Rassegnamoci: siamo nel 2014, nella lega di LBJ e di Durant, ma per tutta l’estate e fino ad oggi non si è parlato altro che di lui. Di Kobe Bryant.
Kobe Bryant che si prepara a rientrare.
Che in allenamento se la prende con i rookie.
Che non sarà più forte come prima.
Che non è più neanche nei primi 50 giocatori della Lega.
Che guadagna troppo.
Che nessuno vuole più giocare con lui.
Che è tutta colpa sua se i Lakers perdono.
Ecco, STOP.
Diciamo prima di tutto che Kobe Bryant, a 36 anni e dopo 2 importanti infortuni (prima tendine d’achille e poi menisco) è tornato e non è sembrato affatto male: 24 punti, 4 rimbalzi e 3 assist di media finora. Non so quanto può durare, ma se dura già questo è un mezzo miracolo, per un giocatore con 1469 partite giocate e oltre 53.000 minuti passati in campo. 53.000.
E’ una fortuna che nel 1996 (quanti anni avevate voi, nel ’96?), quando entrò in NBA, ancora non esistessero le telecamere per le statistiche avanzate, perchè altrimenti conosceremmo anche i chilometri che ha percorso su un campo da basket. Ma sono tanti, credetemi, come pure i minuti trascorsi sopra il ferro. Molto sopra.
In tutti questi anni, di amici nella Lega se ne è fatti pochini. Non Shaq. Non Howard. Non molti suoi avversari. Per quel che ricordo, per un certo periodo non è stato in buoni rapporti neanche con suo padre. Diciamo che ha questo suo carattere un po’ abrasivo. Anche un filino ossessivo.
Ma che adesso sia tutta colpa sua lo schifo – passatemi il francesismo – della gestione gialloviola degli ultimi anni, questo è inaccettabile.
Non è vero che nessun top free agent della Lega è disposto ad andare ai Lakers per via della sua presenza. Nessun top free agent che si rispetti in questo momento andrebbe mai ai Lakers perchè è una franchigia gestita in maniera vergognosa, talmente mal gestita che nonostante tutti i soldi che ha da spendere sta riuscendo nell’unico obiettivo che ha sempre voluto evitare: tankare.
E’ talmente mal gestita che non si rende conto che sta prendendo gli scarti delle altre squadre (Lin, Boozer) spacciandoli per possibili All Star. Che non si rende conto che dare 30 minuti a partita a Wesley Johnson e 20 minuti a partita a Ronnie Price – per dire i primi 2 che mi vengono in mente – vuol dire essere al livello di tanking dei 76’ers, se non peggio.
Perchè il problema dei Lakers non è mai stato quello di aver dato 20 milioni all’anno per gli ultimi 2 anni di carriera alla loro bandiera. Anche i Thunder, tanto per dire, danno 20 milioni all’anno a Durant. Ma con lui in squadra hanno gente come Westbrook, Ibaka, Jackson, Jones, Lamb… gente che i Lakers se la sognano la notte.
Il problema è che Kobe quel contratto non doveva accettarlo. Nè da 20, né da 10 come ha fatto Duncan, né da 8 come ha fatto Nowitzki.
Kobe avrebbe dovuto dire a Kupchak e Buss: sapete che c’è?
C’è che vado a giocarmi gli ultimi anni di carriera in una franchigia con un GM e un Presidente seri, che mi diano una chanche di giocarmela, non con 2 incapaci come voi.
Perchè in questo momento non è Kobe il problema dei Lakers: sono i Lakers il problema di Kobe.
Max Giordan
segue l’NBA dal 1989, naviga in Internet dal 1996.
Play.it USA nasce dalla voglia di unire le 2 passioni e riunire in un’unico luogo “virtuale” i tanti appassionati di Sport Americani in Italia.
Email: giordan@playitusa.com
Condivido e sottoscrivo, dalla prima all’ultima parola.
Che Kobe sia una persona difficile è cosa nota, e altrettanto è cosa nota che non sono molte le star che accettano di dividere il proscenio con lui perchè se decidi di andare a LA, devi essere sicuro di godere del rispetto di Kobe, come è successo con Steve Nash e Pau Gasol, come NON è successo con Dwight Howard, che guarda caso è scappato a Houston un anno dopo.
Però l’attuale stato dei Lakers (che inizio vergognoso!) è dovuto alla nuova dirigenza, figlia di un’incapacità gestionale di Buss figlio.. credo che sia questo uno dei motivi per cui neanche Phil Jackson abbia accettato di tornare.. in ogni caso, Kobe ha scelto LA, ha scelto di chiudervi la carriera, e finora si sta rivelando una scelta ottima per il portafoglio ma assai grama quanto a soddisfazioni. E questo, per uno come lui, a mio avviso la più forte guardia dell’era post Jordan (e quindi degli ultimi 16 anni), è un grosso peccato.
