Primi bilanci stagionali per l’MLB: partiamo dalla American League…

BALTIMORE ORIOLES

Ancora una volta la filosofia degli Orioles non cambia, tanto attacco e un reparto lanciatori che deve limitarsi a non rovinare quanto prodotto in box di battuta.

Prioprio nel pitching-staff  attualmente giocatori importanti come Chris Tillman e Kevin Gausman stanno faticando a produrre inmodo consistente, con un’ERA superiore ai 4.00, ma è positivo che Ubaldo Jimenez sembra ritrovato, e che nel bullpen Zach  Britton sia una sicurezza.

In attacco Adam Jones sta facendo una stagione stellare, con un OPS di .981, ma è da notare anche l’emergere di un sorprendente Jimmy Paredes, e nel complesso con 4.85 punti a partita gli Orioles sono tra i top-5 della MLB.

La difesa al momento è al dodicesimo posto nella lega come DRS (statistica per misurare l’efficacia difensiva), dato migliorabile vista la presenza di elementi giovani e atletici come Manny Machado e Jonathan Scoop.

BOSTON RED SOX

Altra squadra sbilanciata nel lato offensivo, cosa che si ipotizzava già ad inizio stagione per i BoSox.

In verità non si può dire che i battitori di Boston siano stati completamente all’altezza delle aspettative, tolto un fenomenale Hanley Ramirez (.949 OPS), visto che l’OPS di squadra è di .692, giusto nella media MLB. Nel complesso solido il bilancio in attacco, ma migliorabile.

L’aspetto zoppicante è la rotazione dei lanciatori, dove Rick Porcello con 4.38 di ERA è il migliore (si fa per dire…): meglio i relievers, che con una media di 4.03 di ERA sono nella media della lega, pur concedendo più home-runs di tutti.

Preoccupante che a livello difensivo Boston sia al ventiduesimo posto come DRS, pur avendo giocatori giovani come Mookie Betts e Xander Bogaerts da schierare quasi ogni giorno…

CHICAGO WHITE SOX

Molte cose non sono andate nel modo migliore per Chicago, a partire da un attacco tra i più asfittici della lega.

Tolto il solito Jose Abreu (.932 OPS, 5 homeruns), la lineup fatica a produrre punti. In particolare Melky Cabrera e Adam LaRoche non hanno dato quella spinta che ci aspettava dalle loro firme a inizio stagione.

Peggio la situazione a livello lanciatori, dove tra i titolari solo Jeff Samardizja è a livelli accettabili (4.38 ERA), mentre Chris Sale è entrato in una crisi preoccupante visto le aspettative riposte su di lui. Il bullpen è finalmente ottimo dopo gli orrori del 2014, ma purtroppo è il resto della squadra che attualmente fatica a offrirgli occasioni per portare vittorie a casa.

Finiamo con un’altra nota dolente, la difesa che si piazza tra le ultime della lega come DRS: non troppo sorprendente se consideriamo l’assoluta mediocrità difensiva di giocatori come Conor Gillaspie o dello stesso Jose Abreu…

CLEVELAND INDIANS

Inizio horror che sembra non finire per gli Indians, e dove non c’è veramente una parte della squadra che sembra in grado di offrire certezze.

Tolto Michael Brantley (.935 OPS), e Brandon Moss (5 homeruns e 21 RBIs) il resto della squadra in attacco viaggia a basse velocità, con un .675 OPS che è sotto la media della lega.

Tra i lanciatori, nessuno tolto Danny Salazar e’ sotto i 4.00 di ERA, e anche Corey Kluber (0-5) sembra in netta crisi. Ma anche nel bullpen Cody Allen ha già due sconfitte e una salvezza fallita dopo un mese, e complessivamente c’è meno fiducia rispetto all’anno precedente.

Finiamo con l’aspetto difensivo, dove gli Indians, già pessimi l’anno scorso, sono ventottesimi nella MLB come DRS e disperatamente in cerca di una scintilla (arriverà da Lindor??)…

DETROIT TIGERS

Inizio di stagione ottimo per una nuova versione, ma sempre molto efficiente, dei Tigers.

