Il Kaufmann Stadium di Kansas City è tirato a lucido. L’intera MLB è tirata a lucido. Ogni singolo tifoso di baseball è tirato a lucido. Il lungo peregrinare iniziato il lontano 5 aprile giunge in fine a conclusione con questo scontro tra Kansas City Royals e New York Mets, massime espressioni rispettivamente di American League e National League: le World Series possono iniziare!
I Royals sono alla loro quarta apparizione su questo palcoscenico, la seconda consecutiva: nel 2014 sono stati sconfitti in una drammatica gara 7 dai San Francisco Giants ed il loro ultimo ed unico titolo risale al 1985, quando ebbero ragione per 4-3 dei St. Louis Cardinals.
Ironia della sorte, l’anno successivo fu l’ultimo anno di grazia dei Mets, che vinsero le loro seconde World Series dopo quelle del 1969: a cadere furono i Boston Red Sox, anche loro in 7 gare. L’ultima apparizione a questo stage è datata 2000, dove però i Mets caddero contro i rivali cittadini, gli Yankees, per 4-1.
Kansas City è arrivata all’ultimo atto della stagione avendo rispettato i favori dei pronostici nella AL Central, vinta con 12 partite di vantaggio sui Minnesota Twins. A seguire hanno eliminato in 5 partite (vincendo quindi la gara decisiva, essendo questa serie al meglio delle 5) gli Houston Astros nelle Divisional Seri e in 6 partite i Toronto Blue Jays nelle Championship Series.
I Mets appaiono invece più a sorpresa: la loro grande stagione nella NL East è stata in qualche modo aiutata dall’annata storta dei Washington Nationals, ma le 90 vittorie della regular season sono state seguite dal faticoso successo, 3-2, contro i Los Angeles Dodgers nelle Division Series e da quello ben più comodo, 4-0, contro i Chicago Cubs nelle Championship Series.
Sul monte di lancio per New York in questa gara 1 ci sarà Matt Harvey: il lanciatore del Connecticut è stato autore di una ottima regular season (13-8, 2.71 ERA, 136 ERA+) dopo un 2014 passato ai box per un infortunio, ed anche nei playoff a ben figurato, portando a casa entrambe le partite che ha iniziato.
I Royals gli oppongono Edinson Volquez, esperto lanciatore dominicano di 32 anni alla prima stagione nel Missouri dopo diverse fermate con Rangers, Dodgers, Padres, Reds e Pirates: per lui una stagione leggermente inferiore a quella del diretto avversario (13-9, 3.55 ERA, 117 ERA+) e dei playoff finora altalenanti, avendo lanciato molto bene nella prima gara contro Toronto e male in gara 5 sempre contro i Blue Jays. A poche ore dall’inizio del match, però Volquez riceve la tragica notizia della morte del padre a soli 63 anni per complicazioni cardiache: il lanciatore però decide di prendere lo stesso la via del monte.
Il Kaufmann Stadium ribolle di energia ed i 40.320 spettatori possono impazzire già al primo lancio del primo turno offensivo dei padroni di casa dopo che Volquez ha eliminato i primi tre battitori avversari: Alcides Escobar colpisce profondo in esterno centro, Yoenis Céspedes manca la presa e la palina schizza lontano, lasciando così il tempo al venezuelano per l’inside the park home run che vale l’1-0 Royals.
I Mets faticano a reagire ed Harvey si riprende in qualche modo, così si arriva al quarto inning: Volquez concede due singoli a Murphy e Duda, poi D’Arnaud colpisce una grounder che sembra finire nel guantone del 3B Moustakas, il quale però la perde e concede a Murphy di arrivare a casa: 1-1.
A questo punto la partita si ferma: un calo di potenza della FOX fa saltare tutto il segnale di trasmissione, incluso quello del replay degli arbitri, e dopo alcuni minuti i manager si accordano per continuare comunque la partita.
Passa un inning e i Mets mettono la freccia grazie a Curtis Granderson che colpisce un HR che va a finire sugli spalti all’estremo esterno destro. Ne passa un altro e Conforto colpisce una sac fly che manda a casa Céspedes, arrivato in terza base dopo i singoli suoi e di Duda: 3-1 Mets. I Royals, però, trovano imediatamente le risposte che cercavano: doppio di Ben Zobrist, singolo di Lorenzo Cain e sac fly di Eric Hosmer che porta a casa il primo dei due per il punto che diezza lo svantaggio.
Con Morales in battuta Cain ruba la seconda base e grazie al singolo di Moustakas riesce a segnare il punto del pareggio: 3-3. Il settimo inning vede la fine della partita dei due partenti: Harvey viene rilevato da Addison Reed e Volquez lascia il posto a Danny Duffy prima e Kelvin Herrera poi, ma il risultato non cambia.
Arriva l’ottavo inning e sembra anche arrivare la svolta della partita: Herrera elimina Duda e d’Arnaud, poi concede un singolo a Lagares, il quale ruba la seconda.
Subito dopo Flores batte una debole grounder verso la prima base, ma Hosmer tenta una goffa presa laterale e la palla passa, consentendo al CF dei Mets di arrivare a casa: 4-3 Mets. Dall’altra parte Tyler Clippard sale sul monte e concede subito un doppio a Zobrist, il quale arriva in terza dopo i due K a Cain ed Hosmer grazie ad un wild pitch.
A questo punto sale sul monte Jeyrus Familia, il quale elimina Moustakas e chiude l’inning. Con Luke Hochevar sul monte i Mets combinano poco e Familia sale sul monte nel nono inning per continuare la sua perfetta postseason: Alex Gordon però non è d’accordo e colpisce un HR esattamente in center field, per il 4-4 e per gli extrainning.
Per quattro riprese i rilievi (Niese e Colon per i Mets, Davis, Madson e Young per i Royals) non concedono nulla, poi nella parte bassa del 14° inning Colon riempie le basi con 0 eliminati con Escobar, Zobrist e Cain: al primo tentativo Hosmer colpisce in campo destro una sac fly che Granderson quasi riesce a ricacciare a casa, ma Escobar è più veloce e sigla il punto che porta la vittoria ai Royals, 5-4, ed il primo vantaggio nella serie.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte