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Dopo quattro anni, sarà ancora una sfida tra avversarie della stessa division a decretare chi rappresenterà la National League alle prossime World Series: tante stagioni, infatti, sono passate da quanto Diamondbacks e Rockies si sfidarono nel 2007 per l’accesso all’ultimo atto della stagione di MLB.

Le Championship Series riabbracciano St. Louis, la squadra che dal 2000 vanta il maggior numero di partecipazioni in N.L. a quota sei; l’ultima apparizione risale al 2006, stagione magica in Missouri, quando furono i New York Mets a cedere dopo sette battaglie. Nell’American League stanno giocandosi l’accesso alle W.S. i Detroit Tigers, curiosamente lo stesso team affrontato e battuto da Pujols e compagni cinque anni fa. Tutti al Busch Stadium metterebbero la firma per assistere al re-match di quella sfida.

Di fronte i Milwaukee Brewers, team che vanta pochissima esperienza di post-season: l’unico precedente, però, è di quelli da ricordare visto che la corsa nel 1982 si fermò solamente alle W.S., contro, ironia della sorte, proprio i St. Louis Cardinals. Cecil Cooper, Robin Yount e Paul Molitor si arresero dopo sette partite, ma ora i Brewers, Ryan Braun e Prince Fielder in testa, hanno la ghiotta occasione della rivincita.

 Sulla carta, i lineup delle due squadre hanno più di un punto di contatto e rappresentato, in entrambi i casi, il punto di forza del team: in prima fila Braun-Fielder contro Pujols-Berkman-Holliday, ma alle loro spalle il talento non manca. In Wisconsin possono contare sull’ottima stagione della coppia Weeks-Hart e le difficoltà di McGehee sono state, per il momento, nascoste dalla presenza di Hairston Jr. che non sta facendo rimpiangere il compagno.

St. Louis, che dovrebbe riabbracciare Matt Holliday a tempo pieno, deve fare i conti con il forfait di Skip Schumaker, tra i più positivi contro Philadelphia, a causa di problemi fisici: lo sostituirà Ryan Theriot, che ben ha figurato nella DS appena conclusa.

Sembra un po’ più sbilanciato il confronto sul monte, con Milwaukee che, sulla carta, si fa preferire in virtù di un terzetto di assoluto livello formato da Gallardo-Greinke-Marcum; dall’altra parte, Chris Carpenter è reduce da un CG 3-hit shutout ma non sarà disponibile per le prime gare della serie; toccherà a Jaime Garcia e Edwin Jackson il compito di limitare le mazze avversarie nelle prime due sfide al Miller Park.

Incerta, e non potrebbe essere altrimenti, la sfida tra i due bullpen: in casa Brewers è facile prevedere un massiccio utilizzo del giapponese Saito e di Francisco Rodriguez, prima di affidare la palla al closer John Axford. Di contro, Tony LaRussa non perderà occasione per mandare in campo tutto il bullpen, sempre alla ricerca del match-up favorevole: nelle prime quattro gare contro Philadelphia sono stati 17 i rilievi mandati in campo dal manager dei Cardinals, fermato solo da Carpenter in gara-5.

Gara-1

La prima sfida mette di fronte, come detto, Jaime Garcia e Zack Greinke, con quest’ultimo che parte con i favori del pronostico; il pitcher messicano di St. Louis, però, rappresenta una buona arma per gli ospiti, in virtù delle spiccate doti di groundballer che sulla carta lo favoriscono in un hitters park come quello del Wisconsin.

L’avvio è scoppiettante: Jon Jay combatte per sette lanci e viene premiato dalla BB e qualche istante dopo la valida di Pujols lo sposta in posizione punto; Greinke si riscatta eliminando al piatto Lance Berkman, ma Holliday, dopo aver incassato due ball, trova la valida in campo opposto che sblocca immediatamente il boxscore. Il pop di Molina chiude una prima ripresa complicata per il lanciatore ex-Royals.

