Dopo che gli Angels hanno tentato in tutti i modi di vincere il pennant della American League, scontrandosi spesso contro i Red Sox, l’anno passato non sono stati loro a riuscirci. I Rangers li hanno sostituiti come campioni divisionali e sono inoltre riusciti ad affrontare, perdendo, i Giants nelle World Series.
Dietro le solide spalle di Cliff Lee a guidare la loro rotazione, i texani si sono ritrovati con la possibilita` di iscriversi all’albo d’oro dell’MLB per le mani. Non ci sono riusciti ma il talento e` rimasto, anche se non interamente, e ci tenteranno ancora in questo 2011.
Dietro di loro c’e` indecisione, perche` gli Angels devono ancora recuperare dei giocatori e sono per la prima volta una incognita nelle dinamiche della division a quattro squadre della American League.
Oakland e Seattle rimangono invece due veri e propri cantieri, e laddove probabilmente non c’e` enorme divario tecnico con le due squadre piu` blasonate gia` descritte, c’e` un abisso nella consapevolezza della propria forza e nell’abitudine a correre per il titolo. Ormai da molti anni non pronostichiamo queste due franchigie piu` in alto del terzo posto, ed in uno sport come il baseball, specialmente nelle modalita` con cui si snoda la regular season MLB, e` un handicap ingombrante.
Analizziamo le quattro squadre una per una ora, concentrandoci soprattutto sulla offseason e gli scambi che le hanno viste protagoniste.
Texas Rangers
L’offseason e` molte volte appesa a due parole, una firma quasi insignificante che puo` dare alla squadra temibilita` o, nel caso non arrivi, farla precipitare nei Power Ranking. Quella di Cliff Lee sembrava poter arrivare, quando a sorpresa l’asso ha deciso di tornare a Philadelphia, quantomeno nell’altra lega. Sollievo nullo pero` per Ron Washington, trovatosi senza un primo di rotazione di quel calibro per difendere il titolo divisionale 2010.
Il management non ha trovato nulla di meglio da fare che far firmare Brandon Webb, che fino al 2008 era uno dei migliori pitcher della lega ma che non lancia in pratica da due interi anni, e che iniziera` la stagion in DL. Quindi la rotazione sarebbe C.J. Wilson, Colby Lewis, Matt Harrison, Derek Holland e Tommy Hunter. Non e` una rotazione da World Series, non e` una rotazione che sicuramente regalera` la seconda AL West consecutiva.
Inoltre, anche Hunter e` acciaccato. Un indice di quanto le cose non vadano bene sul monte e` Neftali Feliz, rookie of the year 2010, e closer dal futuro roseo che si e` visto al centro di ricorrenti voci circa il suo impiego come partente. Solo pochi giorni fa e` stato chiarito che egli continuera` l’impiego come closer. Bisogna vedere se con una rotazione del genere avra` tanto da salvare oppure no.
L’abbandono del CEO Chuck Greenberg ha avuto altri effetti su questa offseason ad Arlington. Michael Young e` divenuto DH, lasciando la terza base al redivivo Adrian Beltre, arrivato dalla free agency con un contrattone da sei anni che certo non lo motivera` infinitamente. Lo stesso Young si e` lamentato del trattamento riservatogli dalla societa`, accusata di averlo offerto ad altre squadre.
Un altro giocatore sulla graticola e` Julio Borbon, veloce ed ideale numero 9 del lineup che e` stato ripreso pubblicamente per l’atteggiamento difensivo, molto spesso lacunoso in molti aspetti. Cio` gli potrebbe costare il posto, a favore di David Murphy.
L’opinione di chi vi scrive e` che sia una delle misure adottate dal manager per dare una “scintilla” alla squadra, dopo una offseason deludente che ha tolto Lee ai suoi e dato ben poco in cambio. In mezzo al campo poco dovrebbe cambiare, sperando che Josh Hamilton e Ian Kinsler possano rimanere in salute e guidare la squadra come spesso fatto in tempi non sospetti. Pronosticammo i Rangers campiono l’anno scorso, ci abbiamo preso, per una volta. Come finira` questa volta?
