E’ la Division che quest’anno più si è rinforzata, e presenta ai nastri di partenza 4 pretendenti al titolo!
Non sembrava affatto semplice giungere ad una simile situazione, quando un anno fa i pronostici erano per i Tigers primi, secondi e terzi, con le altre a guardare. E dopo l’exploit dei White Sox nel 2012, degli Indians nel 2013, nel 2014 sono usciti alla distanza i Royals, che hanno centrato i primi playoff dalle ultime WS vinte.
Ma in questa offseason i White Sox hanno deciso di spingere forte, per colmare in un solo anno le 20 vittorie in meno rispetto al trio Tigers-Indians-Royals, tutte giunte tra le 85 e le 90 vittorie in stagione. L’unica che sembra ancora fuorigioco è Minnesota.
CHICAGO WHITE SOX
Movimenti di mercato
Lasciati liberi Paul Konerko (il grande slugger si è ritirato e il suo numero lo seguirà a breve), Matt Lindstrom, Felipe Paulino, Moises Sierra e tagliato a sorpresa Dayan Viciedo, la squadra è intervenuta massicciamente sul mercato dei free agents, firmando Emilio Bonifacio (annuale a 4mln), Melky Cabrera (triennale a 42mln), Zach Duke (triennale a 15mln), Adam LaRoche (biennale da 25mln), David Robertson (quadriennale da 46mln), Gordon Beckham (un ritorno per lui) oltre a Brad Penny, Tony Campana, George Kottaras, Matt Albers, Geovany Soto, con contratti per le minors.
Poteva certamente bastare tutto ciò per dire di aver fatto un salto di qualità, me le trade sono andate anche meglio: acquisito dagli A’s Jeff Samardzija, per 4 prospetti tra cui lo shortstop Marcus Semien ed il lanciatore destro Chris Bassitt, e prelevato dai waivers degli Indians l’esterno Shuck. Arbitrati evitati con Noesi, Nate Jones, Javy Guerra, Tyler Flowers e Jeff Samardzija.
La rotazione a questo punto propone un 1-2 da brivido: Chris Sale-Jeff Samardzija, con il primo che è ormai uno dei migliori pitcher dell’MLB, pronto per il CY se riuscirà ad evitare infortuni (la sua ancora breve carriera come partente giustifica qualche timore) ed il secondo che ha dimostrato di saper lanciare bene in ogni ballpark ed anche in situazioni stressanti.
Josè Quintana è il numero 3: un buon lanciatore, che lo scorso anno è stato un po’ preservato dallo skipper Robin Ventura, e facilmente quest’anno potrà macinare qualche inning in più.
Jonny Danks è il numero 4, reduce da un anno sfortunato, si spera possa ritornare il lanciatore promettente di qualche stagione fa, mentre numero 5 per ora c’è Hector Noesi, meteora del baseball, che ha sorpreso nell’ultima parte di stagione dopo il taglio dei Mariners, meritandosi una conferma nella rotazione 2015.
Il bullpen, punto debole dello scorso anno, è totalmente rivoluzionato, con il closer David Robertson, ex Yankees, che dovrebbe essere una sicurezza per gli anni a venire, con Duke come mancino e Guerra come destro a fargli da set-up (quest’ultimo anche con un’esperienza da closer nei Dodgers). Il promettente Petricka avrà così modo di crescere senza fretta, e di provare l’enorme talento che tutti gli riconoscono.
La difesa vede Flowers come catcher: lo scorso anno ha deluso le aspettative (forse eccessive) sul piano offensivo, ma crediamo che anche per lui un anno di esperienza in più non potrà che fargli bene, l’incredibile Jose Abreu in prima, il giocatore con maggior impatto come rookie da decenni, chiamato ad una difficile conferma, ma crediamo di poter dire che non deluderà i propri tifosi, Beckham o Bonifacio in seconda base, Gillaspie in terza, Alexei Ramirez shortstop (era dato per partente, addirittura agli Yankees, ma il team ha deciso di trattenerlo), Melky Cabrera in esterno sinistro, Adam Eaton in esterno centro, Avisail Garcia in esterno destro e LaRoche come DH. Ne uscirà un lineup davvero temibile.
L’infermeria parla di Nate Jones in recupero dalla Tommy John Surgery e facilmente in gruppo da metà stagione, e Sale con il piede destro fratturato, che non sarà pronto prima di metà aprile.
Uomo Chiave
Adam LaRoche. Se riuscirà ad adattarsi in fretta nel nuovo team ed a formare un duo di ferro con Abreu, siamo convinti che le previsioni di playoff non siano totalmente campate in aria, per quanto i recenti casi di Miami e Toronto depongano per la prudenza.