Garcia, però, non difende il vantaggio neppure per una ripresa, visto che dopo aver concesso una walk a Hairston Jr. si deve inchinare al fuoricampo di Ryan Braun che ribalta il punteggio: la tensione si fa sentire e, cinque lanci dopo, Fielder (HBP) e Weeks (BB) sono in base con un solo out. La mound visit di LaRussa ottiene l’effetto sperato, Betancourt e Gomez girano a vuoto il terzo strike e St. Louis può tirare un sospiro di sollievo per il pericolo scampato.

 Le successive due riprese scorrono via velocemente nonostante la walk di Corey Hart e il doppio di Rickie Weeks, giunti entrambi con due out; nel quarto inning, un po’ a sorpresa, tornano a colpire gli ospiti. È il singoletto in campo opposto di Berkman ad aprire le danze: Holliday va K in un amen ma Molina conquista una preziosa BB che porta al piatto David Freese, che tocca subito la curva di Greinke e spedisce la pallina oltre gli spalti, zittendo il caloroso pubblico di casa, che vede i suoi beniamini sotto 4-2.

 I padroni di casa faticano a replicare e, dopo una quarta ripresa velocissima di Garcia, vedono il loro svantaggio aumentare ancora nella parte alta del quinto; Furcal apre con un doppio, Jay manca due volte il bunt ma alla fine riesce a far avanzare il compagno.

Al piatto si presenta Pujols, cui basterebbe una flyball per concretizzare il 5-2, ma lo slugger si fa ingannare dalla breaking ball velenosa di Greinke e gira malamente il terzo strike. Chi non si fa ingannare, invece, sono Berkman e Holliday, che proprio inquadrando la curva del pitcher della Florida trovano due back-to-back singles; la flyout di Yadier Molina chiude la ripresa, ma il vantaggio degli ospiti è ora di tre lunghezze.

Braun e Fielder colpiscono per primi...

 Ad aprire la parte bassa del quinto è il top del lineup dei Brewers, che vede Garcia per la terza volta nella serata: Hart e Hairston lo accolgono con un singolo e un doppio: Braun li porta a casa entrambi con un ground-rule double a destra, prima di completare lui stesso il giro delle basi dopo il fuoricampo di Fielder.

Garcia scende senza aver completato neppure un out e viene rimpiazzato dal da Octavio Dotel: proprio un errore del pitcher consente a Weeks di arrivare salvo in base, qualche istante prima dell’HR di Betancourt che vale l’8-5. St. Louis deve attendere Carlos Gomez, il settimo hitter dell’inning, per vedere il primo out; Lucroy si unisce alla festa delle XBH con un doppio a sinistra, ma Greinke e Hart non sanno approfittarne.

 Niente di fatto nel sesto, aperto da tre out rapidi degli ospiti; i birrai hanno una buona occasione con 2 on e 1 out contro Lance Lynn, ma Weeks incappa in un 5-4-3 DP che grazia gli ospiti. Con 102 lanci e dopo una partenza poco brillante, Greinke è ancora sul monte nel settimo: il leadoff single di Furcal mette fine alla sua partita e Roenicke manda in campo Takashi Saito, che concede immediatamente un singolo a Jay che mette uomini agli angoli. C’è Pujols al box, e rappresenta il punto del pareggio: il pitcher giapponese mantiene il controllo e induce un fondamentale double-play che vale il meno due degli ospiti, ma lascia libere le basi. Berkman lavora il conto pieno ma chiude con un pop, e la sensazione che gli ospiti abbiano sprecato forse l’ultima occasione è forte.

 I padroni di casa, ad ogni modo, incrementano il vantaggio nella parte bassa grazie al singolo di Lucroy che manda a casa Betancourt e punisce un impreciso McClellan; tocca a Rzepczynski completare gli ultimi due out, e il K su Nyjer Morgan è una magrissima consolazione per la squadra del Missouri.

 Nel finale non succede più nulla e c’è solo spazio per l’ingresso dell’eterno Craig Counsell, sempre molto valido come difensore in seconda base: Rodriguez, Boggs e Axford lasciano le briciole ai due attacchi e il primo match va in archivio con il punteggio di 9-6 per i Brewers.