Giocatore chiave: ne prendiamo uno dalla rotazione: Colby Lewis. Una delle sorprese dei Rangers lo scorso anno, ha saputo ritornare in MLB da protagonista dopo la parentesi giapponese. Ha mantenuto le sue prestazioni per tutta la stagione dopo un inizio sfolgorante, cosa che pochi credevano possibile. Ora, dopo una primavera molto difficile in cui non ha mai trovato buone partenze, deve confermarsi nuovamente. Se lo fara`, riuscira` a favorire anche il rientro di Webb e Scott Feldman in rotazione tra un paio di mesi, ed a quel punto i Rangers potranno guardare positivamente al futuro.
Oakland Athletics
C’e` costante ottimismo in California. I green & gold sembrano sul punto di esplodere come squadra e prendersi la loro fetta di notorieta`, dopo qualche anno di fortune alterne. Lo schema attuato dal suo management e portato avanti senza mai tentennare ha infine regalato ai tifosi una rotazione impressionante. Trevor Cahill, Dallas Braden, Bret Anderson, Gio Gonzalez compongono il quartetto di giovani e solide speranze che gia` l’anno passato ha garantito buone prestazioni. A loro dovrebbe fare da complemento Brandon McCarthy, annunciato come quinto di rotazione e unico rinforzo in offseason per il reparto. Parlando di pitcher piu` in generale, invece, stupiscono le firme altisonanti di Grant Balfour, ex Rays, e Brian Fuentes, forse quanto di meglio si poteva procurare come “cuscino” per l’ottimo Andrew Bailey, ex rookie of the year che come closer dovrebbe avere il posto assicurato, almeno dopo che i dottori gli avranno permesso di scendere in campo a meta` aprile.
Ma cosa ha esattamente in mano Bob Geren sul monte? Ha una rotazione da 15 vittorie a testa ed un bullpen che puo` fare piu` che bene il suo lavoro. Ha freschezza, ha la voglia di questi giocatori di emergere, di diventare dei top player. Non si pone nemmeno il problema di gestirli, in quanto sono gia` un paio d’anni almeno che lanciano in MLB, bisogna solamente evitare di sovraccaricarli nella singola partita, prendere magari qualche sconfitta, ma non bruciarli. Ma non finisce qui. I motivi di ottimismo continuano, con le firme di Josh Willingham, David DeJesus e Hideki Matsui.
Per i giornalisti della baia, questa squadra ricorda molto da vicino i San Francisco Giants campioni del Mondo solo qualche mese fa. Una giovane rotazione, fatta per lo piu` “in casa”, e qualche veterano nel lineup.
Probabilmente convinto dalla bonta` dei suoi lanciatori, Billy Beane non ha esitato a lasciare per strada un po’ di difesa per avere qualche battitore migliore. La sensazione generale e` che Oakland puo` fare bene, molto bene, ma che non abbia un roster tale da poter emergere in American League, al cospetto delle solite corazzate. Sicuramente puo` dire la sua all’interno della AL West, ma ricordiamoci che anche l’anno scorso gli stessi Giants hanno dovuto fare i salti mortali per un posticino in Post Season.
Giocatore chiave: Oakland ha bisogno di battute, di alzare la media al piatto e di avere una qualche scintilla in attacco. Qualora il resto del lineup dovesse dimostrare pochi miglioramenti toccherebbe ai nuovi arrivi l’ingrato compito di migliorare la classifica dei green & gold. Tra questi, la situazione piu` “delicata” e` quella di Hideki Matsui. Il giapponese e` in calo, l’eta` non aiuta e la primavera appena passata e` stata deleteria, come dimostra il .167 in battuta. Nonostante questo, ha abbastanza classe ed esperienza per far cambiare di almeno una marcia il rendimento del suo nuovo lineup. Inoltre, dovrebbe sempre giocare da DH, il che gli farebbe risparmiare un po’ di energie viste anche le preoccupanti condizioni delle ginocchia. Piu` che un classico giocatore chiave sara` un giocatore “barometro” delle quotazioni dell’attacco degli A’s. Se lui battera` come nella seconda meta` dell’anno passato, Oakland potra` sicuramente dire la sua anche in attacco. Qualora non dovesse farlo, probabilmente si vedra` costretta, prima o poi, a vedere le sue speranze assottigliarsi.
