Dopo quasi 3 settimane di regular season, i Dodgers sono in testa alla Division, esattamente come lo scorso anno, ma con diverse prospettive.
L’anno scorso scrivemmo che la prima posizione era un po’ casuale, e che non avrebbero avuto molto da dire nella postseason, e così è stato.
Questa stagione inizia molto meglio della precedente, nonostante durante lo spring training, la rotazione dietro a Kershaw era considerata ancora “shaky” dai migliori analisti americani.
Le brutte notizie sulla velocità dei lanci di Kazmir, in caduta libera, non erano certo un buon inizio, per non parlare degli infortuni di McCarthy, Anderson e Ryu.
Ed invece, nonostante l’infermeria piena, Dave Roberts, nuovo allenatore capo, promosso dopo 3 anni come allenatore di prima base e due come bench coach, ha visto la sua squadra partire molto bene.
E grande merito va anche a lui, che sta seguendo le orme di un mito come Tony La Russa per quanto riguarda il “fast hook”, togliendo molto presto i partenti, almeno in queste prime settimane, in vista di una stagione come sempre lunghissima, e che anche come lineup ha sopreso molti con continui cambi di formazione, e con promozioni a sorpresa, come il partente Stripling che prima è entrato nei 40, poi nei 25 ed infine nella rotazione, passando a Chase Utley, che ha portato via il posto di seconda base a Kendrick, il quale ha già giocato sia in terza base che in esterno sinistro per tentare di trovare posto in battuta.
E nonostante la sfortuna continui in fatto di infortuni (ieri ad Atlanta il rilievo Pedro Baez è stato colpito alla testa da un compagno di squadra che si stava scaldando nel bullpen ed è ora sotto osservazione) i pronostici ora dicono molto di più Dodgers che Giants o D’Backs, come invece sembrava solo un mese fa.
Partenze sprint hanno avuto diversi giocatori di posizione, come il catcher Grandal, anche lui rallentato da un infortunio, che nelle ultime 6 gare è giunto in base 5 volte, e che ha battuto .400 in 15 AB; il già menzionato Utley, quasi un ex giocatore, che doveva solo fare panchina e qualche battuta di situazione, ed invece batte oltre .300, ruba basi e segna dal leadoff spot.
Chiaro che non è questo il gioco principale dei Dodgers (ultimi al momento per basi rubate nella MLB), ma dato che rispetto allo scorso anno anche il numero di HR è calato fortemente (erano il miglior attacco in questa statistica, ora sono i penultimi per punti segnati via HR), ogni punto che verrà dallo small ball sarà ben accetto.
Altre belle partenze hanno avuto gli esterni Puig, che sta rimbalzando bene dopo l’orribile 2015, che non ha fatto seguito all’ottimo 2014, e Trayce Thompson, sconosciuto californiano di 25 anni, con sole 150 AB in carriera: gli infortuni di tutti gli esterni titolari hanno permesso di mettersi in luce, ora vedremo come proseguirà la loro stagione.
Enrique Hernandez sta proseguendo sulla falsariga dell’eccellente rookie year scorso, mentre Adrian Gonzalez è la solita sicurezza in battuta.
In un roster che ha visto una leggera flessione nel payroll, da 270 a 250mln, la rotazione ha dimostrato di essere tutt’altro che traballante: Kenta Maeda è stato solo l’ottavo lanciatore della storia del club ad inanellare 3 quality start per iniziare la carriera, e Stripling ha addirittura esordito con 7.1 inning senza concedere valide, prima di essere tolto da Roberts!
Ora gli analisti sono passati dallo stupore nel vederlo nella rotazione, a ragionare sul suo “inning limit” per questa stagione. Ma essendoci Ryu e Anderson che dovrebbero rientrare in giugno, basta che questo rookie riesca ad arrivare fino a lì per poi passare il testimone ai colleghi più esperti.
Jansen è al momento perfetto, con 6 salvezze su 6 opportunità, a quota 148 in carriera, al secondo posto nella storia del club.
La difesa era stata perfetta per 10 partite, poi qualcosa si è rotto e gli interni Seager, Turner e Kendrick hanno iniziato a fare qualche errore di troppo, ma è chiaramente presto per preoccuparsi.
E se si sottolinea che Crawford, Ethier, Guerrero e Van Slyke sono 4 esterni in lista infortunati, oltre alla mezza dozzina di lanciatori (Bolsinger il più importante, oltre ai partenti già segnalati), si può capire come questa squadra abbia davvero molto da poter dare, e nessun giocatore avrà troppo peso sulle spalle.
Roberts ha poi fatto capire che chi gioca male viene cambiato il giorno successivo, che tutti e 25 hanno la possibilità di partire titolari e pertanto vedremo Utley o Puig solo fin quando continueranno a produrre.
Questo weekend c’è una serie con i Rockies, e se LA se la gioca come deve potrebbe esserci la prima fuga stagionale.
Per quanto riguarda i pronostici, crediamo che la Division sarà ancora vinta senza eccessivi problemi, mentre ai playoff si preannuncia una bella lotta, dato che le squadre più forti quest’anno sembrano tutte nella NL: Mets, Nationals, Cubs, Cardinals, Giants. Ma i Dodgers potranno certamente dire la loro.