Pronostico
Terzo posto e 83 vittorie.
CLEVELAND INDIANS
Movimenti di mercato
Cleveland, per il secondo anno consecutivo si è mossa pochissimo nella off-season, credendo molto (forse troppo?) nel roster che li portò ai playoff nel 2013 ed al genio di Terry Francona.
Salutato Jason Giambi, ritirato, e Mark Lowe, sono stati firmati Shawn Marcum, Mike Aviles (il team ha esercitato l’opzione a proprio favore), Jerry Sands, Gavin Floyd (annuale da 4mln), Scott Downs, Anthony Swarzak, Bruce Chen, e l’unica trade di rilievo vede l’arrivo di Brandon Moss dagli A’s per il seconda base Wendle. Nyjer Morgan e Tyler Cloyd hanno firmato con squadre koreane, mentre l’arbitrato è stato evitato con Chisenhall, Carlos Carrasco, Rzepczynski, Moss, Bryan Shaw, Tomlin e David Murphy.
La rotazione vedeva pertanto il solo inserimento di Floyd come numero 4 o 5, e le conferme del CY Kluber, che però temiamo avrà una decisa flessione nelle statistiche, e di Carrasco, Bauer e Salazar, giovani promettenti ma inconsistenti, come nello scorso anno si è visto diverse volte.
Floyd però si è infortunato in questa prima parte di spring training (frattura al gomito destro) e quindi il suo spot passerà di mano. Occhio a Bruce Chen, sempre in grado in ogni squadra è andato di ritagliarsi uno spazio importante, nonostante le sue fastball(?!) a 80 miglia all’ora.
Il bullpen non dà maggiore affidamento, dopo che 2 anni fa era il migliore della lega: già lo scorso anno si sono persi pezzi importanti, ed ora Cody Allen sarà il closer, con solamente 26 salvezze in carriera (24 guadagnate lo scorso anno), Shaw, Rzepczynski (il mancino ex Cardinals), Hagadone e Atchison come rilievi. Non un gruppo di cui aver paura.
La difesa vedrà Yan Gomes come catcher, con Carlos Santana ormai stabile in prima base, Kipnis in seconda, Chisenhall in terza, Aviles come shortstop, Brantley, Bourn e Moss sugli esterni, con Swisher come DH. Lo scorso anno una piaga sono stati i tanti errori difensivi, e leggendo questi nomi si vede chiaramente come sia privilegiata la mazza rispetto al guantone.
Uomo chiave
Corey Kluber: la sua crescita lo scorso anno è stata spaventosa, e nonostante ciò gli Indians sono rimasti a guardare la postseason in TV. Se non produrrà un’altra stagione da CY, la fine potrebbe essere la stessa.
Pronostico
Quarto posto e 80 vittorie.
DETROIT TIGERS
Movimenti di mercato
Per tre anni sono stati la squadra da battere, per tre anni si erano pronosticate decine di partite di vantaggio sulla seconda, e per tre anni di fila il primo posto è arrivato nell’ultima settimana. Ora i Tigers, complice una offseason in cui si sono indeboliti, non sono più i favoriti, anche se il loro potenziale (ed il loro payroll) è elevatissimo.
Tante le partenze come free agents, tra cui quel Max Scherzer che solo un anno fa era il CY winner ed il nuovo leader della rotazione. Ma anche Phil Coke, Torii Hunter, Jim Johnson, mentre Joba Chamberlain (annuale da 1mln), Joel Hanrahan e Victor Martinez (quadriennale da 68mln) hanno rifirmato con il club, che ha anche esercitato l’opzione per trattenere Joakim Soria e Alex Avila.
Firmato il free agent Gorzelanny, sono state le trade a farla da padrone: il mancino Robbie Ray è finito ai D’Backs in una trade a 3 dove è giunto Shane Greene dagli Yankees; Anthony Gose è arrivato da Toronto, Alfredo Simon è giunto dai Reds per due forti prospetti, mentre Rick Porcello è finito ai Red Sox in cambio di Yoenis Cespedes.
Evitato l’arbitrato con David Price, Alfredo Simon, J.D. Martinez e Al Alburquerque.
Tre pezzi da novanta sono in infermeria in questo momento (Miguel Cabrera, Victor Martinez e Yoenis Cespedes) ma sembra che tutti possano giocare se non l’opening day, comunque nella prima settimana di campionato.
La rotazione pertanto si presenta con Price, Verlander e Anibal Sanchez ai primi tre posti, Alfredo Simon come n. 4 e Shane Green a chiudere. Bella vero?