Los Angeles Angels
Reduci da una stagione deludente, che ha evidenziato i difetti di una rotazione di ottimo livello ma completamente priva di ricambi, gli Angels si ripresentano ai nastri di partenza con un sesto di rotazione in Hasanori Takahashi, in arrivo dai Mets, ed una ottima acquisizione in Vernon Wells, outfielder di livello mondiale che completera` probabilmente il reparto piu` forte della lega.
Un’ altra cosa che era mancata agli Angels nel 2010 era potenza, quella di Kendry Morales persa in un assurdo infortunio che ricorderete molto bene. Il prima base non e` ancora al 100% e si aggiungera` alla squadra dopo qualche partita di stagione regolare. Con Wells puo` riempire il lineup di qualita`, tornare ai livelli del 2009 e riportare i suoi al titolo divisionale sfuggito l’anno passato dopo anni di dominio.
Bisognera` pero` vedere quanto il nuovo arrivo destabilizzera` il gioco di Scioscia, basato sulla velocita` e sul raggranellare punti ad goni occasione buona, sacrificando a volte i numeri degli slugger. Quello che pero` succedera` con Wells e` che l’esterno cerchera` di tornare a 10 o piu` basi rubate, magari non dando i 31 home run dell’anno scorso ma contribuendo allo stesso modo allo score finale. E` un’arma abbastanza versatile in mano ad un manager tra i migliori dell’MLB. Los Angeles tornera` prepotentemente nella geografia del baseball mondiale, e combattera` per la division ed i playoff.
In questa primavera la rotazione si sta comportando benissimo. Jered Weaver e Dan Haren sono due assi, Joel Pineiro ha trovato buona continuita` l’anno scorso, Ervin Santana e Scott Kazmir dovranno invece confermarsi all’altezza del loro talento. Questa volta Mike Scioscia ha un sesto di rotazione, come detto, e potra` fare tutta la differenza necessaria, se non altro a livello di morale.
Giocatore chiave: scegliamo Scott Kazmir, partente, che dovrebbe giocare al quarto o quinto spot. Pur essendo giovane, sembra gia` aver finito le batterie, con la sua ERA che sale ogni anno di piu`. Lo spring training ha forse visto la peggior versione di Kazmir lanciare, ma e` ancora presto per dire una parola definitiva su di lui. Questa incertezza, legata alla “minaccia” di Takahashi per un posto da titolare, potrebbe farlo comportare meglio del solito, come quando, appena arrivato a Los Angeles, convinse tutti circa la sua acquisizione con prestazioni maiuscole.
Ovviamente citiamo Kendry Morales: quando tornera` valuteremo l’impatto e soprattutto se la lunga sosta ha minato le sue potenzialita` al piatto.
Seattle Mariners
La peggiore squadra della scorsa stagione erano i Mariners, complice una totale assenza di attacco (30esimi in tutte le statistiche) ed un atteggiamento che piu` difensivo proprio non poteva essere. Alla stagione fenomenale di Felix Hernandez, Cy Young Award, ha fatto da contraltare uno dei peggior record della storia della franchigia. Il management, che di questa debacle ha la totale paternita`, sembra pero` aver imparato dagli errori commessi, ed ha firmato due innesti che non faranno bene alla difesa ma che probabilmente scuoteranno, per quanto possibile, un lineup completamente piatto, se non sulla carta, quantomeno alla resa dei conti.
