21-12, vetta della Division con mezza partita sui Nationals. Questa in sintesi la situazione dei Mets, la faccia sorridente di New York, che anche quest’anno arriveranno davanti agli odiati cugini.
D’altronde lo scorso anno sono stati alle WS, perse nettamente contro i Royals, ma hanno dimostrato di essere pronti per competere ai massimi livelli, nonostante una rotazione inesperta.
La dirigenza allora ha deciso di puntare forte su questo gruppo, aumentando il payroll da 100 a 135mln. Terry Collins è ovviamente stato confermato in panchina, con un altro biennale, ed il free agent più importante è stato rifirmato a suon di dollari: Cespedes infatti ha ottenuto un triennale da 75mln, molto più di quello che obiettivamente poteva valere. Clippard e Murphy hanno firmato altrove, mentre anche il veterano Bartolo Colon ha rifirmato (annuale da 7mln per lui).
Tra i nuovi arrivi come free agents, solo Bastardo e Asdrubal Cabrera (biennali per entrambi a 12 e 18,5mln) sono andati in doppia cifra.
Via trade s’è provveduto a sostituire Murphy con Neil Walker, proveniente da Pittsburgh, a cui è stato ceduto Niese, lanciatore partente ormai in esubero, dati i talenti di casa.
Non certo un mercato sfavillante quindi, ma il messaggio è stato chiaro: non siamo spaventati dai nostri giovani, anzi vogliamo affidarci a loro per molti anni a venire, e da questa stagione avranno ancora più spazio (e responsabilità).
Harvey infatti non avrà più il pitch limit dello scorso anno, dovuto al recupero dalla Tommy John Surgery che gli fece perdere tutto il 2014, il mancino Matz è entrato stabilmente nella rotazione dopo il buon playoff disputato, e Zach Wheeler è sempre più vicino al recupero dalla sua Tommy John Surgery, avvenuta nel marzo 2015, e dovremmo rivederlo in prima squadra da luglio.
Ma non ci sono solo i lanciatori partenti come giovani fenomeni (s’è taciuto di Syndergaard e di DeGrom, tanto per gradire) ma anche il closer Familia, che dopo l’eccellente 2015 è stato confermato al suo posto, e l’esterno sinistro Conforto, che ha ormai il posto fisso nel lineup, grazie ad un inizio di stagione straordinario.
I risultati d’altronde parlano da soli, già 9 partite sopra il 50%, non perdono una serie da inizio aprile (solo due le serie perse, con Marlins e Phillies), Cespedes con 11 HR è il secondo della Lega (ed il nuovo arrivo Walker è a 9), lo stesso cubano è primo della NL per RBI con 31, e Familia il migliore in salvezze con 12.
Ma le statistiche record continuano: Conforto ha già 11 doppi (e l’altro nuovo venuto, Cabrera ne ha 8) e ben 19 RBI e 17 punti segnati, e 4 partenti su 5 hanno una ERA sotto al 3.00 (!!), e se l’unico in difficoltà si chiama Matt Harvey, la situazione può solo migliorare.
Il bullpen poi, detto del closer, è tutto in stato di grazia, con 7 lanciatori sotto il 3.12 di ERA, ed infatti i Mets sono secondi nella MLB per ERA totale (dietro ai fenomenali Cubs). Ed anche la difesa contribuisce, se come squadra si piazzano al terzo posto di lega con appena 15 errori.
Dove può arrivare questa squadra? Lontano, molto lontano, dato che è fondata su un gruppo di 10-12 giocatori sotto i 30 anni, dalle prospettive straordinarie, e che ogni giorno di più acquisisce esperienza e maturità ad alti livelli.
Certo la Division vede anche i fortissimi Nationals, che sfoderano una rotazione da urlo e l’MVP della scorsa stagione, ma la qualificazione ai playoff non dovrebbe essere un problema.
Ripetersi fino alle WS non sarà affatto facile, data la crescita dei Cubs specialmente, ma quel che sembra sicuro è che i Mets saranno competitivi per molti anni a venire. Alla faccia degli odiati Yankees.