Lo scoreboard ufficiale del sito della MLB riporta due risultati diversi di un Dodgers-Diamondbacks di sabato 22 Marzo. Un doubleheader?

Non è possibile, erano le prime due partite della stagione, non c’era nessuna partita da recuperare. Allora? Un gioco di fusi. Orari, ovviamente.

Eccone la spiegazione: quando sabato 22 all’Australia Cricket Ground di Sidney si giocava la prima partita ufficiale della stagione, negli Stati Uniti era mattina, mentre il “matinèe” di domenica 23 nella capitale del New South Wales veniva trasmesso nella serata di sabato nel Paese a stelle e strisce.

Il risultato: il sito americano della Lega inserisce i risultati delle due partite sotto lo stesso giorno.

Come già sapevamo da tempo, la MLB quest’anno ha deciso di aprire la stagione in Australia, terra di tradizione rugbistica ed appassionata del cricket, il più britannico degli sport.

Le prime due partite di Regular Season fra i Los Angeles Dodgers e gli Arizona Diamondbacks sono state così sottratte ai tifosi di Phoenix per far toccare con mano agli australiani un divertimento visto finora solo attraverso uno schermo.

Le partite sono state anticipate di più di una settimana rispetto all’inizio della stagione regolare per tutte le altre 28 franchigie per ovvi motivi di jet leg in arrivo ed in partenza da Sidney.

Stagione regolare che per i Dodgers continua domenica 30 a San Diego, unica partita di MLB del giorno e primo Espn Sunday Night game della stagione; mentre per i Diamondbacks si torna a Phoenix con l’Opening Day game di lunedì 31 a Chase Field contro i San Francisco Giants che, assieme ad altri 12 match, farà parte del primo vero “giorno di scuola” per le franchigie delle Majors.

Un giorno di vacanza in più invece per Houston Astros e New York Yankees che cercheranno di farsi a vicenda il pesce d’aprile martedì 1.

Dodgers e Diamondbacks dicevamo. Location lo stadio da cricket più grande della città delle vele bianche, temperature da fine estate e tanta, tanta voglia di riascoltare l’arbitro di casa base urlare “Play Ball”: questo il contesto ambientale che ha ospitato ed abbracciato le due compagini della NL West che sul diamante non hanno esitato a dare spettacolo.

Australia Baseball Dodgers DiamondbacksDue vittorie per Los Angeles, 3-1 e 7-5, che lanciano subito i ragazzi di Don Mattingly in testa alla Division in attesa di vedere giocare anche gli altri. Sicuramente un ottimo modo per far partire la stagione, dichiarando così non solo a parole le intenzioni di andare fino in fondo ad una stagione che può ragionevolmente iniziare ad essere considerata “La Stagione”.

Hanno sorpreso, a questo riguardo, le dichiarazioni del General Manager Ned Colletti sulle velleità da titolo dei Dodgers. A dirla tutta non c’era bisogno che il top management lo ammettesse, eravamo già convinti della maturità di questa squadra, finalmente pronta per portare a casa la National League per la prima volta dal 1988.

Clayton Kershaw, ovviamente Opening Day pitcher per i Dodgers, e Hyun-jin Ryu ottengono così la loro prima vittoria del 2014, mentre a far loro da contraltari rispettivamente Wade Miley e Trevor Cahill.

In attacco invece è Mark Trumbo a farla da padrone con 4 punti generati per la sua squadra ed un fuoricampo battuto. Per Los Angeles le buone notizie dal lineup vengono da Yasiel Puig e Scott Van Slyke.

Il primo aveva bisogno di due belle prestazioni per mettere a tacere le voci di dissapori creati all’interno dello spogliatoio da suoi comportamenti giudicati “non seri” da alcuni suoi compagni di squadra di maggiore esperienza.

Espn riferisce infatti di atteggiamenti non appropriati di Puig durante esercitazioni routinarie difensive in allenamento che veterani come Andre Ethier ed Adrian Gonzalez hanno preso molto seriamente mentre il ragazzo defezionario da Cuba sembra abbia preso con leggerezza e senza la concentrazione adatta.

Quella di Puig non è una novità per Mattingly e per i dirigenti dei Dodgers che, oltre ad avere un giocatore dai comportamenti sopra le righe, devono anche gestire un ragazzo di 23 anni che nell’ultimo anno si è fatto arrestare due volte per guida spericolata.

Una questione quantomai delicata per la quale il manager e la dirigenza durante la offseason avevano approntato due diversi approcci per la sua risoluzione. Ha vinto la linea dell’allenatore che, nonostante le frustrazioni comportamentali da affrontare nel giorno dopo giorno, beneficerà delle prestazioni di un giovane campione senza cui la squadra perderebbe molto potenziale.

E allora, che l’Australia sia di buon auspicio per Puig e per la pazienza di Mattingly. Buona stagione a tutti.

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