Con .764 di OPS, Detroit è al vertice della MLB, non sorprendente per un attacco guidato da Miguel Cabrera. Sorprendente il rendimento di Jose Iglesias con un OPS di .882, ma al momento non si vedono debolezze in questa lineup.

Forse più sorprendente la tenuta dei lanciatori, vista l’assenza di Verlander e i problemi del bullpen negli scorsi anni. Joakim Soria ha già 11 salvezze, mentre Kyle Lobstein e Alfredo Simon hanno avuto un inizio sorprendente tra i titolari.

La difesa dei Tigers è all’undicesimo posto come DRS, tutto sommato un risultato non disprezzabile, visto che  battitori temibili come Miguel Cabrera e J.D. Martinez non sono proprio difensori di altissimo livello…

HOUSTON ASTROS

La sorpresa di questo primo mese, clamorosa dal momento che gli Astros venivano ancora visti non competitivi per giocarsi la testa dell’Al West. Invece…

Segreto di pulcinella per questo inizio la rotazione dei lanciatori, la terza migliore dell’American League dopo un mese di gioco. Su di tutti Dallas Keuchel e Collin McHugh, che con un ERA rispettivamente di 0.8 e 3.23 formano uno dei migliori uno-due di tutte le rotazioni MLB. Drastico cambiamento per il  bullpen, diventato uno dei pilastri della squadra con il solido apporto di veterani come Luke Gregerson, Joe Thatcher e Pat Neshek.

L’attacco come previsto tende ad accumulare strikeouts in gran quantità (9 volte a partita!), ma nel complesso riesce a produrre un buon numero di punti , anche grazie al fenomenale apporto di Jose Altuve (.883 di OPS).

Altro elemento di forza degli Astros è la difesa, tra le prime dieci della lega, dove aiuta oltre al talento anche l’atletismo della giovane lineup di Houston…

KANSAS CITY ROYALS

Chi pensava che i Royals avessero cantato solo per una stagione, si sono dovuti ricredere. I Royals versione 2015 sono ancora più minacciosi dell’anno scorso, visto come il loro attacco ha iniziato la stagione…

Quando la miglior difesa della lega come DRS ingrana anche in attacco il risultato è una squadra veramente completa. L’OPS del trio Hosmer-Cain-Moustakas viaggia solidamente sopra quota .850, e il resto del lineup non sfigura sicuramente, tanto da essere con 5.20 punti a partita il terzo attacco dell’MLB.

Se si pensava che il pitching staff si sarebbe indebolito senza James Shields, si è rimasti sicuramente delusi, visto che con un ERA di 2.65 Edinson Volquez ha superato le attese. Meno entusiasmante il resto della rotation, ma il miglior bullpen della lega guidato da uno stellare Wade Davis ha risolto molto grane…

LOS ANGELES ANGELS

Bilancio in chiaroscuro per gli Angels, che al momento faticano proprio per un attacco non dominante come l’anno scorso. Con un OPS di .640 e una media punti a partita di 4, la squadra di Mike Scioscia è sotto la media della lega, e il motivo è la mancanza di continuità in attacco, tolto il solito Mike Trout, e il solido contributo di Kole Calhoun e Johnny Giavotella. Gli altri componenti del lineup, a partire da Albert Pujols, sono a malapena intorno a .700 come OPS o molto sotto, troppo poco per chi dovrebbe essere una squadra dominante in box di battuta.

Tra i lanciatori titolari, inizio sottotono per Matt Shoemaker, sorpresa lo scorso anno, e per Jared Weaver, mentre  C.J. Wilson con un ERA di 3.38 sembra in ripresa: ma nel complesso la rotazione degli Angels è mediocre, e ultimamente anche Huston Street e Vinnie Pestano nel bullpen hanno avuto qualche prestazione sottotono.

Pur con un assoluto fenomeno come Mike Trout, la difesa è tra le peggiori della lega come DRS, altro elemento che fa dubitare sulla possibilità che la squadra di Anheim ripeta la regular season dominante del 2014…

MINNESOTA TWINS

Dopo un inizio-shock, ultimamente i Twins con un striscia vincente di 9 vittorie nelle ultime dieci partite si sono rilanciati in chiave playoffs nell’iper-competitiva AL Central.