Ehm, non proprio: Verlander è in calo da anni e il numero 2 della rotazione lo mantiene per meriti acquisiti, non certo per forma attuale. Anche Anibal Sanchez ha avuto un brusco risveglio nel 2014 dopo i fasti dell’anno precedente, ed Alfredo Simon, dopo la sua prima stagione da partente in carriera, è atteso dagli analisti ad un evidente ridimensionamento. Le perdite di Scherzer e Porcello si faranno sentire presto.
Il bullpen non brilla più della rotazione: Joe Nathan, miglior closer di tutti i tempi per percentuale di conversioni, ha avuto un anno orribile e inizia la stagione già con il sostituto che gli soffia sul collo, quel Soria che non è certo affidabilissimo, se non altro per i diversi infortuni subiti.
Oltre a Chamberlain e Alburquerque (rilievi che sono collassati nei playoff scorsi) c’è poi quel Bruce Rondon, di sicuro avvenire, ma che un inizio di stagione traumatico ha ricacciato nelle minors nel 2014 ed è da verificare se troverà con continuità la zona di strike.
In difesa troviamo Avila come catcher, anche lui in netto calo offensivo da due stagioni, Miguel Cabrera in prima, Kinsler in seconda, reduce da un’ottima stagione d’esordio con la nuova maglia, Castellanos in terza base, Iglesias in interbase, dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare praticamente tutto il 2014, Cespedes, Gose e J.D. Martinez in esterno, con Victor Martinez come DH.
Uomo chiave
Jose Iglesias. Giunto a fine 2013 dai Red Sox come il nuovo Jeter, lo scorso anno i Tigers hanno lasciato andare Peralta certi di avere lo shortstop titolare, in grado di difendere meglio e di battere bene. L’hanno invece visto in DL tutta la stagione. Ora vanno testate le sue doti, soprattutto offensive, perché una cosa è battere per un mese o due, come fece nei Red Sox due stagioni fa, una cosa è avere 600 apparizioni al piatto (in carriera ne ha appena 424!).
Pronostico
Secondo posto e 86 vittorie.
KANSAS CITY ROYALS
Movimenti di mercato
Difficile immaginare un anno più bello del 2014 per i Royals, una franchigia che attendeva da decenni di andare ai playoff, e che sembrava aver già perso la spinta propulsiva di questo nuovo gruppo di giovani battitori, che ormai erano alcuni anni che non convincevano appieno.
Invece come per magia tutto è successo contemporaneamente, e la seconda metà della stagione li ha visti dominare, a tratti essere pure primi in classifica, finire secondi ad una sola vittoria dai Tigers, per poi inanellare una serie impressionante di vittorie nei playoff, fino alle WS perse alla settima e decisiva con i Giants.
Questa stagione è quindi iniziata con molti movimenti di mercato, per evitare che l’euforia prevalesse sulla voglia di riprovarci. Solo Frasor (annuale da 1,8mln) e Hochevar (biennale da 10mln) sono stati rifirmati (e per Wade Davis il team ha esercitato l’opzione per trattenerlo), mentre sono stati lasciati liberi Aoki, Butler, Scott Downs, Jayson Nix, Ibanez, Pedro Ciriaco, Justin Maxwell, James Shields e Willingham (ritiratosi). Anche Aaron Crow, pezzo importante del bullpen, è stato ceduto ai Marlins in cambio di due prospetti, così come Giavotella agli Angels.
Ma anche le firme sono state diverse: Ryan Roberts, Kris Medlen (biennale da 8,5mln), Franklin e Kendrys Morales (biennale da 17mln), Alex Rios (annuale da 11mln), Volquez (biennale da 20mln), Chris Young (il pitcher, lo scorso anno protagonista ai Mariners), Rafael Furcal, Casey Kotchman, Joe Blanton, Alex Liddi, Ryan Madson. Un’ottima campagna acquisti, fatta di molte scommesse che possono essere molto importanti, senza alcun impatto per il payroll.
Evitati gli arbitrati con Coleman, Collins, Dyson, Lorenzo Cain, Moustakas, Danny Duffy, Kelvin Herrera (biennale per lui), Holland, Eric Hosmer (biennale anche per il prima base).
Rotazione che pertanto si presenta orfana di Shields, con Ventura, Vargas, Duffy e Guthrie confermati e con Volquez come uomo nuovo.
Anche se noi pensiamo che un Chris Young in salute non possa stare fuori da questa rotazione (e da molte altre). Un reparto che dovrebbe vedere i miglioramenti dei giovani Ventura e Duffy, i quali hanno talento da vendere. Medlen rientrerà a metà stagione dalla Tommy John Surgery.
