Nello sport professionistico, specialmente quello americano, si sa, i soldi non sono un garante di successo, averli comunque, è sempre meglio. Quando però ci si ritrova ad avere un payroll di 228 milioni (primo nella AL) e ad essere ultimi per numero di vittorie nell’American League assieme agli Angels, altra franchigia dal portafoglio pesante, è doveroso porsi delle domande.

Gli Yankees hanno condotto quasi tutta la scorsa stagione in testa alla AL East per poi vedersi soffiare il titolo dai Blue Jays, dovendo così giocare la WC in casa nella quale sono stati annichiliti dal pitching staff degli Astros guidato da Keuchel.

La offseason ha portato Castro dai Cubs, unica vera modifica del lineup, e il closer da 100mph Chapman, appena rientrato dalla squalifica. Le perdite di Justin Wilson via trade, Stephen Drew e Chris Young non sembravano preoccupare la New York Pinstripes. L’inizio di stagione 2016 poi ha completamente deluso le aspettative. Gli Yankees sono 14-20 in coda alla division e niente sta andando per il verso giusto.

La rotazione ha un record complessivo di 7-14 e deve ora affrontare gli infortuni di Sabathia e Severino entrambi nella 15 days DL, non che i due abbiano brillato fino a questo momento; CC Sabathia, ormai da anni in fase discendente della carriera, ha concesso 13 BB e 12 ER in 5 partenze prima di infortunarsi mentre il 22enne Dominicano (0-6 il record) nell’ultima uscita ha concesso 7 punti in 2.2 riprese per poi uscire con uno stiramento al tricipte.

Non è da escludere che Severino sarebbe stato relegato in AAA senza l’infortunio. Anche Pineda è in grave crisi nonostante il suo Cutter da 94 mph con un ERA di 6.28. Unica nota positiva Tanaka, destinato ad essere punto saldo della rotazione fino al 2020.

L’attacco era partito bene segnando 27 punti nella serie con gli Astros nella prima settimana. Successivamente sono venuti fuori i problemi di un lineup che ha un età media davvero alta che lo porta e lo porterà per tutta la stagione ad essere soggetto ad infortuni.

Headley e Teixeira sono al di sotto della Mendoza line, Gregorius e Gardner si aggirano attorno al .225 di AVG,  anche se l’esterno si salva con le numerose basi ball ricevute. Questi 4 nomi citati che stanno affossando l’attacco degli Yankees guadagneranno nel 2016 complessivamente  50 milioni, 47 escluso Gregorius che a 26 anni ha ancora margine. Per non parlare poi dei 15 milioni di Beltran, all’ultimo anno di contratto e prossimo al ritiro a 39 anni.

Unica isola felice Castro che alla stessa età di Gregorius sta giocando praticamente in ogni spot del lineup  alle esigenze di Girardi con una media in battuta di .300.

Jacoby Ellsbury è partito con numeri simili alla scorsa stagione, ma da lui ci si aspetta di più aspettando il suo rientro dallo stop di una settimana nella delicata serie con i White Sox questo weekend.

A-Rod, manco a dirlo, nella DL, sta battendo .194 dopo 72 AB. Forse è presto per dirlo ma Rodriguez potrebbe rappresentare una zavorra da 42 milioni nei prossimi due anni per Cashman che dovrà anche iniziare a pensare a un rimpiazzo nel ruolo di DH.

Tornare competitivi nel breve periodo, a meno di un risveglio generale, sembra quasi impossibile dato che il roster è pieno di giocatori che hanno pochissimo mercato.

I pochi giocatori da poter rimpiazzare favorendo le prospettive future e ottenendo valide alternative potrebbero essere:

  • McCann, dando fiducia a Romine e al 23enne Sanchez  appena promosso dalla triple a. McCann, draftato nel 2005 dai Braves negli ultimi 2 anni ha incrementato la sua percentuale di colti rubando ed è un buono slugger che farebbe comodo a molte franchigie
  • Brett Gardner, ottimo LF ma carente di potenza nel box, a 32 anni potrebbe fare gola a qualche GM. Al suo posto Hicks e Gamel si batterebbero per l’esterno sinistro dello Yankee Stadium
  • Uno fra Chapman e Miller: sarebbe doloroso, ma un bullpen stellare serve a poco se entra ogni volta in partita sotto di 4 punti e gli Yankees hanno delle necessità più immediate in terza, dove Headley risulta davvero inconsistente, nell’outfield visto lo spot libero che verrà lasciato da Beltran e in prima, con Teixeira anch’egli all’ultimo danaroso anno di contratto.

C’è bisogno di rivoluzione nel Bronx, un ricambio generazionale che non porterà dei successi nell’immediato ma che darà possibilità a giovani come Nova, Torreyes, Greg Bird, Cessa e Chad Green di crescere e di scalare i ranghi della più famosa squadra di Baseball del mondo.

Per ora gli Yankee fans dovranno avere pazienza, sperare che gli infortuni non affliggano troppo la squadra e soprattutto che l’erba cresca nelle minors, perchè quest’anno i playoff sembrano un’utopia e i Bombers rischiano di chiudere una stagione sotto al 50% di vittorie per la prima volta in 25 anni.

 

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