Con un OPS di squadra di .709, Minnesota sta recuperando la forza offensiva che l’aveva caratterizzata nel 2014, e che sembrava persa nelle prime due settimane di aprile. Giova sicuramente che due veterani come Torii Hunter e Joe Mauer, con 19 e 15 RBIs rispettivamente, stiano dando l’esempio al resto della lineup.

La differenza rispetto agli ultimi anni la sta facendo indubbiamente il pitching staff, che se rimane nei lanciatori titolari poco stellare, almeno limita brillantemente i danni. Mike Pelfrey, inizialmente destinato al bullpen, e Kyle Gibson, viaggiano sotto i 3.00 di ERA, mentre ci si aspetta di più da Phil Hughes dopo l’ottimo 2014. Tra i relievers, spicca ovviamente con 11 salvezze Glen Perkins, mentre il resto del bullpen fatica a fornire un rendimento accettabile.

L’aspetto difensivo può essere sicuramente migliorato (diciannovesimi come DRS), ma la lineup dei Twins sembra mancare di elementi di spicco in questo aspetto del gioco (in attesa di Byron Buxton e Miguel Sano)…

NEW YORK YANKEES

Se non fosse per l’incertezza che circonda il futuro di Masahiro Tanaka, l’inizio stagionale degli Yankees sarebbe ottimo, sicuramente superiore alle attese.

Con 4.94 punti a partita gli Yankees sono quarti nella MLB, numero in crescita per i Bronx Bombers che dimostra  una buona produzione offensiva. Inizio boom per Mark Teixeira (.903 di OPS e 10 HRs), e sicuramente solido per Alex Rodriguez dopo tante polemiche in preseason: ma il contributo di elementi della lineup come Carlos Beltran e Didi Gregorius deve sicuramente aumentare rispetto ai bassi livelli attuali.

Solido  il contributo dei lanciatori titolari, anche tenendo conto della difficoltà di trovare certezze dopo Michael Pineda (2.72 di ERA) e un sorprendente Nathan Eovaldi. CC Sabathia non è più l’asso di un tempo, e Chase Whitley e Adam Warren sono più adatti al bullpen che alla rotazione. Nel bullpenmicidiale il duo Betances-Miller: in 34 innings giocati complessivamente, 0.00 di ERA! Livelli marianeschi a dir poco.

Troppi errori difensivi hanno pesato sulla valutazione della difesa, diciottesima come DRS, ma i miglioramenti delle ultime settimane fanno ben sperare per il resto della stagione…

OAKLAND ATHLETICS

Un buon inizio, poi 6 sconfitte nelle ultime 7 partite sembrano affossare gli A’s, penalizzati da un bullpen disastroso e in crisi di fiducia.

L’attacco e’ tra i top-ten della lega come punti segnati a partita, dimostrando di aver assorbito brillantemente le partenze invernali. Sorprendendente il rendimento di Mark Canha, classico giocatore arrivato dal nulla che fa sembrare Billy Beane un santone, ma anche Marcus Semien sta producendo bene come shortstop. Nel complesso un punto di forza degli A’s.

Come i lanciatori titolari, tra le migliori rotazioni dell’MLB, a cui certo non si può imputare i disastri causati dai relievers. Il trio Sonny Gray, Scott Kazmir e Jesse Chavez ha pochi pari come efficacia, ma quando arriviamo al bullpen incominciano le note dolenti. Tolti Evan Scribner e Tyler Clippard con un ERA sotto i 4.00, giocatori solitamente affidabili come Dan Otero e Fernando Abad hanno buttato via occasioni su occasioni e con 9 sconfitte sabotato il recorddegli Athletics…

A livello difensivo, Oakland è esattamente a metà classifica nell’MLB come DRS: una difesa in sostanza senza infamia e senza lode…

SEATTLE MARINERS

Diverse cose non hanno funzionato in questo inizio stagionale, a partire dalla rotazione dei lanciatori: ma i Mariners sembrano in deciso miglioramento.