Il bullpen lo scorso anno è stato il migliore del campionato, ed infatti è stato quasi interamente confermato: Holland come closer, Davis e Herrera come set-up, Frasor il veterano, Finnegan (grande impatto per il rookie nei playoff) come rilievo un po’ più lungo, e con Ryan Madson che se sarà guarito dall’infortunio, potrebbe dare una mano. Collins starà fuori tutta la stagione per la Tommy John, operato l’11 marzo scorso, quindi come mancino rimane Franklin Morales.
La difesa vede Salvador Perez, già il migliore nel suo ruolo, come catcher, un giovane forte in difesa e in attacco, Eric Hosmer in prima base, Infante in seconda, Moustakas in terza base, uno degli eroi della postseason, Alcides Escobar come shortstop, Alex Gordon e Lorenzo Cain in esterno sinistro ed esterno centro, due difensori fenomenali, oltre alle qualità al piatto, ed Alex Rios come esterno destro, il nuovo acquisto chiamato a dimostrare di non essere a fine carriera. Kendrys Morales come DH.
Sembra un team senza punti deboli, con la rotazione che dovrà attendere metà stagione per aggiungere il nuovo arrivato Medlen, ma che è già competitiva così. E con i Tigers in discesa, non possiamo esimerci da darli per favoriti.
L’uomo chiave
Kendrys Morales: da fenomeno negli Angels pre infortunio, a mezza delusione poi, con alti e bassi a Seattle e Minnesota. In una squadra forte ed in ascesa, piena di giovani e di entusiasmo potrebbe rilanciarsi, ed il team ne ha bisogno dato che nella stagione regolare scorsa sono stati proprio gli HR il punto debole dell’attacco dei Royals. Lui può fare la differenza.
Pronostico
Primo posto e 90 vittorie.
MINNESOTA TWINS
Movimenti di mercato
Il lato positivo dei Twins in questo momento è che non ci sono giocatori infortunati, sono tutti pronti per iniziare la stagione. Quello negativo è che il loro livello non sembra poter permettere di lottare nemmeno per il quarto posto di Division!
Paul Molitor, leggenda del baseball e vincitore di 2 WS con i Toronto Blue Jays ad inizio degli anni novanta, è stato nominato nuovo skipper, e per lui l’esordio sarà senza grandi pressioni.
Solo Jared Burton, Chris Colabello ed Anthony Swarzak sono partiti via free agency, mentre sono stati firmati Torii Hunter (un ritorno per lui, con un annuale da 10,5mln), Erwin Santana (quadriennale da 55mln) e Tim Stauffer (annuale da 2,2mln). Evitati gli arbitrati con Phil Hughes (quinquennale per lui!), Fien, Milone, Eduardo Nunez, Plouffe, Schafer, Duensing.
Un mercato davvero ai minimi termini, che potrebbe fare forse solo una squadra campione del mondo. Invece Minnesota ha perso 90 partite lo scorso anno e chiaramente vorrebbe migliorare.
La rotazione presenta pertanto Hughes come numero 1: una stagione stellare la sua, in cui ha praticamente eliminato dal repertorio la base per ball (solo 16!!! in 209 inning, stesso numero degli HR subiti) a fronte di ben 186 K.
Che lo stadio degli Yankees non gli fosse congeniale si era capito, ma che potesse fare una simile metamorfosi l’avevano previsto in pochi. Dopo di lui Santana, Pelfrey, Nolasco e Gibson, che lo scorso anno ha disputato una stagione molto incoraggiante. Inizierà probabilmente dalle minors Tommy Milone, ex A’s, che ha mostrato nelle ultime due annate un buon potenziale.
Il bullpen vede il mancino Perkins ancora come closer, e dietro a lui un gruppo di sconosciuti, se si esclude quel Brian Duensing che secondo noi farebbe molto bene come partente. Reparto molto sospetto.
La difesa vede il veterano Kurt Suzuki come catcher, Joe Mauer in prima base, Dozier seconda base, Plouffe in terza, Danny Santana come shortstop, Arcia, Hicks e Hunter negli esterni, con Kennys Vargas come DH. Qui l’obiettivo è chiaramente quello di far crescere i molti giovani, con l’aiuto dei 3 veterani Suzuki, Mauer e Hunter. Nulla di speciale.
Uomo chiave
Paul Molitor: chi lo ha preceduto ha guidato la squadra per anni con ottimi risultati, ci sembra molto strano fosse lui la causa del record negativo. Il finale sembra scritto, vedremo se Molitor ci saprà stupire come tante volte ha fatto quando era sul box di battuta.
Pronostico
Ultimo posto e 65 vittorie.