PREVIEW
Gli Arizona Diamondbacks sono giunti alla post season a sorpresa, vincendo una division che comprende i campioni del Mondo dei Giants, i Dodgers ed i Rockies che avevano iniziato l’anno da dominatori. L’ha fatto con una squadra giovane, aggressiva, che ha eccelso in molte statistiche offensive (doppi, tripli, HR, slugging percentage) all’interno della National e che, soprattutto ha avuto un record pazzesco di 45-25 dopo l’All Star Break e che quindi giunge alla post season sull’onda lunga di questi successi. Il numero di basi rubate in stagione regolare (secondi in NL in questo aspetto) e la tendenza a battere sempre qualsiasi palla battibile senza pensare al conto, rende la squadra di Dirk Gibson una possibile mina vagante. Le possibilità di post season sono state aumentate dalle prestazioni di due giocatori in particolare: Justin Upton in attacco e Ian Kennedy (21 vittorie) sul monte.
Se due giocatori hanno fatto molta della fortuna di Arizona, lo stesso può essere detto dei Milwaukee Brewers e della sua coppia di candidati al titolo di MVP. Ryan Braun ha battuto 30 HR e ha rubato 30 basi quest’anno, e la sua regolarità al piatto, ormai portata avanti da molte stagioni, rende tutta la squadra molto più sicura e fiduciosa ei risultati. Prince Fielder, invece, continua a battere Home Run (38 in stagione regolare), portando a casa i punti che Braun mette sul diamante. Il miglior record casalingo della National League ha garantito il vantaggio del fattore campo nei playoff e la vittoria della division, la complicata NL Central.
Riusciranno i D’backs a sovvertire un pronostico che li dà come perdenti, vista per l’appunto la bravura dei Brewers al Miller Park? Molto dipenderà dalla differente esperienza delle due squadre. Dovesse avere la meglio l’incoscenza di Arizona in una delle prime due partite in Winsconsin, l’entusiasmo crescente potrebbe travolgere le speranze dei Brewers. Se ciò non dovesse avvenire il pronostico verrebbe rispettato, con la brew crew che dovrebbe prendere il largo data la maggior abitudine alle partite di post season e ad un lineup sicuramente superiore a quello avversario.
GAME 1
Conclusasi 4 a 1 per i padroni di casa, gara 1 ha comunque rispettato le attese degli amanti del baseball in post season, con prestazioni buone dei due pitcher partenti ed i migliori nomi del lineup di casa a decidere il destino della contesa. Nessun protagonista inatteso, nessuna sorpresa. Tutto è andato secondo copione, con Arizona che ha pagato la troppa intraprendenza, scottandosi senza poter produrre nulla in attacco nei momenti topici.
Un esempio calzante si è visto subito, al primo inning. Willie Bloomquist ruba la seconda base con un out. C’è Upton in battuta, che batte valido nella zona di Braun, il quale, visto Bloomquist partire per casa base, lo fulmina ed elimina assistendo il catcher di Milwaukee. Le conseguenze di una giocata del genere sul morale di due squadre così diverse sono devastanti. Ora i Brewers si sentono padroni del campo e i D’backs una comparsa sul più grande palcoscenico del baseball professionistico.
Il resto ce lo mette Yovani Gallardo, che vince il duello con Kennedy lanciando 9 strikeout e concedendo un solo punto a Ryan Roberts che batte un fuori campo nella parte alta dell’ottavo, con risultato già di 4 a 0 Brewers. Lo stesso era giunto un inning prima, con Fielder che terminava la bellissima partita di Kennedy con un Home Run da due punti che portava a casa Braun. 5 su 8 per i due campioni di Milwaukee in partita, per una serie che sembra già nel loro segno. Dopo aver disinnescato Kennedy, non brillante come negli ultimi mesi ma decisamente sopra par e coraggioso, il più per loro sembra fatto, anche se la scelta del matchup per gara 2 sembra di difficile pronostico. Da una parte Daniel Hudson ( 16-12, 3.49 ERA), dall’altra a sorpresa Zack Greinke ( 16-6, 3.83 ERA), scelta che sulla carta facilita il compito ai padroni di casa, ma che in realtà vede l’ex-Royals in “short rest”. Resisterà abbastanza a lungo per permettere ai suoi di vincere e portarsi sul 2-0 che ipotecherebbe il passaggio del turno?
GAME 2
Infatti, gara 2 è di segno opposto rispetto alla prima. I pitcher soffrono, concedono molto e sin da subito si vedono costretto ad uscire da situazioni spinose, come nel terzo basso quando Fielder e Rickie Weeks portano a casa 2 punti per i padroni di casa. E’ poi Greinke nel quinto a cedere e dare la possibilità agli avversari di tornare in partita sul 4 pari dopo che Upton manda oltre le recinzioni il primo HR della sua Post Season. A quel punto i due manager sanno che è arrivato il momento di interpellare il bullpen. Entrano Takashi Sato per i padroni di casa e Brad Ziegler per i D’backs. Il bullpen di Arizona è quello con meno sconfitte della National League in regular season, ma Ziegler sbaglia tutto.
Commette balk nel tentativo goffo di sorprendere qualcuno dei corridori fuori base, e perde il senno ancora prima di fare un solo pitch. Yunieski Betancourt mette un buon bunt per portare a casa un punto, Ziegler sbaglia l’assistenza a casa base e perde ancora di più controllo. Dopo un paio di basi per ball, con ancora nessun out a referto per lui, affronta Corey Hart, Nyjer Morgane Braun, che battono valido affossando sotto 5 run gli ospiti, che alla fine perderanno la contesa 9 a 4.
Un 2 a 0 giusto, figlio del .500 della coppiata Braun – Fielder e del 108.00 di ERA del rilievo ex-Oakland. Un 2 a 0 che conferma quanto la regular season sia faccenda molto diversa rispetto ai playoff. Avendo più occasioni nella stagione regolare, Arizona ha partorito un record impressionante giocando aggressivo ma collezionando comprensibili errori nella prima parte di stagione; ma nei playoff, contro una squadra più quadrata, con talento ed esperienza superiori, tali errori sono pesati come un macigno. L’appuntamento è al Chase Field di Phoenix mercoledi notte quando Josh Collmenter, il rookie, affronterà Shaun Marcum dei Brewers, con l’inerzia della serie decisamente dalla parte di questi ultimi. Per dare nuova linfa alla squadra di Gibson, si dovrà giocare più conservativi, lavorare di più sul pitch count del pitcher di Milwaukee. Dall’altra parte, invece, si dovesse anche solo ripetere quanto visto al Miller Park, lo sweep sarebbe probabilissimo.
Scrive su playitusa dal 2007, dapprima per la sola redazione MLB, poi anche per quella NHL. Dal 2009 è coordinatore di questa ultima redazione, mentre ha dovuto abbandonare quella hockeystica poco dopo. Si occupa della American League West. La domenica si diverte a fare il giornalista sui campi di Lega Pro prima divisione e di serie B per un noto sito che si occupa dello sport che tiranneggia l’Italia. Non vi confesserà mai le sue fedi sportive, perchè se deve fare il bravo giornalista, lo fa fino in fondo!