C’erano alcune certezze in questa off-season:
1. I Padres facevano sul serio, avevano preso molti campioni ed erano pronti a lottare per il titolo di Division;
2. Nel farlo però si erano trovati con ben 5 esterni possibili titolari, ed un paio potevano fare le valigie;
3. I Braves stavano smobilitando per ricostruire, avendo ceduto Justin Upton, Evan Gattis e Heyward, ed avendo lasciato andare Medlen.
Il 5 aprile, giorno di Pasqua, ed inizio del campionato, ha visto la conferma di questi 3 punti con una trade molto sensata: Kraig Kimbrel e l’esterno Melvin Upton (già B.J. fino allo scorso anno) sono passati a San Diego in cambio di Cameron Maybin, Carlos Quentin, 2 prospetti ed una scelta nel prossimo draft.
I Braves hanno poi subito designato per l’assegnazione alle minors Quentin, che facilmente non accetterà la designazione e quindi diventerà free agents tra qualche giorno.
San Diego quindi si sobbarca gli 80mln dei due onerosi contratti dei Braves, anche se si libera di 24mln dei due esterni ceduti.
Upton è reduce da due anni disastrosi, ora è in DL e ci starà per almeno un mese (problema al piede sinistro) ma così ritroverà nuovamente suo fratello nei Padres, mentre Kimbrel è ormai il miglior closer della Lega, ma sono 4 anni di fila che viene superusato, e dati gli infortuni occorsi a Venters e O’Flaherty, gli altri due gioielli del fu bullpen di Atlanta, crediamo che la dirigenza abbia optato per evitare di vedere pure il closer in DL e preferito la cessione, visto anche che il suo salario ormai era alto e la presenza di Grilli nel roster dava garanzie nel ruolo.
Nel frattempo si è iniziato a giocare, come detto il giorno di Pasqua, con Cardinals at Cubs (sì, avete capito bene, negli Stati Uniti a Pasqua si gioca), dove Maddon e Lester erano le nuove star dei padroni di casa, ma Wainwright ha frenato gli entusiasmi, lanciato 6 scoreless per una vittoria di St. Louis.
Il Wrigley era senza pubblico sugli esterni, dato che gli spalti sopra le famose siepi è in ristrutturazione e coperto ora da teli con immagini dei giocatori di Chicago del passato.
Subito dopo il match però si è ripreso a lavorare per completare i lavori (sì, avete capito bene, negli Stati Uniti a Pasqua si lavora!) che finiranno ad inizio maggio.
Lunedì di pasquetta invece hanno esordito tutte le altre squadre, con almeno una decina di lanciatori che hanno completato 7 inning, in controtendenza rispetto alle ultime stagioni in cui si usava risparmiare i partenti nelle prime uscite.
Molte le performance di rilievo, con Cueto, Keuchel, Buchholz, Kendrick con 7 scoreless, ma i migliori sono stati David Price con 8.2 inning scoreless contro i Twins, ad un passo dal CG SHO (lo scorso anno ha comandato l’MLB con 17 partite da 8 e più inning e 26 partenze da 7 e più inning), con un inizio da 13 out consecutivi, e Sonny Gray, che dopo aver concluso la stagione 2014 con il CG SHO contro i Rangers, è ripartito con… 8 scoreless contro i Rangers, di cui i primi 7 senza concedere valide per un no-hit bid finito ad inizio ottavo.
Alla fine i Rangers sono andati in base in ogni modo (una valida, una base ball, un errore difensivo e un colpito dal lanciatore) ma Gray si conferma a suo agio contro gli avversari di Division.
Anche nello stadio degli A’s ci sono stati lavori in inverno, con l’aggiunta di due mega schermi sopra gli spalti negli esterni. Da segnalare pure l’HR da due punti con cui nel primo inning ha fatto il suo esordio con la nuova squadra Ben Zobrist.
Martedì infine poche le partite giocate, e da segnalare solo la prestazione di C.J. Wilson, che a Seattle mette a segno 8 scoreless per gli Angels, eliminando gli ultimi 17 avversari affrontati. Street ha poi guadagnato la salvezza per il 2-0 finale.
Come on Padres!!