Partendo da un punto di forza come il pitching staff, tolto il solito King Felix Hernandez, i titolari sono stati poco brillanti, soprattutto da giovani come James Paxton e Taijuan Walker, ma anche il bullpen ha avuto i suoi problemi. Fernando Rodney con un ERA di 5.40 è apparso tutto meno che dominante, ma è tutto il reparto che sembra vulnerabile.

L’attacco è stato mediocre, tolto ovviamente Nelson Cruz, che con 14 HRs sembra avviato a una stagione di grandi numeri. Ma Robinson Cano e Austin Jackson dovranno prima o poi aumentare i loro numeri offensivi, se Seattle vuole essere credibile e arrivare ai playoffs.

Ovviamente quello che Cruz offre in box di battuta ha la sua controparte se schierato in difesa, e quello (ma non solo) spiega la pochezza in DRS dei Mariners: che nel complesso non sembrano una squadra particolarmente dotata di giocatori di spicco a livello difensivo…

TAMPA BAY RAYS

Via Joe Maddon, dentro Kevin Cash, ma i Rays sono competitivi come al solito, anche senza particolare fortuna visto gli infortuni ad Alex Cobb e Drew Smyly.

Per fortuna di Tampa, sembra avere una quantità industriale di lanciatori a disposizione, e in aggiunta Chris Archer ha iniziato alla grande la sua stagione, anche se la vera sorpresa sembra Jake Odorizzi (ERA di 2.09), l’asso a sorpresa della rotation. Solido il bullpen, dove svetta Brad Boxberger con 8 salvezze raggiunte, in attesa del ritorno di Jake McGee a dare ulteriore forza al reparto.

Sorprende l’attacco per una volta, meno anemico del solito e dove Logan Forsythe e Evan Longoria stanno avendo un’ottima stagione (27 RBIs in due).

Solo quattordicesima come DRS la difesa dei Rays, dato sicuramente migliorabile se si vorrà rimanere in lotta per la AL east fino in fondo…

TEXAS RANGERS

Come un lungodegente in uscita dal coma, i Rangers sembrano in netta ripresa, dopo un 2014 orribile e un inizio 2015 alquanto tribolato (7-4 nelle ultime 11 partite).

L’attacco, ventesimo con 4 punti a partita, sta vedendo un lento ma importante miglioramente da parte di elementi come Shin-Soo Choo (14 RBIs in stagione), e Prince Fielder (.848 di OPS): mentre tra i giovani l’esordio di Tommy Field è incoraggiante, meno il rendimento di Rougned Odor declassato in triple-A.

Nick Martinez e Colby Lewis guidano una rotazione lanciatori alquanto raffazzonata con un ERA rispettivamente di 1.88 e 2.40, riuscendo così a dare una mano a un bullpen che deve negli altri casi accumulare inning su inning, pur riuscendo ancora ad avere un ERA decente (3.80).

Sicuramente penalizzante è il 27simo posto come DRS, indice sia di limiti individuali (Prince Fielder…), che di una sinergia di squadra che infortuni e continui cambiamenti nel roster sicuramente penalizzano…

TORONTO BLUE JAYS

I soliti Jays, con troppa differenza di rendimento tra battitori e lanciatori per essere veramente continui e dominanti come il talento presente vorrebbe.

Anche con un Jose Bautista condizionato da infortuni, la lineup di Toronto fa paura. La sorpresa Devon Travis su tutti, ma il miglior attacco MLB come punti a partita (5.27) ha tante mazze bollenti, da Russell Martin a Josh Donaldson, per non dimenticare il solito Edwin Encarnacion.

Risultati discontinui nella rotazione lanciatori, dove i giovani Daniel Norris e Aaron Sanchez con un’ ERA sotto i 4.00 stanno crescendo, mentre veterani come Mark Buehrle e R.A. Dickey faticano a trovare continuità nelle loro partenze.  Troppe occasioni sprecate nel bullpen, dove Brett Cecil con due sconfitte non è un vero closer, mentre fa sperare il giovane Miguel Castro.

Dato importante per il futuro della stagione, il secondo posto come DRS dei Blue Jays, grazie anche a un giocatore dalle fenomenali doti difensive come l’outfielder Kevin Pillar…

 

 

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