AL Central
Squadre Partecipanti: Detroit Tigers, Cleveland Indians, Kansas City Royals, Minnesota Twins, Chicago White Sox
È possibile, da una stagione all’altra, crollare drasticamente dalla lotta alla wild card a diventare una delle peggiori formazioni della lega? Chiamate lo U.S. Cellular Field e otterrete risposta.
Lontanissimi sembrano i primi anni del millennio, che culminarono nel 2005 quando la squadra di Chicago vinse le World Series a scapito degli Houston Astros in un grandioso sweep. Negli anni successivi, comunque, i White Sox mantennero un buon livello, arrivando anche alla vittoria della Division nel 2008 a sfavore dei Twins (ultimo Division Title ottenuto), grazie anche a nomi di lusso come Manny Ramirez e Jim Thome.
Ora è tutta un’altra storia, la squadra non gira, e a rendere la pillola ancora più amara sono le indiscrezioni di un possibile ritiro nella prossima off-season per uno dei leader della squadra bianco-nera: Adam Dunn. Nonostante le passate voci di un piazzamento dello stesso Dunn in prima base, data la possibilità di un’uscita dal contratto per il veterano Konerko, ora si parla di un addio anche per il 33enne prodotto di Texas. La situazione è difficile per Robin Ventura. La prossima off-season deciderà il destino dei South Siders della Windy City.
Momento di crisi anche per i Minnesota Twins, che ripercorrono a grandi linee la stagione passata. La squadra di Ron Gardenhire, infatti, fatica a fare risultato, e i numeri lo dimostrano ampiamente: non rientra infatti in nessuna classifica nella rispettiva top 20, fatta eccezione per l’OBP (dove risultano comunque solo 19esimi). Terribili soprattutto le prestazioni in casa, al Target Field, dove rientrano tra le peggiori (sui livelli dei Mets, peggio di loro solo gli Astros). Ci sarà bisogno sicuramente di muoversi quest’inverno per la franchigia di Minneapolis.
In deciso miglioramento invece le 2 squadre attualmente in lotta per la wild card: i Kansas City Royals e i Cleveland Indians. In questo momento in battaglia con Yankees, Orioles e i favoriti Rays, entrambe le formazioni già ora hanno un record migliore della stagione passata e i numeri (tendenzialmente opposti, che vedono i Royals andare meglio sul monte e gli Indians alla battuta) lo confermano. Lottano strenuamente per arrivare alla post-season, che sarebbe un grande obiettivo per entrambe. Queste, tra l’altro, potrebbero allungare (e non di poco) un’eventuale serie POs. Il campo ci svelerà la conclusione di questa corsa alla post-season.
In vetta alla classifica ci sono, come l’anno scorso, i Detroit Tigers, che si confermano una delle maggiori forze dei diamanti americani. I numeri dei ragazzi di Jim Leyland sono decisamente da ammirare: primi per quality starts (94), secondi per Rs (723), primi per BAA (.287) e OBP (.351), a dimostrazione di un’impressionante solidità sul batting plate. Leader indiscussi di questo reparto sono ovviamente Prince Fielder (.274 BAA, 22 HRs, 97 RBIs, 72 Rs), ma soprattutto quel Miguel Cabrera MVP della stagione passata e vincitore del Triple Crown.
Il 3B venezuelano sta mettendo su numeri da capogiro: .356 BAA, 43 HRs, 133 RBIs e la bellezza di 96 Rs. Membri importanti nella line-up della Motor City sono anche un ritrovato Torii Hunter (.301 BAA condito da 72 RBIs e 82 Rs) e il DH Victor Martinez (.294 BAA, 73 RBIs, 62 Rs).
Ottime prestazioni quest’anno sono venute dal monte di lancio soprattutto da Max Scherzer. Attualmente lo SP right hand ha un record W-L di 19-2, accompagnato da 209 Ks e un ERA di 2.88. Numeri impressionanti per il prodotto di Missouri, che sarà fondamentale nel mese di ottobre.
La qualità c’è, la costanza anche, la voglia di redimersi pure. Nella mente dei Tigers c’è ancora lo sweep subito l’anno scorso da parte dei San Francisco Giants. Obiettivo quindi dei Tigs sarà far proprie quelle World Series, giunte in California l’anno scorso, e mai arrivate al Comerica Park, dato che l’ultimo titolo vinto a Detroit è datato 1984 e i Motor City Kitties disputano i propri incontri al sopracitato Comerica solo dal 2000.
