Sono iniziate le finali di Lega. Delle 4 finaliste, nessuna era presente ai playoff di due anni fa, ed una sola a quelli dello scorso anno.
A sottolineare ancora di più quanto il sistema dei draft picks e dei roster limitati a 25 giocatori servano a livellare le franchigie ed a permettere anche al tifoso che vede la sua squadra perdere più di 100 partite per 3 anni di fila (gli Astros) di sognare in un paio d’anni di arrivare alla postseason.
Nella National League siamo stati ottimi profeti nel prevedere che Cubs e Mets avrebbero vinto le loro sfide contro i più titolati ed esperti Cardinals e Dodgers, che avevano pure il vantaggio del campo. Due vittorie certamente meritate.
Ora sono i Mets ad avere il vantaggio di giocare in casa l’eventuale gara 7, e sembrano avere a nostro avviso un leggerissimo vantaggio.
Nei Cubs sempre fuori dal roster per infortunio Addison Russell, lo shortstop titolare, sostituito dal top prospect Javier Baez (nona scelta assoluta del draft 2011), il quale contro i Cardinals ha mostrato una difesa al di sotto del compagno di squadra, ma una potenza in battuta micidiale.
Gara 1 vede Harvey e Lester confrontarsi sul monte.
Nel lineup dei Cubs c’è David Ross, catcher personale di Lester e non il più offensivo Miguel Montero. Anche i Mets hanno perso il loro shortstop nella NLDS: Tejada con la gamba rotta per la scivolata di Utley, sostituito ovviamente da Wilmer Flores.
Ma la storia di questi Mets è Daniel Murphy: dopo aver battuto 2 HR contro Kershaw e uno contro Greinke, apre le danze nel primo inning con un solo shot contro Lester! Nella bassa del secondo Baez si riscatta difensivamente, con un complicato doppio gioco che salva Lester da ulteriori guai.
Harvey invece inizia con 12 out consecutivi prima di colpire con un lancio Rizzo e subire poi il pareggio con un doppio di Castro, facilitato da un mezzo errore dell’esterno centro Lagares, solitamente un ottimo difensore. Nella bassa del quinto però i Mets tornano subito in vantaggio, grazie ai singoli di Flores, Lagares e Granderson. Ed il catcher D’Arnaud aggiunge un punto nella bassa del sesto con un solo HR.
Harvey esce da un complicato settimo inning, con 2 uomini in base (giunti in base grazie a sfortunati giochi degli interni) ed elimina velocemente i primi due battitori nell’ottavo, prima di concedere un solo HR che porta il punteggio sul 4-2 (primo HR concesso in postseason dai partenti dei Mets) e costringe Terry Collins al cambio: entra Familia per una salvezza da 4 out. E Familia non delude nonostante subisca nel nono inning la prima valida di questa postseason. 4-2 il risultato finale e Mets avanti 1-0 nella serie.
Gara 2 vede il probabile CY Arrieta lanciare per i Cubs, contro Syndergaard. Montero e Coghlan i volti nuovi nel lineup dei Cubs, Conforto e Duda in quello dei Mets.
Arrieta contro i Cardinals era stato colpito duro, accusando difficoltà nel controllo dei propri lanci, tutto ciò forse dovuto alla stanchezza, probabilmente dovuta ai 90 inning in più del suo record annuale precedente al 2015. Ed anche stavolta già nel primo inning subisce 3 valide di fila (con il solito HR di Murphy!), subendo punti nel primo inning per la prima volta in 26 partenze. Murphy, con almeno un HR in 4 partite consecutive in postseason, batte così un record di franchigia.
Con 3 punti di vantaggio, il rookie dei Mets controlla facilmente il lineup di Chicago fino al sesto inning quando subisce un punto dal sicuro rookie dell’anno Bryant prima di uscire dopo 5.2 inning e solo 3 valide e una base ball concesse.
Bill Murray intanto soffre sugli spalti con i suoi Cubs, che non hanno mai recuperato sotto di 4 punti nei playoff nella loro storia. Il bullpen compie un ottimo lavoro, concedendo solo 2 singoli in 3.1 inning per il 4-1 finale.
I Mets ora vanno nella città del vento in vantaggio 2-0 e sono nettamente favoriti: battuti Lester e Arrieta nei primi due match la strada per le World Series sembra in discesa.