Gara-2

Edwin Jackson e Shaun Marcum si affrontano nella seconda sfida: Milwaukee punta ad incrementare il vantaggio prima del trasferimento in Missouri, dove dovrà affrontare Chris Carpenter. Non una prospettiva allettante per i tifosi in Wisconsin.

Non sarà, però, una passeggiata per i due pitchers e lo si capisce dopo appena 10 lanci: tanto basta, infatti, agli ospiti per guadagnare immediatamente due runs di vantaggio. Merito di Albert Pujols che con il suo fuoricampo a sinistra porta a casa anche Jon Jay; la successiva BB di Matt Holliday, schierato al n. 4 al posto di Berkman, non causa altri danni, perché dopo lo strikeout dell’ex-Houston, l’esterno si fa cogliere rubando da Lucroy.

 Il punteggio non cambia fino alla terza ripresa, quando è ancora Pujols, giornata strepitosa al piatto per lui, a colpire con un doppio centrale che manda a casa Jackson e Jay; Milwaukee sembra incapace di reagire e, un inning dopo, subisce il punto del 5-0 sull’asse Molina-Punto. Doppio del primo e RBI-single per il seconda base; il destino di Marcum appare segnato ed infatti questa sarà la sua ultima ripresa sul monte. Quattro innings, sette hits e cinque ER per l’ex-Toronto, alla seconda prestazione opaca in questa post-season.

 In un attimo, però, sembrano cambiare anche i destini di Edwin Jackson, che nella parte bassa della ripresa concede un doppio a Fielder e un HR a Weeks per il momentaneo 2-5; si vede in campo anche Casey McGehee come pinch-hitter ma il punteggio non cambia. Almeno per quanto riguarda i padroni di casa: con Marco Estrada sul monte, nel quinto, è ancora Pujols a trovare un RBI-double che consente a Jon Jay, tre runs nei primi tre AB, di segnare il 6-2. Qualche istante dopo un lancio pazzo del pitcher di Milwaukee permette allo slugger dei Cardinals di segnare dalla terza: il tabellone ora recita 7-2 e la situazione appare piuttosto cristallizzata.

 I Brewers, però, hanno una reazione, che li porta a mettere due runners in scoring position con un solo out: c’è Prince Fielder al piatto e LaRussa non vuole rischiare e inserisce, come LOOGY, Arthur Rhodes. Dopo tre lanci il conto è 3-0 e l’AB si chiude con il free-pass in prima per il massiccio primabase dei padroni di casa; Lance Lynn viene chiamato per affrontare Rickie Weeks, reduce da un fuoricampo nel precedente AB. Il 2B, questa volta, è troppo impaziente e gira il primo lancio, una curva, che si trasforma in un mortifero DP che zittisce tutto il Miller Park. Lynn, con un solo lancio, si guadagna la seconda W in carriera, la prima in post-season.

... ma è Pujols a dominare in gara-2

 Estrada e Salas sono quasi perfetti nel sesto, poi nel settimo la gara si chiude definitivamente: Kameron Loe rileva Estrada e ottiene subito il ground-out di Jay, eliminato per la prima volta nella partita. Sarà l’unico out per il pitcher californiano, che concederà valide ai successivi sei hitters affrontati: apre, tanto per cambiare, un doppio di Pujols, seguito dai singoli di Holliday, Berkman, Molina, Freese e Punto. Sull’11-2, Roenicke ha visto abbastanza e telefona a LaTroy Hawkins, che ha il merito di chiudere la ripresa senza ulteriori danni, nonostante i due uomini in base ereditati.

 Il finale è pura accademia: c’è spazio per Kyle Lohse come pinch-hitter e per i due HR di Fielder e Freese, rispettivamente contro Boggs e Narveson, che fissano il risultato sul 12-3 finale. Gara-2 si chiude nel segno di Albert Pujols, 4/5, 5 RBI, un homerun e tre doppi: il miglior biglietto da visita per il viaggio in Missouri.

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