43-59. Ho scelto questi due numeri per iniziare questo secondo appuntamento con la National League Central in quanto corrispondono al record generale messo insieme da tutte e sei le squadre della division dallo scorso report ad oggi: non sono cifre particolarmente edificanti, certamente, ma rispecchiano fedelmente un periodo di crisi profonda di due delle squadre, gli Astros e, sicuramente più a sorpresa, i Cardinals.
In questo periodo le migliori prestazioni vengono da tre squadre appaiate con un record di 9-8, e cioè Brewers, Pirates e Reds, seguite dai Cubs con 8-10. Molto più staccati come detto, i Cardinals (4-12), alle prese con l’infortunio del loro miglior giocatore, Albert Pujols e con un periodo di involuzione in tutti i reparti. Chiudono gli Astros (4-13), incapaci di tirarsi fuori da quella che inizia ad avere tutti i crismi di una stagione fallimentare.
Alla luce di questi risultati la division è comandata dai Minnesota Twins con un record di 44-35 ed un vantaggio di 3 partite sui Saint Louis Cardinals (41-38). Ad un’incollatura dalla franchigia del Missouri troviamo i Cincinnati Reds (41-39) ed i Pittsburgh Pirates (39-38), ostinati nel mantenersi costantemente a ridosso se non sopra la linea del .500, ostinati a dar seguito a quella che per loro è veramente un’ottima stagione.
Più staccati dal gruppetto ci sono i Chicago Cubs (32-47), che pur fra alti e bassi sembrano dar segnali di vita incoraggianti per affrontare con dignità la seconda parte della stagione. Come già detto chiudono gli Houston Astros (28-51), i quali però sembrano avere qualche motivo per sorridere.
Ma andiamo ad analizzare più in profondità le nostre protagoniste, dando un’occhiata anche a cosa toccherà loro da qui fino alla pausa per l’All Star Game, che come sappiamo si terrà l’11 e il 12 luglio presso il Chase Field di Phoenix, Arizona.
MILWAUKEE BREWERS (44-35)
Discreto scorcio di stagione per i Brewers, capaci di prendersi la vetta della division forse più per altrui demeriti che per propri meriti, ma se è il risultato quello che conta, prendiamo anche atto che tre partite di vantaggio possono essere un buon margine.
Merito principale, ma assolutamente non esclusivo, di questa leadership è ancora di Prince Fielder: il 27enne dell’Ontario sta continuando a martellare come un fabbro e la sua linea dell’ultimo mese recita .361 .518 .783, con 10 HR e 27 RBI.
I meriti del principe vanno però condivisi con altri due giocatori che in questo giugno si sono molto ben comportati, e cioè Rickie Weeks (.309 di media battuta e 14 RBI) ma soprattutto Ryan Braun (.303 di media battuta e 22 RBI). Chi invece è in un periodo più negativo è Casey McGehee che si ferma ad una AVG di 177.
Buone notizie giungono anche nell’ultimo mese dal reparto lanciatori, ed in particolare da Zach Greinke (4-1, ERA 3.90, 6 BB e 41 SO) e da Randy Wolf (2-0, ERA 2.76). Menzione d’onore anche al closer canadese John Axford, capace di portare a casa sette salvezze negli ultimi sette tentativi.
Per i Brewers nelle prossime due settimane, prima della pausa per l’ASG, 3 gare in casa di Yankees e Twins, prima di tornare al Miller Park per una serie da 3 contro i D’backs ed una da 4 contro i Reds. C’è da meritarsi il primo posto.
SAINT LOUIS CARDINALS (41-38, 3.0 GB)
Gli altrui demeriti di cui sopra trovano riscontro alla voce Cardinals, anche se non sono tutti imputabili alla scarsa vena degli ex capiclassifica della division, bensì anche alla sfiga, che ha colpito, come già detto, Albert Pujols, il quale si è fratturato il polso nella partita del 19 giugno contro i Kansas City Chiefs. I tempi per rivederlo nuovamente calcare il diamante si aggirano intorno alle 6 settimane.