NL West
Squadre partecipanti: Los Angeles Dodgers, Arizona Diamondbacks, Colorado Rockies, San Diego Padres, San Francisco Giants
Cercate rivelazioni, colpi di scena e sensazioni forti? La NL West fa per voi. Le sorprese qui da qualche anno a questa parte non mancano, a partire dalla squadra che in 4 anni è riuscita a dimostrarsi mattatrice e fanalino di coda quasi allo stesso tempo.
È quello che è successo ai San Francisco Giants, vincitori nelle ultime 4 annate di 2 World Series (2010, 2012), alternate a stagioni di deciso calo. Quest’anno però rispetto al 2011 le cose vanno decisamente peggio per la squadra californiana. In quell’anno chiusero con un record di 86-76, a 8 partite dai vincitori della Division, i D’Backs.
Quest’anno le cose sono andate in maniera decisamente catastrofica: record addirittura sotto il .500 (quando l’anno scorso chiusero con il .580), a più di 20 gare di distacco dai Dodgers primi in classifica e con numeri in trasferta che non farebbero di certo pensare ad una squadra vincitrice appunto di 2 World Series in 4 anni. Ormai per loro c’è solo da concentrarsi sull’anno prossimo, cercando di chiudere in maniera onorevole la stagione. Chissà solo se il trend della vittoria del titolo ogni 2 anni verrà confermato nel 2014.
Squadre che vagano nell’anonimato ormai da qualche anno, invece, sono Padres e Rockies. I primi non raggiungono i Play-Offs ormai dalle stagioni 2005/2006, quando vinsero la Division, ma in entrambe le occasioni furono ricacciati indietro dai St. Louis Cardinals subito, mentre per i secondi dopo l’uscita dai POs nel 2009 per mano dei Phillies, l’unica stagione da registrare fu quella 2007 quando, grazie all’accesso tramite wild card, arrivarono addirittura alle World Series, subendo però uno sweep per mano dei Red Sox.
Situazione diversa, invece, per i giovani Arizona Diamondbacks. Dopo una stagione non ad altissimi livelli l’anno scorso, ora si trovano in seconda posizione subito dietro i Dodgers, e stanno combattendo al massimo delle loro possibilità per accedere alla post-season, grazie alla wild card. L’obiettivo non sarà semplice data la lontananza di Pirates e Reds, che non sembrano dare segni di cedimento, ma la certezza matematica ancora non è contro di loro.
Al momento in buona parte delle statistiche rientrano nella top 15th, se riescono quindi a mantenere l’andamento, con un’po’ “d’aiuto” da parte delle squadre appena sopra di loro, potrebbero arrivare alla wild card, e quindi ai Play-Offs, dove potrebbero dare fastidio a qualcuno.
Momento di felicità in casa Dodgers, che dopo aver rischiato il fallimento e salvati da Magic Johnson appena un anno fa, grazie ad un acquisto dalla cifra record di 2 miliardi di dollari, ora sono in cima alla Division andando quasi certamente a giocarsi le proprie carte ad ottobre.
La post-season manca al Dodger Stadium dal 2009, ma grazie al lavoro svolto dal manager Don Mattingly, c’è parecchio da sorridere per i tifosi bianco-blu. I numeri sono davvero ottimi in entrambi i reparti, dato che quello offensivo si trova quarto per BAA (.267), dove il former Red Sox Adrian Gonzalez è il leader indiscusso. Il 1B infatti è in testa alle classifiche di squadra per quanto concerne BAA (.292), HRs (19), RBIs (87) e Rs (63).
La differenza squadra della città degli angeli la fa, però, sul monte di lancio, dove nei ranking MLB si dimostra tra le migliori: sesti per BAA avversario (.245) e secondi per ERA (3.23). Merito anche e soprattutto del 29enne Greinke e il 25enne mancino Clayton Kershaw. Entrambi a ben 14 wins, con il secondo come migliore in squadra per Ks (201) e ERA (1.89).
I Dodgers vanno molto forte e saranno davvero difficili da affrontare ad ottobre, quando le cose inizieranno a farsi serie per davvero. Chiunque dovrà andare al Dodger Stadium dovrà quindi tirare fuori il massimo per uscirne indenne, dato che i losangelini sono tra le migliori formazioni tra le mura amiche.
Studente di giurisprudenza. Appassionato delle Big Four, NFL in particolare. Tifoso sfegatato Green & Gold!
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