quando Donaldson, Moss e Cespedes erano ancora in green and gold.

 

 

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