L’assenza di Pujols è sfortunatamente coincisa per i Cardinals con un periodo poco positivo per le sue migliori mazze: tra di essi si distingue in negativo Lance Berkman (.198 .281 .465), in pesante involuzione dopo la momentanea perdita del suo gemello. Si mantiene invece in linea di galleggiamento Ryan Theriot, il quale si mantiene su una media battuta di .274 e 7 RBI, pur essendo poco assistito.
Ottimo era anche il rendimento di Allen Craig (.385, .429, .654), prima che non meglio specificati problemi al ginocchio mettessero fuori gioco anche lui almeno fino a luglio.
Il reparto lanciatori si è mantenuto su prestazioni discrete, anche se a volte il bullpen si è reso protagonista di prestazioni sconcertanti, come gli 8 punti concessi in due occasioni nella stessa serie ai Phillies, per fare un esempio.
Proprio nel bullpen si registrano i più grandi movimenti di uomini per il Manager Tony La Russa: a fronte del rilascio di Miguel Bautista, sono stati promossi dal AAA Lance Lynn e Valdes.
Anche per i Cards 13 partite prima dell’ASG: 3 a Baltimora, 3 a Tampa Bay, 3 in casa contro i Reds e 4 contro i D’Backs. Gli avversari sono buoni, servono delle prove tecniche di rinascita.
CINCINNATI REDS (41-39, 3.5 GB)
I Reds in questo periodo mantengono immutato il loro distacco dai Brewers, e di conseguenza dalla testa della division. Gli uomini di Dusty Baker grazie ad un mix di buone prestazioni al piatto e solidi lanciatori mantiene quindi inalterate le proprie possibilità di mantenere il proprio titolo divisionale.
Nel bene e nel male, in ogni caso, sono i lanciatori a decidere maggiormente le sorti della franchigia nell’ultimo mese MVP senza dubbio è Johnny Cueto, capace di 3 vittorie ed una sola sconfitta, con un fantastica ERA di 1.25, 27 SO e 10 BB.
Chiaramente ogni giocattolo che ben funziona non può durare a lungo, così il lanciatore della Repubblica Dominicana è stato vittima nei giorni scorsi di un fastidioso torcicollo, che però non dovrebbe esautorarlo dal suo posto nella partita odierna contro i Rays. Degno collega di Cueto è stato in questo periodo Bronson Arroyo: per lui un record di 4-1, a fronte di un’ERA di 3.67; altalenanti invece le prestazioni del rilievo José Arredondo, capace di portare 3 sconfitte alla sua squadra.
Passando dall’altra parte della barricata, dopo un periodo di slump, Joey Votto sembra aver ripreso molto recentemente una buona lena, con una linea che recita .287, .405, .465. A dargli una buona mano ci hanno pensato i 14 RBI di Scott Rolen e le buone prestazioni di Brandon Phillips e Jonny Gomes. In periodo negativo troviamo invece quello che fino ad ora si è dimostrato la terza mazza della squadra, Jay Bruce ED Edgar Renteria: per lo SS ex Giants si vocifera anche un momento di pausa a favore di un sostituto proveniente dal AAA.
In ogni caso giungono buone notizie dall’infermeria, dalla quale si stanno allontanando Aroldis Chapman e Homer Bailey.
La fine della seria a Tampa Bay, una serie da 3 contro Cleveland e le visite a Saint Louis e Milwaukee sono le tappe Reds prima della pausa: in particolare negli scontri divisionali c’è una classifica da consolidare.
PITTSBURGH PIRATES (39-38, 4 GB)
La sorpresa stagionale per quanto riguarda la NL Central continua decisa nel suo cammino: anche una vittoria 2-1 nella serie contro Boston dimostra che i pirati non vogliono togliere il piede dall’acceleratore e ambiscono a rimanere almeno nel gruppetto inseguitore di Milwaukee.
Battitori e lanciatori si dividono all’incirca equamente i meriti di questa sorridente classifica: tra i primi senza dubbio si inseriscono Xavier Paul ma soprattutto Andrew McCutchen, capace di una media di .344 ma anche di subire 23 SO. In calo seppur ancora abbastanza positive le prove del prima base Lyle Overbay, autore di un modesto .214 di media battuta come di 13 RBI.
