E così, come tutti gli anni, dopo l’ultimo lancio dell’ultima partita delle World Series, è tempo dei premi individualli nella MLB.
Per la stagione 2015 le varie organizzazioni responsabili delle votazioni hanno avuto come sempre delle votazioni difficili e contestate, come il Cy Young award nella National League.
È piu che logico che questi riconoscimenti vengano spesso contestati da tifosi e giornalisti, poichè essi non sono assegnati in base a numeri e classifiche oggettive, anche se queste aiutano nel prendere le decisioni.
C’è anche stato però più di un riconoscimento assegnato all’unanimità che non ha lasciato spazio a critiche.
Ma andiamo con ordine, partendo dagli MVP Awards.
AL MVP Player of the year
Josh DONALDSON (Toronto Blue Jays)
Decisione discutibile ma condivisibile. Qui la lotta era fondamentalmente fra Donaldson e Trout, i 2 sono stati certamente i migliori della classe e si è visto dato che 59 dei 60 voti disponibili per i primi 2 posti sono andati a loro. Il terza base di Toronto si è però fatto preferire aggiudicandosi 23 dei 30 voti per il primo posto.
La differenza è stata probabilmente segnata in parte dal mancato accesso ai playoff degli Angels contrapposto all’entusiasmante stagione di Toronto, in parte dai numeri di Josh Donaldson, leader della AL in punti segnati, punti battuti a casa, basi totali ed extra base hits.
Trout non è riuscito così a ripetere il titolo del 2014 ed è arrivato secondo per la terza volta in 4 anni (nel 2012 e nel 2013 aveva visto Miguel Cabrera soffiargli il titolo). Ma a 24 anni con un un contratto che lo ancora ad LA fino al 2020 lo slugger degli Angels avrà comunque tutto il tempo per rifarsi, e probabilmente lo farà.
Classifica:
Josh DONALDSON (TOR) 385
Mike TROUT (LAA) 304
Lorenzo CAIN (KCR) 225
Manny MACHADO (BAL) 158
NL MVP Player of the year:
Bryce HARPER (Washington Nationals)
In una stagione fallimentare nella capitale, chiusa ben al di sotto delle aspettative e sette partite al di sotto dei sorprendenti Mets, le prestazioni di Harper sono l’unica cosa che i Nats ricorderanno volentieri del 2015. A 22 anni il nativo di Las Vegas è il più giovane della storia ad aggiudicarsi l’MVP Award all’unanimità e il quarto più giovane di sempre.
Harper è stato aldilà dei numeri il leader emotivo della squadra, il che lo ha portato a fine stagione anche ad un “acceso diverbio” con Papelbon nel dugout che ha portato alla squalifica dell’ex Phillies.
I Nationals punteranno moltissimo sul loro RF dopo la perdita di Jordan Zimmermann e quella imminente di Desmond per il 2016, ultimo anno del contratto di Harper.
Non c’è stata alcuna chance invece per i vari Goldschmidt,Votto e McCutchen.
Va detto come i 2 vincitori del premio MVP, Harper e Donaldson, siano anche i vincitori del premio miglior battitore (Aaron award).
Classifica:
Bryce HARPER (WSH) 420
Paul GOLDSCHMIDT (ARZ) 234
Joey VOTTO(CIN) 175
Anthony RIZZO (CHC) 162
AL Cy Young
Dallas KEUCHEL (HOUSTON ASTROS)
Giusto riconoscimento per il mancino simbolo della ricostruzione di Houston degli ultimi anni che li ha portati da una stagione da oltre 100 sconfitte a una in cui hanno forzato i campioni Royals alla decisiva gara 5.
Le 20 vittorie della Regular Season ma soprattutto le 2 W nei playoff, tra cui quella della wild card allo Yankee Stadium, fanno di Keuchel degno vincitore del Cy Young, il terzo nella storia degli Astros.
Resta da chiedersi se Kuchel sarebbe stato in grado di aggiudicarsi il premio se si fosse trovato nella NL, dove il numero di pitcher del suo stesso livello è ben superiore.
Il suo unico vero antagonista è stato in effetti David Price, che ha messo a referto 18 vittorie fra Tigers e Blue Jays. Sul nuovo acquisto dei Red Sox però grava il disastroso record nella postseason che gli ha ridotto notevolmente le probabilità di vittoria.
Classifica
Dallas KEUCHEL (HOU) 186
David PRICE (DET/TOR) 143
Sonny GRAY (OAK) 82
Chris SALE (CWS) 30
NL Cy Young
Jake ARRIETA (Chicago Cubs)
Eccoci a uno degli award più agguerriti della stagione. Basta vedere come 8 dei primi 7 lanciatori per WHIP della MLB siano della National League e come Max Scherzer, autore di 2 NO HITTER, sia arrivato quinto nella votazione del premio nominato a “Cyclone” Denton Young.
Arrieta si è fatto preferire oltre che all’star dei Nationals anche alle due stelle dei Dodgers: Kershaw e Greinke.
