Gara-2 vede confrontarsi Matt Cain contro C.J. Wilson.
Texas ha bisogno di una vittoria per far ritorno a casa con un pareggio, mentre l’opportunità di andare 2-0 per i Giants, con un partente che in questi playoff non ha ancora subito punti, è di quelle da non perdere.
La partita inizia bene per Cain, che elimina il pericolosissimo leadoff Andrus, presenza fissa in base per i Rangers in questa postseason. Anche il veterano e bandiera texana, Micheal Young, non riesce a far di meglio, alzando un pop catturato da Renteria senza problemi. L’apoteosi del primo inning si completa con il foul out di Hamilton ad opera di un Uribe in grande forma.
L’attacco Giants presenta Buster Posey nello spot numero 3, dietro a Torres e Freddy Sanchez, autore di quattro doppi 24 ore prima, con Burrel a battere da cleanup, a differenza delle ultime partite della squadra di Bochy. La parte alta del lineup non fa meglio dei propri rivali, anche grazie a Kinsler, che, con una gran giocata sulla sua sinistra, ruba una valida a Sanchez con la complicità del 1B Moreland.
Il secondo attacco Rangers si apre con un altro battitore da tenere in debita considerazione, Nelson Cruz, che torna nel dugout dopo un checkswing fallito su un cambio basso che porta il primo K della partita di Cain. Dopo di lui Kinsler va profondo, ma non abbastanza e diventa un out facile sulla warning track per Cody Ross. Il terzo out della ripresa è Murphy, con la facile assistenza 4-3.
Burrell resta al piatto guardando il terzo strike di Wilson e lascia il posto al caldissimo e barbuto Ross, che arriva in seconda grazie ad una gran linea sulla sinistra diventando il primo corridore della partita. Il compito di portarlo a casa spetta a Huff, che, dopo due lanci interni ed uno strike su una breaking ball esterna, viene eliminato in prima da Kinsler, spostando Ross in terza. Con l’uomo a 90 piedi da casa base e Uribe al box, il terzabase batte un fly sull’esterno centro per chiudere il secondo attacco Giants.
Texas inizia il terzo attacco con il catcher veterano Matt Treanor, prelevato da Florida nel corso della stagione. Il ricevitore non riece ad arrivare in base, venendo eliminato dall’esterno centro per il primo out. Il primo battitore texano a battere una valida non si farà però attendere molto, con Moreland che conferma il suo ottimo momento. Con Wilson in battuta il bunt è quasi d’obbligo, ciononostante una palla dubbia viene fermata sulla linea di foul da Huff per l’eliminazione, spostando comunque il corridore in posizione punto. Andrus, sul conto di 2-2 guarda una breaking ball uscire per un pelo all’esterno del piatto e, col conto pieno, batte un pop che facilita di molto il lavoro di Torres.
Renteria si presenta al piatto per i Giants, va subito in svantaggio 0-2, incassa tre ball consecutivi per essere eliminato da Hamilton all’esterno centro. È la volta di Cain, che sorprende tutti con una valida al centro che sfugge al controllo di Andrus. Torres non riesce ad imitarlo, venendo eliminato al volo da Cruz con una buona corsa. Sanchez, che sta battendo .500 nei suoi ultimi 26 turni, batte una grounder facile presa dell’interbase texano, mettendo fine al primo terzo di partita.
Cain si sbarazza di Young, Hamilton e Cruz con una grounder su Renteria, un fly che Torres “ruba” a Burrell e un K chiamato.
Dopo la parentesi dedicata a Wakefield, lanciatore dei Red Sox, che vince il premio Roberto Clemente per il giocatore che meglio interpreta i valori umani anche al di fuori dal campo, Posey è eliminato per strike out su una curva per terra. Burrell, alla sua undicesima stagione in MLB, porta il conto sul 3-2 e ottiene la prima base della partita. È il turno di Cody Ross, che fa sperare il pubblico di San Francisco, ma il suo fly è preso al volo da Hamilton. Aubrey Huff non ha miglior fortuna e la sua palla, a metà tra un fly ed una linea, si deposita nel guanto di Cruz per il terzo out.
Kinsler va vicinissimo a battere un fuoricampo, ma la sua palla si stampa esattamente sul bordo dei materassi al centro e lo ferma quindi in seconda. Con il corridore in posizione punto, Murphy batte una linea in bocca a Renteria, primo out. Treanor, settimo battitore, batte una rimbalzante sull’interbase, secondo out. I Giants decidono di passare in base Moreland, per giocarsi Wilson, che ha pochissimi turni sulle spalle e poca batting practice in tutto l’anno. Il lanciatore guarda il primo lancio andare per terra per un ball e batte una facile grounder su Huff che raccoglie e lo elimina comodamente.
Uribe viene chiamato out su un check swing dall’arbitro di prima. Renteria spezza l’equilibrio con un fuoricampo a sinistra per l’1-0 Giants, con i tifosi californiani in festa. Cain non riesce a replicare il turno di prima e viene eliminato per la via 6-3. Torres batte una linea, che viene però presa al volo da Andrus; si va così al cambio con i Giants in vantaggio.