Premesso che Kobe senza lo Zen non avrebbe mai vinto nulla, la realtà è che Kobe non ha mai costruito una squadra attorno a sè, ha sempre e solo creato problemi con i suoi compagni di squadra, ha vinto solo quando c’era lo Zen in panchina.
A differenza di un vincente come Lebron, che la squadra la sceglie e la costruisce in base a criteri vincenti (come un vero manager che prima di scegliere un’azienda, valuta il progetto), Kobe ha sempre pensato solo a sè stesso.
Un giocatore vero non avrebbe accettato di avere attorno a sè una squadra di derelitti, senza nessuna speranza di giocarsi i playoff come i Lakers attuali.
A Kobe importava soprattutto di avere Byron Scott in panchina, per potersi prendere 28 tiri a partita..
lebron vincente?? mi risulta sia andato a miami a vincere e appena ha capito che ciclo è finito ha fatto la commedia x ritorno a casa. dai siamo seri. 5 anelli.
poi lebron adesso è il più forte si ma anche un gran paraculo. poi ad est basta poco x andare ai PO. ad ovest è una lotta x ogni singola partita. questo va tenuto in considerazione…
Lebron è un vincente vero, un leader che ha trascinato, un uomo che ha costruito delle squadre: prima i Cleveland, portandoli dal nulla in finale, poi gli Heat costruendo una dinastia, ed ora di nuovo i Cavs per una nuova dinastia.
Kobe da 5 anni si prende almeno 20 tiri a partita, forzando l’impossibile, e da 5 anni non lotta nemmeno x il titolo a Ovest (se non si fosse infortunato, sarebbe stato lo stesso)
Lebron invece da 5 anni domina l’NBA: percentuali dal campo irreali, finali NBA, dominio assoluto in campo.
La differenza non e’ nel fisico ma nella testa.
A me dispiace dirlo, in quanto da sempre tifoso di Kobe, ma la realtà è questa..
A Miami Lebron ha costruito una squadra “insegnandole” a vincere e dandole un’anima: come vedi ora anche senza di lui se la cavano benissimo.. Ha scelto il rientro ai Cavs come un manager vincente, dopo aver portato un’azienda al top, sceglie un’altra azienda di livello per una nuova sfida, valutando attentamente collaboratori, ambiente ecc…
Fa tristezza invece vedere un campione come Kobe finire la sua carriera in questi Lakers, predicare nel deserto senza la minima speranza di lottare ai vertici. Ognuno ha cio’ che si merita
Anch’io la penso così…. I primi tre anelli che ha vinto kobe sono marchiati shaq, nel senso che, big daddy era il leader della squadra e il black mamba un buonissimo aiuto (tipo mj – pippen)…. L’ultimo anello l’ha vinto grazie alla squadra, coach zen, gasol, artest, perchè lui ha giocato delle finals orrende (soprattutto come percentuali al tiro, si ok gli hanno dato l’mvp perchè si chiama bryant e per mancanza di alternative (non si poteva dare a artest!!!!!!). Lebron invece, nel bene e nel male, è sempre stato lui il leader della sua squadra e, se avesse avuto la fortuna di giocare a inizio carriera con un shaq come quello inizio 2000, staremo parlando di un giocatore con molti più anelli al dito!
La realtà? Magari è solo quello che pensi tu, legittimamente peraltro…la realtà è che Kobe non leva le tende quando ci sono i problemi, hai letto le sue dichiarazioni di oggi? Ecco, quindi prima di parlare di Kobe, sciacquarsi un attimo la bocca prego
Ho letto le dichiarazioni di oggi, dice quello che si sa già cioè “eterna fedeltà ai Lakers” ecc… Non ho dubbi infatti che Kobe voglia stare ai Lakers ed è questo appunto il problema. A lui piace da matti giocare a basket, avere il pallone e tirare..e questo è cio che gli garantisce Byron Scott..
Visto anche i milioni di dollari che gli danno, è tranquillissimo..non vede perchè levare le tende e tornare ad alti livelli.. se ne mette magari 61 in una partita a gennaio 2015, sarà felice..
Ripeto che mi dispiace per lui, Kobe è stato un grande campione..
Io la penso al 100% come Max.