La stagione di Kershaw è stata leggermente inferiore rispetto a quella del 2014 ed il texano ha ottenuto solo 3 voti come miglior lanciatore della NL. I Numeri di Greinke sono invece al pari con quelli di Arrieta e in alcuni casi addirittura superiori ( percentuale di vittorie e basi ball concesse).
Si è deciso però di premiare l’incredibile comeback di Arrieta che nel 2015 ha ottenuto 4 vittorie in più di quelle che ha ottenuto nelle 3 stagioni precedenti. Senza contare la shutout nel wildcard con i Pirates.
Anche qui i 22 punti con cui Arrieta ha sconfitto il nuovo acquisto dei Dbacks avrà fatto storcere il naso a qualcuno, soprattutto in Southern California.
Rimangono all’asciutto inoltre pitcher del calibro di DeGrom, Bumgarner e Cole
Classifica
Jake ARRIETA (CHC) 169
Zach GREINKE (LAD) 147
Clayton KERSHAW (LAD) 101
Gerrit COLE (PIT) 40
ROOKIE OF THE YEAR
AL: Carlos CORREA (Houston Astros)
NL: Kris BRYANT (Chicago Cubs)
Si può dire che quest’anno per un Bryant che se ne va nella NBA, uno è entrato nella MLB. Kris Bryant è entrato in questa lega dando molto nell’occhio, vincendo all’unanimità il meritatissimo titolo di Rookie of the year .
Per il terza base, colonna portante del grattacielo costruito a Chicago fermatosi solo alle NLCS, questo potrebbe essere l’inizio di una gloriosa carriera, magari al pari di quella del suo omonimo cestista.
Più sofferta è stata invece la nomination di Correa nella AL, complice la concorrenza di Lindor.
L’interbase degli Indians è stato battuto per soli 15 punti dal giocatore di posizione più giovane della MLB di quest’anno, che da quando è stato chiamato nelle Majors l’8 giugno ha riportato un .345 di OBP e un .279 di AVG.
Fra le altre Matricole da segnalare sicuramente lo slugger dei Twins Miguel Sano, il terza base dei Giants Matt Duffy e Noah Syndergaard dei Mets.
COMEBACK PLAYER OF THE YEAR
AL: Prince FIELDER (TEXAS RANGERS)
NL: Matt HARVEY (NEW YORK METS)
Due storie simili, ma con operazioni diverse. Fielder dopo una stagione limitata a 42 partite da un infortunio alla schiena che lo ha costretto ad operarsi, è tornato nel 2015 battendo .305 di AVG con 23 fuoricampo e 98 RBI in 158 partite, trascinando i Rangers ad un insperato titolo divisionale.
Harvey invece dopo la stellare stagione 2013 ha dovuto affrontare la famigerata Tommy John surgery saltando tutta la stagione successiva. Nel 2015 ha avuto un ERA di 2.71 e insieme a Matz, DeGrom e Syndergaard ha formato una rotazione d’acciaio che ha portato i Mets fino alle World Series.
GOLD GLOVE
American League
C SALVADOR PEREZ, KCR
1B ERIC HOSMER, KCR
2B JOSE ALTUVE, HOU
3B MANNY MACHADO, BAL
SS ALCIDES ESCOBAR, KCR
LF YOENIS CESPEDES, DET
CF KEVIN KIERMAIER, TBR
RF KOLE CALHOUN, LAA
P DALLAS KEUCHEL, HOU
National League
C YADIER MOLINA,S TL
1B PAUL GOLDSCHMIDT, ARZ
2B DEE GORDON, MIA
3B NOLAN ARENADO, COL
SS BRANDON CRAWFORD, SFG
LF STARLING MARTE, PIT
CF A.J. POLLOCK, ARZ
RF JASON HEYWARD, STL
P ZACH GREINKE, DODGERS
Fra i top fielder della NL va sottolineato Pollock che è riuscito a battere le star McCutchen e Hamilton sull’esterno centro. Mentre Molina ottiene il suo ottavo gold glove consecutivo ai danni del povero Posey che forse un giorno riuscirà a soffiare il riconoscimento a “yadi” che inoltre ha ricevuto addirittura il guanto di platino.
Nella american Alex Gordon avrebbe anche lui meritato qualche considerazione maggiore dato che Cespedes ai Mets non si è dimostrato esattamente impeccabile ( vedi gara 1 delle WS).
I Royals vedono comunque 3 giocatori ricevere il gold glove: Escobar, Hosmer e Perez. Gli ultimi 2 alla terza nomination consecutiva, così come Arenado dei Rockies.
Giusto il guantone di platino invece per Kiermaier, che regala a Trout l’ennesima beffa di questa edizione degli awards negandogli sia il gold che il platinum glove.
Appassionato fin dai 10 anni della cultura e dello sport USA dopo essermi innamorato del baseball avendolo giocato a scuola. Amo il playground per il basket con gli amici dove imito goffamente i movimenti dei miei idoli NBA. Sogno di vedere dal vivo almeno una partita di ognuna delle 4 franchigie a cui tengo che per ora posso seguire solo grazie a litri e litri di caffè. Non sopporto le persone che indossano canotte NBA e cappelli MLB o NFL senza sapere chi o cosa stiano indossando.