15-6 nella Division più difficile della National League, quella che lo scorso anno ha portato 3 team ai Playoffs (Reds, Cards, Pirates).
Che succede a Milwaukee? Tutto vero, sono già 3 le partite di vantaggio sulla seconda (i Cardinals), dopo aver collezionato anche una striscia di 9 vittorie consecutive con 3 sweep, ed essendo al momento con un record in trasferta di 9-1 nelle ultime 10. Sono tra l’altro reduci da una serie vinta 3 su 4 contro i Pirates.
Ma è un fuoco di paglia oppure i Brewers possono lottare per i playoff?
Siamo propensi per la prima soluzione, anche se una eventuale conclusione al terzo posto di Division, (che riteniamo a questo punto possibile) anche senza playoff, sarebbe comunque una sorpresa e da ritenersi una buona annata per la franchigia.
Cosa sta andando bene fino a questo momento? Quasi tutto, ovviamente, ma in particolar modo il monte di lancio è l’artefice di questo primo posto: 4 dei 5 partenti sono sotto il 2.70 di ERA (Gallardo addirittura a 1.42, Peralta a 2.19, Estrada e Lohse a 2.66), ma crediamo che difficilmente potranno mantenere questi numeri.
Poi c’è K Rod, Francisco Rodriguez, ripreso dopo anni il suo ruolo di closer, è 8/8 in salvezze e immacolato nell’ERA (0.00). Per completare il reparto, anche Zach Duke, rilievo lungo, sta convincendo con un ERA inferiore a 2.00.
Alcuni margini di miglioramento ci sono ancora, come Matt Garza che sta per ora andando male, con un’ERA a 4.50, così come Jim Henderson, closer lo scorso anno ed ora setup per K Rod, ma maggiori sono le probabilità che Peralta ed Estrada calino vistosamente, come già accaduto al primo nel 2013, dove era partito bene per poi crollare.
In attacco, a parte l’ottima ma consueta partenza di Ryan Braun, (16-6-16-.286) la vera sorpresa è Carlos Gomez, il quale più che come leadoff sta esprimendosi come uno slugger di razza: 14-5-12-.302). La sua energia sulle basi, la capacità di trasformare quasi ogni doppio in un triplo, stanno gasando la folla ed i compagni, anche se la sua poca disciplina ha già portato all’espulsione nell’incontro di Pasqua contro i Pirates, dove ha scatenato una mischia con tanto di panchine e bullpen catapultati in campo nel terzo inning.
Aramis Ramirez sembra rinato, con una striscia di tutto rispetto (8-3-16-.329) ed anche Lucroy sta battendo come un pazzo a .329 di media. Vera sorpresa è poi il seconda base, Scooter Gennett, che batte .322.
Mark Reynolds sta dando esattamente quello che ci si aspettava, con 5HR ma anche una media sotto i .200. Continuerà così.
Ancora indietro è invece Jean Segura, con solo 2RBI e .232 di media al momento. Ma a parte una facile previsione di miglioramento per il talentuoso shortstop, molti dei predetti (tutti, eccettuato Braun e forse Ramirez, che però è un giocatore a forte rischio infortuni) sono destinati a veder calare i loro numeri offensivi.
E se ci si ricorda che i Brewers hanno di gran lunga il peggior farm system della Lega, l’unico senza un singolo giocatore pronosticato come un titolare del futuro, si capisce come non ci siano ricambi a disposizione o sorprese che possano rinvigorire la squadra in caso di calo di qualcuno o di infortuni.
Ma questo è solo un lato della medaglia che depone contro i Brewers. L’altro, forse ancora più chiaramente, è la falsa partenza di tutte le rivali di Division, che presto riprenderanno la loro marcia stile 2013.
Tutte infatti hanno avuto qualche attenuante in questo inizio di stagione: i Reds si sono ritrovati con Latos e l’intero bullpen in DL e solo da poco Broxton e Marshall sono attivi, mentre i Cardinals hanno cambiato diversi difensori nel lineup ed hanno anche loro avuto problemi di salute nella rotazione.
Non siamo certi invece che i Pirates riusciranno a ripetere il 2013, e quindi pensiamo che i Brewers possano lottare con essi per il terzo posto, anche senza guadagnare la seconda Wild Card.