Dire che LeBron si sceglie e si costruisce le squadre mi pare un po’ eccessivo. LeBron ha giocato 7 anni a Cleveland, perdendo una finale (2007), poi capito che non ne avrebbe tratto nulla, ha scelto di portare i suoi talenti a Miami, dove Riley (non LBJ!) gli ha messo affianco Bosh e altri comprimari, oltre a Wade che in Florida c’era già. Quindi non si è creato nessuna squadra, semplicemente essendo ad oggi il più forte giocatore del pianeta la gente vuol giocare con lui.
Giocate altre 4 finale, perdendone due, ha deciso che il ciclo era finito, che Miami (che avrebbe costruito lui!) non merita più il suo talento e con un bel colpo di teatro (oh, io l’ho apprezzato, ma comunque riconosco che si tratta di un colpo di teatro) ha scelto di tornare a Cleveland, che intanto aveva creato una squadretta niente male con Irving, Wiggins, Bennet, Varejao, ecc… da lì, Love ha scelto di andare ai Cavs, ma non dirmi che è stato LBJ a creare i nuovi Cavs.
Kobe è un personaggio difficile, sicuramente. Dire che senza Jackson (o Shaq) non avrebbe vinto è pura retorica. Lo stesso può dirsi di MJ: avrebbe vinto 6 anelli senza Phil Jackson e Scottie Pippen? E viceversa?
Il dato di fatto, oggi, è che Kobe nel bene e nel male è alla 18esima stagione con una sola canotta indossata. LBJ ha voltato le spalle due volte, la prima ai Cavs nel 2010, la seconda a Miami quest’estate.
Sono d’accordo Giuseppe, ma secondo me nessuno dei 2 sa migliorare veramente i compagni, pur essendo 2 grandissimi giocatori.
Io volevo solo dire che Lebron e’ + maturo: sceglie dove giocare in base al progetto complessivo, come appunto un manager di livello non lavora per aziende piccole e senza professionisti. Kobe invece si e’ lasciato andare: restare fedele ai Lakers per 18 anni non significa per forza essere un grande, anzi, vista anche la penosa gestione Buss.
Se tu ti sposi con tua moglie che e’ una bella figa e poi dopo 10 anni svacca, beve, non tiene la casa pulita ecc divorziare diventa necessario e restare con lei una cazzata.
Su MJ: secondo me MJ non avrebbe vinto 6 anelli se non avesse avuto come coach lo Zen.
E dico di +: se lo Zen avesse allenato Lebron dall’inizio, ora Lebron avrebbe almeno 5 anelli..
Lebron non ha voltato le spalle: ha semplicemente cambiato squadra, io avrei fatto lo stesso dopo le finali NBA di quest’anno, in cui giocava praticamente da solo..
Il fatto è che Mj ha migliorato i compagni e, nonostante Jannings dica il contrario, aveva un supporting cast (pippen a parte, mentre non mi è mai piaciuto Dennis Roadman, il quale a parte i rimbalzi ed un po’ di difesa per il resto era nulla sull’altra metà campo), decisamente inferiore a quello di LBJ a Cleveland e soprattutto a Miami.
partendo dal fatto che apprezzo tutte le superstar a prescindere (poi ci sono simpatie e tifo) caro enzo secondo me tu hai un tifo calcistico nel senso negativo del termine per lbj. che è sicuramente il più forte, una tecnica e testa con un fisico allucinante. detto questo criticare questo kobe mi sembra assolutamente da pazzi: dove sono tutti quelli della sua generazione?? lui ancora alla sua età compete con i migliori, nn fa il panchinaro di lusso. ma ci rendiamo conto della cosa??
poi come già ti ha risposto qualcuno che lebron abbia costruito le squadre è veramente grossa. tanto che scappò da Cleveland….
vincente? analizziamo un attimo. Bilancio finali 2-3: 4-0 spurs ma era già stato un miracolo arrivarci e fece numeri con Detroit, niente da rimproverare; con dallas delusione assoluta (grazie dirk!); con i Thunder secondo me gli andò bene perché più giovani ed inesperti; secondo titolo se allen nn salvò miami con quella tripla il buon lbj sarebbe stato sommerso di insulti (quel finale di partita prese alcuni mattoni e fece scelte discutibili….il vincente…); scorso anno ammetto di averlo ammirato, spurs assurdi e lui fu unico a tenere in piedi miami almeno per la dignità. poi la decision e adesso fai il contrario…lo hanno accettato perché a cle i tifosi sono dei disperati.
detto questo io sono tifoso di kobe ma nn è che lo difendo a spada tratta. ultimo contratto avrebbe dovuto prendere meno è ovvio. ma prova te a giocare sempre da numero 1 dei Lakers, la franchigia più importante della nba. come diceva shaq criticando Howard, lì c’è pressione, devi fare 30+10 ogni sera.
capitolo Lakers: jim buss è un incompetante ecc la squadra è ridicola. unica cosa interassante era kobe e randle e uno si è spaccato subito.
certo che però il non passaggio di paul sponda Lakers ha cambiato tutto. questo bisogna sempre ricordarselo.
