Dopo la storica prestazione di Pujols ed il collasso dei propri pitchers in gara 3, Texas cerca di rimettere la serie in carreggiata e si affida ad Holland come partente.

Il mancino, dopo una buona regular season ed una vittoria nei divisional contro Tampa, ha deluso fortemente contro Detroit in due uscite e il suo stato di forma tende a non far dormire sonni troppo tranquilli ai tifosi dei Rangers.

Si troverà di fronte Edwin Jackson, il cui cammino in postseason ha seguito il percorso inverso: terribile nei divisional contro i Phillies (2 uscite, entrambe no decision, ERA 8.53) per poi redimersi con una quality start contro i Brewers nel Championship.

La serie, una volta arrivata ad Arlington, è tornata ad essere quella che si immaginava all’inizio, ovvero una sfida tra due splendidi attacchi, dopo le prime due gare dominate dai lanciatori.

Washington lancia Moreland in prima base, con Napoli dietro al piatto a ricevere e Young in DH, mentre in esterno conferma Murphy a spese di Gentry.

La Russa ovviamente conferma gli autori del massacro di gara 3, con la sorpresa Craig in esterno e Berkman a fare il battitore designato.

Si parte ed Holland si destreggia bene nel primo inning: ringrazia Beltre che con una presa acrobatica arpiona la linea di Furcal, mette K Craig ed elimina lo spauracchio Pujols su una grounder.

Meno soft l’avvio di Jackson: dopo l’out di Kinsler, Andrus mette un singolo e vola a casa base sul doppio di Hamilton, portando in vantaggio i Rangers.

E’ la prima extra base hit di Hamilton in queste WS.

Jackson concede poi la walk a Young ed a Cruz, inframezzate da un K a Beltre, riempiendo le basi per Murphy che batte una lunga flyball che però muore nel guanto di Holliday, scongiurando il pericolo.

Nel secondo inning, Holland subisce un doppio da Berkman che resterà l’unica extra base hit del match fino al sesto: Holland se la cava da solo nel secondo e non permetterà a nessuno di frequentare le basi texane se non ancora a Berkman nel quinto (single), subito poi eliminato da un doppio gioco innescato dalla grounder di Freese, ed una walk a Punto nel sesto.

Derek Holland esce al nono tra gli applausi del Ballpark in Arlington

Anche Jackson riesce a limitare l’attacco dei Rangers ma non appare in controllo, lasciando un po’ troppi free pass ai texani: ne esce indenne fino al sesto, ovvero al momento in cui si decide il match.

Dopo un out su Beltre, Jackson lascia altre due walks a Cruz e Murphy (sesta e settima totali) e La Russa lo toglie inserendo Boggs per affrontare Napoli: al catcher dei Rangers basta un lancio per spaccare in due il match, infatti spedisce la fastball alta del rilievo oltre le recinzioni in esterno sinistro e porta i Rangers sul 4-0.

Da qui in poi, è ancora Holland show: il giovane pitcher attraversa intonso il settimo e l’ottavo ed esce solo al nono, dopo l’out di Punto e la walk a Furcal, chiudendo la prestazione più bella della sua carriera con 8.1 IP, 2 hit, 2 BB e 7 SO.

In prospettiva, Holland riesce anche a far riposare il bullpen, lasciando a Feliz l’incombenza dei soli ultimi due out, bullpen che era stato ipersfruttato (e maltrattato) in gara 3.

Appare così vendicata la maldestra apparizione di Holland alle WS del 2010 (12 balls su 13 lanci in rilievo), visto che la prestazione di ieri sera entra di diritto tra le migliori in assoluto nel Fall Classic.

Per paragonarla al passato, solo Pettitte (tra i pitcher di AL) nel 1996 av

eva lanciato 8.1 IP in gara 5 e, per trovare chi l’aveva fatto concedendo solo 2 hit o meno, bisogna tornare addirittura al 1971 (Nelson Briles).

La walk a Furcal nel nono ha impedito ad Holland di cercare un complete game che, a giudicare dal fatto che la sua fastball viaggiava ancora sui 95 mph e colpiva costantemente gli angoli della zona di strike, era possibilissimo ma Washington ha preferito non rischiare.

La Russa invece ha subito qualche critica, classica di quando le cose non vanno per il verso giusto: si poteva togliere prima Jackson e questo è abbastanza condivisibile ma la scelta di Boggs, contestatagli da alcuni, è abbastanza pretestuosa.

Adesso la serie è di nuovo in equilibrio, se non per il fatto che delle tre gare rimaste, due saranno giocate a St.Louis: le statistiche sui blowout dopo gara 3 si erano sprecate a favore dei Cardinals, adesso sembra tutto rientrato e l’inerzia è passata dalla parte di Texas ma questa serie è giocata veramente sul filo dell’episodio e l’unico pronostico che ci sentiamo di fare è che probabilmente vedremo una gara 7 e la cosa non può che farci piacere.

One thought on “Holland show, Texas sul 2-2

  1. Complimenti a Holland, una signora partita.
    Non capisco però come mai l’abbia tolto al nono con un out dopo una base.

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