Lo stesso Andrus, con una striscia aperta di arrivi in base in postseason, batte sull’interbase e non riesce ad arrivare salvo in prima, anche grazie all’ottimo lavoro di Renteria. Young raddrizza la sua serata con una valida che scavalca l’interbase. Hamilton, MVP della serie contro gli Yankees, si presenta al piatto con uno 0/6 nella serie, ma riesce a battere una valida all’esterno destro. La palla, pur non giocata benissimo da Ross, viene fermata con un po’ di fortuna, rischiando di ingannare anche Young che stava correndo verso la terza. L’avanzamento arriva comunque il lancio dopo su un lancio pazzo su cui a nulla vale l’ottimo lavoro di Posey. Texas ha per la prima volta due corridori in posizione punto, un solo out e per di più Cruz in battuta, ma l’esterno dominicano alza un pop che viene comodamente raccolto in foul da Huff. Nemmeno Kinsler riesce nel tentativo di portare a casa i suoi compagni, eliminato al volo a destra su un altro, ennesimo, altissimo fly, completando lo spreco di quest’occasione per la squadra texana.
La parte bassa del sesto inizia con Sanchez in battuta. Il seconda base viene eliminato al volo da Hamilton al centro. Buster Posey va in svantaggio 1-2 e sullo swing del definitivo K, regala una mazza ad una signora in tribuna che ne avrebbe volentieri fatto a meno. Burrell, dopo un paio di foul, viene eliminato da Young in prima per un 1-2-3 inning.
Il settimo, fatale, inning, vede andare in battuta Murphy, Treanor e Moreland. Per i Giants esce dal campo Burrell, che lascia il posto a Schierholtz, con Ross che si sposta a sinistra. Proprio Ross elimina al volo Murphy per il primo out. Il secondo out è invece opera di Schierholtz, con una bella corsa verso il centro. Moreland gira un lancio per terra, guarda una breaking ball entrare per il secondo strike e viene aliminato in prima da Uribe, che mostra il suo range sulla sinistra.
Il turno dei Giants inizia con Ross, che ha già una valida all’attivo. Sul conto di 3-2, l’esterno di San Francisco difende il piatto mettendo in foul quattro breaking ball pericolose di Wilson, dando al vecchio balldude dei Giants il suo quarto d’ora di fama, prima di ottenere una base per ball che fa uscire Mike Maddux, pitching coach di Texas, per una visita. Finisce qui la partita di Wilson, che subisce la riapertura di una vescica sul dito che già ne aveva condizionato la seconda partita contro gli Yankees. Oliver sale sul monte per affrontare il mancino Huff e ottiene una groundball che per fortuna di San Francisco non si trasforma in un doppio gioco. Un blooper di Uribe porta a casa il secondo punto, ma ci si chiede perché Washington non abbia fatto entrare un rilievo destro per giocarsi il veterano terza base. Oliver resta sul monte anche contro Renteria, con Uribe in seconda e lo lascia al piatto con una fastball alta. Cain, in battuta con due out, resta al piatto; si va verso le ultime due riprese con Texas in svantaggio 2-0.
L’ottavo, come quelli prima, non è un inning produttivo per Texas, con Cain che elimina Borbon, entrato al posto di Oliver come pinch hitter; concede la base ad Andrus che ruba la seconda, ma poi elimina Young che batte un fly a destra. È la fine della partita anche per Cain, che esce dopo 7.2 inning, in cui concede 4 valide, 2BB e mette a segno 2K. Hamilton non riesce a spuntarla contro lo specialista mancino e viene eliminato da Torres al centro.
La metà inning successiva ammazza la partita. San Francisco segna ben 7 punti, tutti con 2 out. Dopo 2 K di O’day ai danni di Torres e Sanchez, Posey batte un singolo sulla destra. È la volta di Holland sul monte per Texas, ma la mossa non è fortunata: sono infatti 3 le BB consecutive di Holland che pongono anzitempo fine alla sua partita sul 3-0 Giants e basi piene. Lowe non fa di meglio e concede una BB a Uribe per il 4-0, prima di subire il singolo da due RBI di Renteria e venir rimpiazzato da Kirkland. La girandola di lanciatori non funziona proprio per Texas, tanto che i Giants battono ancora un triplo che pulisce le basi con Rowand ed un doppio che segna il definitivo 9-0 ad opera di Torres.
Il nono attacco Rangers ha luogo in un AT&T Park in festa per la propria squadra, ad un passo dall’essere in vantaggio 2-0 nelle prime World Series dal 2002. Texas, con il morale sotto i tacchi, non fa molto per prolungare la partita, con due out consecutivi di Cruz e Kinsler, a cui segue la base per ball di Murphy e l’out a destra, vicino alla linea di foul, di Francoeur con Guillermo Mota sul monte.
Si va così in Texas, i DH tornano a girare la mazza e le due squadre vivono momenti totalmente opposti; saranno sufficienti le energie mentali e fisiche dei Rangers per ribaltare la situazione o i Giants, sulle ali dell’entusiasmo, marceranno tranquilli verso una vittoria che in pochi avrebbero pronosticato anche solo due settimane fa?
Mamma mia, che mazzata per i Rangers….
Durissima da smaltire, ci potrebbe stare anche lo sweep e sarebbe clamoroso.
In ogni caso, è Cain il vero mostro, altro che Lincecum.