Comunque fa parlare di più l’anziano Kobe che tutto il resto della lega…
Si vede anche dai commenti.
Forse solo la Visione della Fibra da Vicino (cit) ha più fascino della decadenza di Kobe (naturale) e dei Lakers causato dalla pessima gestione che la famiglia Buss ha messo in piedi.
Oggi i Lakers sono gestiti come negli anni 70/80, nella scelta dei giocatori, dello staff etc..etc…
Li salva il fatto che sono i Lakers e solo per questo continuano ad avere appeal verso il pubblico e media (ovvero i $$ delle TV e degli endorsment).
Per il resto sembrano l’esercito di Franceschiello con il solo KB24 che sta “performando” ad un livello adeguato.
Leggere di Rodman “il quale a parte i rimbalzi ed un po’ di difesa” fa male al cuore.
Leggere “Pippen a parte” è una coltellata.
LBJ e Kobe sono due grandi campioni, ognuno con le sua caratteristiche, entrambi hanno fatto avvicinare al basket, i fan occasionali o coloro che non avevano mai visto lo spettacolo della NBA.
I discorsi, con o senza Zen, con o senza Shaq, con o senza Pippen.
Sia MJ che Kobe hanno fatto le fortune delle proprie franchigie grazie anche all’apporto del secondo violino (sto parlando di Gasol, non di Shaq ovviamente) e probabilmente è vero che MJ e Kobe senza di loro non avrebbero vinto e viceversa.
Resta il fatto che Kobe nel 2010 avrà pur giocato delle Finals orrende, ma fino alle Finals fu mostruoso. Così come nel Threepeat, fu mostruoso sia nel 2001 sia nel 2002.
E ricordiamoci anche che probabilmente l’MVP delle Finals 1998 era Pippen se MJ non tirava fuori “The Shot”.
Scottie giocò dei PO sublimi, era il vero regista in attacco ed in difesa dei Bulls.
Ognuno senza la rispettiva spalla, difficilmente avrebbe scritto la storia di questo sport.
Anche LBJ ha avuto bisogno di Allen due anni fa…
Leggere di Rodman “il quale a parte i rimbalzi ed un po’ di difesa” fa male al cuore. Ti farà male ma è quello che penso. Ho specificato che Pippen rientrava nell’eccezione, quindi non c’era nessun bisogno che tu rimarcassi i suoi meriti. Quello che volevo dire è questo: Non è vero che Kobe vinceva da solo, al contrario di quanto di molti dei suoi fans dicano.
Sto parlando di Gasol, non di Shaq ovviamente, ovviamente, perchè con Shaq Kobe era nettamente un secondo violino.
Confermo che Kobe era un secondo violino con Shaq, ma che secondo violino! E Kobe da solo, così come altre Superstars, non avrebbe mai vinto quello che ha vinto.
Su Rodman, rispetto l’opinione, ma non la condivido.
Non volevo litigare Marcus e scusami se sono stato un po’ acido, però quello che volevo dire è questo: io penso che Kobe avesse un ottimo supporting cast quando ha vinto i suoi titoli, ma non è vero che li vinceva da solo. Sono d’accordo sul fatto che Dennis era straordinario in certe fasi del gioco: rimbalzi, difesa e sulla grinta che metteva in campo, ma in altre situazioni era davvero lacunoso: fase offensiva, lettura del gioco,percentuali dal campo, tiri liberi etc. Per me è stato davvero un ottimo giocatore, ma non lo considererei un delle più grandi ali di sempre, spero di essermi spiegato bene ora.
Sono d’accordo con te che Kobe è un giocatore straordinario, che è stato un suntuoso secondo violino e che è stato il leader indiscusso dei titoli vinti dai lakers nel 2009 e nel 2010, solo che non direi che ha vinto da solo ma che i suoi compagni lo aiutarono molto come Pippen e gli altri fecero con Jordan, tutto qui.
as usual, max ineccepibile. by the way, sentir descrivere rodman come solo un difensore/rimbalzista e stop è una vera bestemmia cestistica. Guardate, ad esempio, le finals 96 contro seattle per favore, ma non la palla: il giocatore. e poi solo dopo scrivete.
Ho già specificato quello che volevo dire.