Il reparto lanciatori in questo mese ha avuto tre lame più affilate delle altre, e rispondono ai nomi di Jeff Karstens (2-1, ERA 1.60), Paul Maholm (2-1, ERA 3.26) e James McDonald (2-1, ERA 3.34 e 22 SO). Il rilievo Tim Wood appare al momento quello più in difficoltà mentre il closer Hanrahan si trova in un brillante momento di forma firmando 8 salvezze su 8 tentativi.
Nota negativa è però l’infortunio di José Tabata: il 23enne esterno venezuelano, autore finora di una buonissima stagione, è stato inserito al momento nella 15-day DL a causa di uno strappo al quadricipite sinistro patito il 26 giugno. In ogni caso sono però sono sulla via del recupero Ohlendorf, Beimel e Pedro Alvarez.
Prima dell’ASG I Pirates saranno impegnati 3 volte a Toronto e 4 a Washington, prima di sfidare tra le mura amiche Houston ed i Cubs. Non mi sorprenderei di trovarli fra 2 settimane ancora più in alto.
CHICAGO CUBS (32-47, 12 GB)
Segnali di vita in Illinois, sponda Cubs, dove la squadra del neo manager Mike Quade (sostituto di Lou Piniella) sembra voler ancora combattere: una pecca però è l serie contro i White Sox persa 2-1, che è anche il parziale risultato delle Windy City Series.
Reparto certamente caldo è quello dei battitori: in particolare on fire nell’ultimo mese troviamo Carlos Pena, capace di una linea di .237, .321, .602, con 10 HR e 21 RBI ed Aramis Ramirez (.305, .327, .581, 7 HR e 20 RBI), capaci finalmente di dare nuova linfa al loro reparto. Degno guardaspalle dei primi due è senza dubbio Starlin Castro, che mette in cascina 14 RBI.
Prestazioni traballanti invece sul monte di lancio, esemplificate dai numeri di Matt Garza (2-2, ERA 4.76) e Ryan Dempster (2-2, ERA 3.57 ma ben 35 SO): se mi posso permettere un giudizio da loro ci si aspetterebbe qualcosa di più. Singolare invece la situazione del rilievo Jeff Samardzija: in soli 14 IP nell’ultimo mese porta a casa 6 decisioni (2W-4L) e mantiene un’ERA di 5.79.
4 incontri contro San Francisco, 3 contro i White Sox, 4 a Washington e 3 a Pittsurgh sono l’immediato futuro dei Cubs: personalmente non voglio sbilanciarmi.
HOUSTON ASTROS (28-51, 16 GB)
Anche questa settimana gli Astri sono il fanalino di coda della division, ma qualcosina si muove grazie alle buone prestazioni di alcuni giocatori: normalmente in Texas la seconda parte di stagione migliora sempre rispetto alla prima, e quindi ci si può aspettare qualcosa in più, anche se si può cinicamente dire che peggio di così può essere difficile fare.
Le prestazioni in battuta passano come sempre attraverso l’andamento di Hunter Pence: ottimo giugno nuovamente per lui (.348, .376, .539, 3HR e 14 RBI), coadiuvato in questo periodo da Michael Bourn (AVG .308 e 15 basi rubate) e dal terza base Chris Johnson. In deciso slump invece lo SS Clint Barnes, autre di un’opaca media battuta di .211.
La costante rimane anche nel reparto lanciatori, sempre in difficoltà e raramente in grado di mantenere buoni livelli di continuità: tra i più negativi troviamo J.A. Happ (0-3,ERA 6.60) e Wilton Lopez (0-2), mentre segnali più incoraggianti giungono da Brett Myers (2-2, ERA 3.72 e 25 SO) ma in particolare da Wandy Rodriguez: per quest’ultimo un record di 2-1 in tre partenze con un’ERA a 2.50.
Tra gli infortunati c’è il catcher J.R. Towles, colpito in faccia da una foul ball e costretto a vedersi applicati 11 punti di sutura.
Il valico di metà stagione sarà raggiunto dagli Astros con 3 partite in Texas e 3 a Boston, prima di due serie casalinghe contro Pirates e Marlins: c’è il rischio di scendere ancora più in basso.
A risentirci fra due settimane: con la pausa per l’All Star Game faremo il punto di metà stagione e proveremo ad analizzare cosa aspetta le nostre protagoniste più avanti.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte