I Mariners erano partiti ad inizio stagione con molte aspettative: negli ultimi 2 anni, senza aumentare il payroll (passato da 84 a 90mln), si erano concentrati sul lineup, dato che il pitching staff era molto competitivo, grazie anche al Safeco Field, uno degli stadi più “pitchers-friendly” della MLB.
Dopo che Iwakuma aveva vinto lo scorso anno il premio per la più bassa ERA, e con King Felix sempre nei primi post del CY vote, Rodney firmato nella free agency per fare il closer, Robinson Cano è stato il pezzo da novanta in attacco. Riuscire a prendere il miglior giocatore nel suo ruolo senza incidere più di tanto nelle casse sociali denota senza dubbio una buona gestione del mercato.
La stagione è poi iniziata bene ma non benissimo: quasi sempre sopra il 50% ma lontani dagli A’s in grande spolvero. Negli ultimi 30 giorni è avvenuta una rivoluzione nella Division, anche se, guardando le statistiche, si vede che il demerito è quasi tutto degli A’s, che sono andati 9-22 dall’8 agosto al 12 settembre, con la conseguente fuga degli Angels, ormai a +10 e con il sorpasso dei Mariners grazie allo scontro diretto di venerdì scorso.
Ora gli A’s hanno vinto le successive 2 e si sono riportati a +1,5 ma la lotta sarà fino all’ultima gara e comunque i Mariners sono in piena bagarre per la seconda wild card, sicché A’s – Mariners potrebbe essere il sudden death pre playoff.
Quali sono stati i protagonisti di questa buona annata nel freddo di Seattle?
Sul piano offensivo ovviamente il primo da citare è Cano: non si è smentito ed ha battuto .321 con 14HR. In crescita anche il talento Kyle Seager, a quota 23HR con un buon .274 di average. Grande apporto offensivo anche di Mike Zunino, il catcher che non ti aspetti con 20HR (anche se con un average sotto quota .200).
Per il momento i due nuovi acquisti post All Star Game, Austin Jackson e Kendrys Morales (un ritorno per lui) non hanno inciso ma potrebbero risultare importanti nella postseason.
Il reparto più forte, come sempre, era e resta la rotazione, con i già menzionati Iwakuma e King Felix, ben coadiuvati da Elias e Chris Young. Quest’ultimo merita una menzione particolare: sembrava finito a più riprese, con i numerosi problemi fisici avuti in carriera, ma ogni volta che è rientrato ha fatto vedere una qualità notevole e le sue 12 vittorie con una media ERA di 3.33 valgono doppio.
Felix Hernandez poi sta avendo una delle migliori stagioni, con ERA di 2.14 ed un WHIP di 0.92. Ha pure messo a segno un record MLB: 16 partite consecutive con almeno 7 inning lanciati e non più di 2 punti subiti.
Ma anche il bullpen sta dando molte soddisfazioni ai tifosi: oltre alle 45 salvezze di Rodney, tutto lo staff sta lanciando alla grande, con altri 6 rilievi con almeno 26 presenze e un ERA sotto il 3.00!
Ora il finale di stagione prevede per i Mariners due serie con gli Angels per un totale di 7 incontri, 4 con i Blue Jays e 3 con gli Astros. Il bilancio è positivo contro tutte e 3 le squadre (7-5, 3-0, 9-7) quindi Seattle può sperare di finire in crescendo e soffiare ai Royals la seconda wild card se non addirittura agli A’s la prima.
Speranze di playoff alte, anche se poi la obbligatoria partita secca è di difficile previsione. Ma sapere di poter contare su Felix o Iwakuma sul monte di lancio fa avere meno paura.