Non ci eravamo sbagliati la scorsa volta: le sorti della American League West sono ancora da decidere.
Piano piano gli Angels hanno raccimolato altro terreno sui rivali Rangers, che ora se li ritrovano ad una sola gara di distanza. La sfida di cui vi parlavamo nel passato report, in cui Los Angeles ha recuperato da una situazione difficile, ha dato in effetti i frutti sperati e ad inizio agosto ci ritroviamo con una stagione combattuta, con le due compagini in stati di forma simili da portare verso il traguardo finale.
In coda, tra qualche trade, l’imbarazzo di Oakland e Seattle lontane la solita abbondante decina di gare dalle compagne divisionali.
Alla faccia della division che doveva impensierire la AL East per la Wild Card, Los Angeles e` a 7 partite e mezzo dagli Yankees, il che chiude piu` di qualche spiraglio sulle aspirazioni di chi vuole due squadre dell’Ovest ai playoff.
Andamento zoppicante per loro, con piu` sconfitte che vittorie nelle ultime due settimane, con Toronto, Minnesota e Detroit che hanno preso le misure alla capolista, riuscendo a volte a zittire il suo attacco. A questo proposito, e` palese quanto Texas dipenda da esso per stare attaccati all’avversario di turno. Ed il reparto risponde abbastanza bene, ma quando non lo fa la sconfitta e` piu` o meno scontata. Nel periodo di competenza si passa dalle 27 valide e 20 run messe a segno con Minnesota alle 2 contro Toronto di qualche giorno dopo. Giocatore barometro di tale situazione e` Ian Kinsler, che nell’ultima settimana non ha battuto, in pratica. Ed infatti abbiamo 4 sconfitte e 2 vittorie per i suoi. Mentre invece, nella passeggiata sui Twins precedente, aveva battuto 4 RBI. La speranza del suo allenatore e` che la sua linea attuale (.239/.344/.429) gli abbia lasciato qualche energia per il finale di stagione. Una macchina rimessasi in moto e` quella di Nelson Cruz, che dopo l’ennesimo picolo problema fisico sembra essere tornato in forma battendo 7 RBI nell’ultima settimana ed alzando la sua media.
Sul fronte infortuni, Adrian Beltre ne ha rimediato uno alla coscia, che guarira` entro meta` agosto. Quanto la sua assenza coincida con il riavvicinamento degli Halos in classifica non e` per ora chiaro, ma lo e` sicuramente la diminuizione delle giocate difensive in terza base. Michael Young e` un gran battitore puro, uno dei giocatori con la media piu` alta in American League, ma non puo` sostituire difensivamente Beltre, in terza base perlomeno. Texas ha bisogno anche di difesa nel rush finale. Sul monte, Derek Holland continua ad impressionare, con 4 partite da 0 ER nelle ultime 5 uscite. In cima all’ordine, male sia Colby Lewis che C.J. Wilson, entrambi stanchi ed in difficolta`. Che sia una buona idea cambiare l’ordine di rotazione per evitare di avere questi ultimi due nelle partite decisive della prossima serie a Los Angeles, tra due settimane?
Gli Angels di avvicinano dunque. Lo fanno con la difesa (sempre meno di 4 run lasciate agli avversari nelle vittorie del periodo in esame) ma soprattutto con eventi che, susseguendosi, fanno pensare, come se ci fosse davvero un volere divino dietro ai risultati della squadra, che L.A. sia simpatica a qualcuno lassu`. Dopo la rocambolesca vittoria contro i Rangers di cui parlavamo anche prima e` arrivato addirituttra un no-hitter, quello di Ervin Santana contro Baltimore, nono nella storia della franchigia e chiaramente primo nella carriera del parten
te. Conseguenze? Santana scende in campo il giro dopo contro i Twins, e lancia 9 inning ancora con una sola run concessa e si aggiunge a Jered Weaver (che si riavvicina a sua volta al Cy Young Award) e Dan Haren in un terzetto di rotazione che in post season non vorremmo davvero incontrare. Il dominicano ha statistiche secondarie (2.3 BB/9 e 7.51 K/9) a livello del suo anno migliore, il 2008, ed e` ora senza dubbio il giocatore piu` caldo della division. E aproposito di matchup, l’ultima partita della serie prossima con i Rangers e` proprio per Santana. Tale serie e` proprio cio` che ci vorra` per decidere chi e` in pole position nella corsa alla leadership ed ai Playoff. Sul monte altra notizia rilevante e` la sospensione di Weaver per sei gare, risultato di un lancio diretto alla testa di Alex Avila nella serie contro Detroit dopo che l’arbitro aveva gia` intimato alle squadre di comportarsi bene.
Niente conseguenze sul lungo termine, comunque.
