Lo sospettavamo già lo scorso anno, dopo la sua incredibile rookie season, ma ora ne abbiamo la conferma: Jeff Banister è un genio.
La stagione 2015 non è stata un caso, ma i Rangers si stanno confermando incredibilmente in testa alla Division, e con autorevolezza dalla prima giornata ad oggi. 15 vittorie nelle ultime 20 partite, compreso un sweep ai danni dei Mariners, secondi in classifica, sono solo la parte finale di questa cavalcata vincente.
La classifica dice 37-24, tre partite di vantaggio su Seattle e ben 9 sugli Astros. Una Division in cui Houston sta deludendo e con gli Angels ancora incapaci di lottare per i playoff, nonostante il lineup stellare con Trout e Pujols.
Texas ha comunque l’ottavo payroll dell’MLB, ma figlio più che altro dell’acquisizione, finora povera di risultati, di Prince Fielder tre stagioni or sono, che guadagna da solo 24 dei 132mln dell’intero team.
Nella preview stagionale s’era detto che la campagna acquisti, praticamente inesistente, aveva lasciato ancora nelle mani dello skipper il compito di fare il miracolo, contando forse sul rientro di qualche infortunato di lungo corso come rinforzo vero (oltre a Desmond, free agent di lusso, posizionato fuori ruolo).
Ebbene Banister ha confermato le sue grandi doti, non solo utilizzando con profitto Desmond in esterno, ma valorizzando in squadra Rua e Mazara, due prospetti che non sembravano ancora pronti per dare un apporto determinante, e con il rientro di Juricson Profar, infortunato di lunghissimo corso (aveva perso praticamente due stagioni).
Rua aveva già giocato una trentina di partite sia nel 2014, sia nel 2015, ma senza impressionare, mentre in questa stagione è già a quota 40 incontri, con una media vicina al .300 e 4 HR. Ma il vero crack è stato Nomar Mazara, esterno destro al primo anno nelle majors, che finora batte .324 con 10 HR e 28 RBI, ed è posizionato al terzo posto nel lineup, normalmente il posto del miglior slugger. Da panchinaro a titolare fisso, ha rimpiazzato alla grande Choo, e quando quest’ultimo rientrerà dalla DL sarà difficile che trovi posto con continuità.
Poi c’è il rientro di Profar: tutti avevamo perso le speranze su questo ragazzo, già nominato per due anni consecutivi miglior prospetto delle majors, ma che dopo gli infortuni che lo avevano costretto a saltare le ultime due annate, non si sapeva se e come sarebbe rientrato.
Ora batte .397 (!!) in 14 partite, con un OPS superiore a 1.000 e una striscia aperta di 13 incontri consecutivi con almeno una valida! Ha preso il suo naturale posto come leadoff, al posto di DeShields, e fino a che rimarrà in salute può essere la marcia in più dei texani.
Sì perché Fielder sta facendo meglio dell’anno scorso, ma batte ancora sotto i .200 mentre Mitch Moreland, nonostante i due solo HR della scorsa notte a Seattle, batte appena .220 ed anche lui non è un fattore.
Desmond invece batte oltre .300 con 9 HR, mentre Beltre è la solita roccia con 10 HR, anche se al momento è fuori per qualche giorno. Ed anche il seconda base Odor sta andando oltre le previsioni con ben 9 HR all’attivo.
Passando ai lanciatori, l’unico che finora sta soffrendo tra i partenti è Derek Holland, con una media ERA vicina al 5.00, mentre Lewis, Perez ed Hamels sono poco sopra il 3.00 e Darvish e Griffin addirittura sotto tale cifra, anche se hanno lanciato appena 9 gare in tutto (3 il giapponese e 6 l’ex A’s).
Il reparto che sta deludendo è il bullpen, alla vigilia punto di forza dei Rangers: il closer Tolleson ha una media sopra il 9.00 (!!) ed infatti ha perso il posto, ma anche il suo naturale sostituto, Wilhelmsen viaggia sull’8.50 di ERA. Quindi Banister ha deciso di promuovere Sam Dyson a closer, e finora i risultati sono buoni: 8 salvezze su 8 da quando è stato nominato closer, con una ERA intorno al 2.00. I rilievi in forma sono solo Bush, Diekman e Barnette, mentre l’altra mezza dozzina ha numeri orribili.
Se si guardano le statistiche di squadra, l’unico dato in cui Texas eccelle sono le quality start: è primo nella lega con 41. Per il resto numeri sia offensivi sia dal monte abbastanza ordinari.
La lista infortunati continua ad essere gremita, anche se molti uomini stanno per uscirne: Choo e Griffin sono in rampa di lancio, Stubbs dovrebbe essere attivato entro fine mese, i rilievi Kela e Scheppers nel mese di luglio. Solo Josh Hamilton è fuori tutta la stagione.
C’è pertanto ancora del margine di miglioramento per lo skipper: offensivamente si aspettano passi avanti dagli slugger Fielder e Moreland, ed i rientri di Choo e Stubbs non dovrebbero guastare, sul monte di lancio i due partenti infortunati e i molti rilievi fin qui deludenti possono solo che accrescere le loro performance.
Pensiamo quindi che, viste anche le delusioni Astros, A’s e soprattutto Angels, tutte lontane dal 50%, la via verso i playoff sia spianata, o vincendo la Division, o secondi dietro ai Mariners.
E poi tutto è possibile, dato che nessuna squadra dell’American League è irresistibile, quindi sarà una postseason aperta alle sorprese, anche se pensiamo che alla fine i campioni del mondo Royals abbiano qualche carta in più delle altre.