Il 2021 è stato un anno importante per gli sport, soprattutto per noi italiani. Abbiamo vinto gli Europei battendo in finale gli inglesi a casa loro. “It’s coming Rome”.
Sonny Colbrelli ha vinto a sorpresa la Roubaix più bella di sempre rivestito di fango, i ragazzi e le ragazze del volley hanno vinto a loro volta entrambi gli Europei, poi sono arrivate le Olimpiadi. Ricorderemo l’abbraccio di Tamberi e Jacobs al termine della vittoria sui 100 metri. Si, abbiamo vinto l’oro ai 100 metri alle Olimpiadi. E’ successo anche questo.
Se non basta abbiamo vinto anche la 4×100 ed entrambe le gare in rimonta all’ultimo metro. Mai come Verstappen ovvio, che ha vinto il mondiale di F1 contro Hamilton all’ultimo giro dell’ultimo GP quando entrambi erano a pari punti in classifica.
Matteo Berrettini si è giocato con onore la Finale di Wimbledon contro quel Novak Djokovic che pareva destinato a completare il Golden Slam ma che poi ha fallito alle Olimpiadi e infine anche agli US Open.
E’ stato un anno di opportunità mancate, come il pubblico ai Giochi di Tokyo e il dominio di Simone Biles che ritirandosi ci ha ricordato invece l’importanza dell’equilibrio mentale.
E negli sport USA? Ecco la tradizionale top 10 riferita ai principali campionati professionisti.
10. FIELD OF DREAMS
Un sogno che diventa realtà, tanto amato anche da Walter Veltroni. Chicago White Sox e New York Yankees giocano una partita di regular season tra i campi di granoturco dell’Iowa sulle tracce del film con Kevin Costner. Sarebbe bello diventasse un appuntamento fisso.
9. NELLA MENTE DI BEN SIMMONS
Peccato, perché è un giocatore di talento ed un ragazzo intelligente. Ben si è perso, mentalmente. E’ diventato una barzelletta per la sua inettitudine al tiro, soprattutto da tre. In quattro stagioni, ovvero 275 partite per 9326 minuti giocati ha realizzato 5 triple su 34 tentativi, 0 su 2 nei playoff. La speranza è di riaverlo in campo, ben motivato.
8. NON APRITE QUELLA POSTA
Coach Jon Gruden è andato. Nell’America contemporanea queste cose le paghi ed è difficile che ritorni con l’anima candida. Hanno scoperto le sue email private. Tra le altre cose: il commissioner è un “frocio”, parecchi giocatori delle femminucce (“pussy”) e “froci” anche loro come anche il Presidente Biden allora Vice, chi protesta contro l’inno va cacciato a calci. Tocco finale delle belle foto di donne nude. La Clinton perse la Casa Bianca contro Trump anche per le sue email, qui più prosaicamente abbiamo perso uno dei migliori coach in circolazione.
7. PER UN POLLICE
Che poi il pollice del piede di KD l’ho visto dal vivo, non è proprio piccolo. Tanto è bastato però per fare da crocevia tra una gara portata all’overtime e l’approdo immediato alle Finali di Conference. Gara 7 contro i Bucks, quel supplementare lo vincerà Milwaukee ed è proprio curioso che il loro titolo sia passato proprio da qui, da questa tripla mancata per un pollice.
6. STEPH CURRY E’ IL RE DELLE TRIPLE
E’ successo li dove tutto è iniziato. Il mondo NBA si accorse che aveva una nuova star in casa il 27 Febbraio del 2013. Modestamente c’ero anch’io quel giorno al Garden e vidi coi miei occhi l’inizio di una nuova era. Steph Curry si è appena incoronato primatista all-time per numero di triple proprio a New York, superando Ray Allen a quota 2973. Ora veleggia già sopra i 3000 ma la cosa sconvolgente è che tra i top 50 di sempre ha anche la media migliore, il 43%.
5. IL TOMAHAWK E’ TORNATO
Sono stati la squadra iconica degli anni ‘90 pur avendo raccolto un solo titolo ed è proprio da quel 1995 che i Braves non erano più sul tetto del mondo. E’ il quarto trionfo della storia, battuti gli Houston Astros. Il gesto del tomahawk con tanto di musichetta è tornato in prima pagina e proprio per questo si è riaccesa più forte che mai la polemica perché è considerato offensivo dell’onore del popolo nativo americano.
4. “LA MIGLIORE STAGIONE DI SEMPRE”
Per Sporting News la migliore stagione di sempre per un singolo giocatore in qualsiasi sport è quella targata 2021 da Shohei Ohtani. MVP dell’American League per acclamazione con un piccolo dettaglio, ha battuto 46 HR con 100 RBI, 26 basi rubate e ha lanciato con una ERA di 3,18 con 156 strikeout. Solo Babe Ruth può vantare numeri simili ma il giapponese ha fatto di più. Battitore ed insieme lanciatore ma ugualmente dominante. Ho avuto l’impressione che se fosse stato americano lo avrebbero osannato ancor di più ma ad ogni modo è stato davvero incredibile.
3. LA RIVINCITA DI GIANNIS
Ha dovuto letteralmente lottare contro la fame quand’era ragazzino in Grecia e ora è sul tetto del mondo. Un’improbabile storia di rivalsa che apre il cuore. Giannis riporta i suoi Bucks in vetta, non accadeva dai fin dai tempi di Lew Alcindor e Oscar Robertson. Menzione d’onore per i Suns di Chris Paul.
2. TOM BRADY! ANCORA TU ?
Tom Brady campione NFL, di nuovo, per la settima volta. Vince anche con altri colori, ora con i Tampa Bay Buccaneers. Ogni altra parola è superflua per descriverne la grandezza.
1. IL COVID TRA TIMIDE RIPRESE E GRANDI DUBBI
Purtroppo la pandemia non è finita e sta ancora condizionando il mondo intero. Gli sport americani non fanno purtroppo eccezione. Il pubblico è tornato pur con precauzioni e limitazioni ma tra le tante storie vorrei citare Kyrie Irving. E’ la star che più si è esposta nel dichiarare i propri dubbi sulla necessità del vaccino e finora ne ha pagato le conseguenze restando fuori. Una questione molto delicata che ha fatto tanto discutere. L’auspicio è che ritorni lui in campo [NDR: la prima data utile pare essere quella del 5 gennaio] come la normalità che ovunque nel mondo si è persa.
“E qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure…”