Il lineup non brilla certamente, e con sole 430 run segnate e` uno dei meno produttivi della lega. Non c’e` nemmeno molto da dire sui suoi componenti, tranne che eccellono per basi rubate in confronto alla pura produzione al piatto. Il quinto posto nelle majors i
n tale statistica, in confronto con il 20esimo in tutte le altre testimonia come il piano tattico di Scioscia possa continuare anche in una stagione che ha visto molti giocatori offrire poche performance degne di nota. E sappiamo bene quanto tale approccio alla partita possa essere importante negli scontri decisivi.
In definitiva, sempre che nella citta` degli angeli si possa sifdare l’armata texana senza alcun timore, continuando ad essere continui e facendo affidamento ad un pitching team in spolvero.
Oakland Athletics
Con Brett Anderson finito sul lettino del chirurgo per una Tommy John che lo terra` lontano dai campi di gioca per almeno una larghissima porzione della stagione 2012, Trevor Cahill comincia a scricchiolare nervosamente. La sua ERA si e` alzata di 0.70 dopo gli incontri con Yankees e Mariners ed inizia ad essere, dopo una buona stagione, un po’ troppo battibile per una rotazione falcidiata dagli infortuni.
La trade piu` significativa di questo periodo vede la cessione di Brad Ziegler ad Arizona per un prima base, Brandon Allen, ed un altro rilievo mancino Jordan Norberto, subito messo in prima squadra. Per un rilievo, la contropartita e` di buon livello, soprattutto se
si riuscira` a colmare il potenziale di Allen, per avere un prima base finalmente decisivo in lineup.
Sembra che invece Josh Willingham sia intenzionato a rimanere. Non tradato prima della deadline, si e` detto favorevole ad un contratto a lungo termine con gli A’s, ed ha battuto molto bene nel mese di luglio, portando a speculazioni su quanto sarebbe opportuno rifirmarlo. Chi e` andato via e` Matt Carson invece, che ha preso la via di Tampa Bay dopo aver giocato qualche partita negli Athletics gli anni passati. In cambio una “future consideration”.
Rich Harden rimane ad Oakland. Boston ha ripiegato su Bedard dopo che lo scambio, che doveva coinvolgere due prospetti dei Red Sox, non e` andato in porto. Oakland perde cosi` l’opportunita` di firmare un altro prospetto in prima base, Lars Anderson, ma tiene un pitcher fantastico che, soprattutto vista la situazione di Brett Anderson, sara` sicuramente utile.
Seattle Mariners
Finalmente arrivato nello stato di Washington la trade tanto attesa con lo “scarico” di Erik Bedard a Boston e l’arrivo dell’esterno Chih-Hsien Chang, prospetto promettente ma del tutto superfluo per il farm system dei Sox, che dallo scambio, che coinvolge anche i Dodgers, probabilmente ci guadagnano qualcosa. L’altro esterno, in arrivo proprio da Los Angeles, e` Trayvon Robinson, subito spedito in prima squadra dopo gli impressionanti numeri di questa stagione in triplo A (.293/.375/.563). Insomma, Seattle pur avendo perso anche Josh Fields, ha guadagnato due buoni rinforzi per un futuro lineup, tutto da reinventare.
Sul campo, la strisci anegativa si e` fermata a 17 partite, prima che Felix Hernandez dominasse gli Yankees e restituisse la vittoria ai suoi. La novita` sul monte con la partenza di Bedard e` la chiamata di Charlie Furbush, rilievo che ora viene utilizzato come partente sul fondo della rotazione e che la scorsa notte si e` opposto su Oakland con autorita`. Aspettiamo di vederlo all’opera contro Texas settimana prossima, con la squadra impegnata prima contro gli Angels e poi proprio contro i Rangers, in una sette giorni impossibile. Furbush arriva diretto da Detroit, dove Seattle ha spedito il poco costante Doug Fister e David Pauley per appunto il pitcher, un outfielder (Casper Wells),il terza base Francisco Martinez ed un giocatore da nominare che probabilmente sara` la prima scelta 2010 dei Tigers Nick Castellanos. Quest’ultimo e Martinez sembrano due buonissimi investimenti, mentre Wells non garantsice troppo in ottica futura. Dire che i Mariners ci abbiano guadagnato in prospettiva e` ovvio, ma probabilmente anche la prossima stagione e` troppo presto per valutare l’impatto di questi nuovi giocatori sulle prestazioni offensive della squadra.
Scrive su playitusa dal 2007, dapprima per la sola redazione MLB, poi anche per quella NHL. Dal 2009 è coordinatore di questa ultima redazione, mentre ha dovuto abbandonare quella hockeystica poco dopo. Si occupa della American League West. La domenica si diverte a fare il giornalista sui campi di Lega Pro prima divisione e di serie B per un noto sito che si occupa dello sport che tiranneggia l’Italia. Non vi confesserà mai le sue fedi sportive, perchè se deve fare il bravo giornalista, lo fa fino in fondo!
Il signor CJ Wilson deve pensare a fare meno il fotografo su twitter e a lanciare come si deve, contro Toronto ha fatto una pena micidiale…