Miguel Olivo e` la prima acquisizione. Catcher di 32 anni, sara` titolare e provera` a ripetere la media di 15 home run a stagione fatta registrare nelle precedenti annate in giro per le Majors (Florida, KC, Colorado). La seconda e` Jack Cust, eterno incompiuto alla corte di Oakland, ma che ha sicuramente i numeri per fare anche 30 fuori campo, ed in generale per avere una slugging percentage oltre la media. Gli A’s non l’hanno rifirmato a seguito della disastrosa stagione passata, quando la sua flessione ha significato tante W in meno per la squadra della baia, ma data la penuria di potenza a Seattle, siamo fiduciosi possa ritrovare la vena dell’ottimo 2008.
Altro giocatore pronto al riscatto e` Brendan Ryan, interbase da Saint Louis, giocatore che deve ancora dimostrare tutto ma che ha quantomeno velocita`. Il problema a Seattle sara` quanto fare affidamento su chi ha pesantemente deluso l’anno passato, che doveva essere quello della svolta ed invece e` stato vergognoso.
Chone Figgins deve tornare alle medie della sua permanenza a Los Angeles, e Milton Bradley deve riprendersi il posto da titolare dopo un anno, il 2010, disastroso a dir poco a livello professionale e personale. Ichiro e` inoltre in leggera flessione, pur rimanendo una garanzia, ma e` palese quanto non possa accollarsi tutto il peso della squadra.
Sul monte, a parte Hernandez, ci sono molti punti di domanda. Il rookie Michael Pineda iniziera` la stagione come quinto, mentre quarto sara` il famoso Erik Bedard, che ogni anno ci troviamo ad additare come possibile grande ritorno e puntualmente si fa male. Molte piu` insicurezze che certezze quindi, e discorso simile va fatto per il bullpen, dove David Aardsma sara` sicuramente il closer ma dove manca esperienza e l’eta` media e` bassissima, forse nel reparto dove ne serve di piu`.
Detto questo, la stagione degli Ms non puo` andare peggio di quella passata e la situazione e` molto piu` chiara di dodici mesi fa. Attenzione pero` alla difesa: nessuno dei 4 titolare sugli interni ha giocato in quella posizione nel 2010!
Gocatore chiave: Milton Bradley. Ricapitolare le ultime due stagione del californiano e` impresa titanica. Trasferimento a Chicago, annata storta, poi l’ulteriore trasloco a Seattle, i problemi di controllo della rabbia e l’arresto di quest’inverno.
Poi, una eccellente preseason. Ecco, forse quest’ultimo punto puo` far sperare bene sul recupero di un giocatore che, quando e` in salute e sereno, e` un battitore fantastico. Il nuovo manager Eric Wedge potrebbe essere intenzionato a schierarlo da titolare gia` dalle prime partite. Staremo a vedere, i suoi compagni hanno disperatamente bisogno di lui.
Pronostico
Le gerarchie sono chiare: Texas, poi LA e Oakland, a chiudere Seattle. Le prime tre sono pero` molto piu` vicine di quanto si possa pensare. Texas si e` certamente indebolita, mentre le altre due rinforzato, in un modo o nell’altro. Dovrebbe essere una stagione equilibrata, ma, al contrario di quanto dicono molti analisti, non vediamo come la AL West possa rubare la wild card alla AL East. Quindi azzardiamo tra le 85 e 90 vittorie sia per Rangers che Angels, poche meno per Oakland. Seattle migliorera` dall’anno scorso, archiviando dalle 70 alle 75 vittorie.
Se dobbiamo proprio dire chi vincera` la division, Texas e` favorita per la seconda corona consecutiva. Che la stagione abbia inizio!
Scrive su playitusa dal 2007, dapprima per la sola redazione MLB, poi anche per quella NHL. Dal 2009 è coordinatore di questa ultima redazione, mentre ha dovuto abbandonare quella hockeystica poco dopo. Si occupa della American League West. La domenica si diverte a fare il giornalista sui campi di Lega Pro prima divisione e di serie B per un noto sito che si occupa dello sport che tiranneggia l’Italia. Non vi confesserà mai le sue fedi sportive, perchè se deve fare il bravo giornalista, lo fa fino in fondo!