A parte il momentaneo 0-3 dei Lakers, in NBA non si parla d’altro: alla vigilia dell’inizio della regular season, gli Oklahoma City Thunder hanno gettato la spugna circa le proprie chance di rinnovare il contratto del loro sesto uomo James Harden e l’hanno ceduto agli Houston Rockets in cambio di contratti in scadenza (Kevin Martin), e giovani prospetti (Jeremy Lamb e 2 prime scelte future).
Spesso si dice che le trade vanno giudicate nel medio lungo termine, diciamo nell’arco di almeno 2-3 anni, e questa volta non farà eccezione: tuttavia, non è ancora passata una settimana dallo scambio che già la percezione di Winner e Loser si è notevolmente modificata, e questo è abbastanza inusuale.
Sul momento, il commento più gettonato e condiviso da tifosi e addetti ai lavori è stato: nell’immediato i Thunder si indeboliscono, ma sostanzialmente han fatto bene, Harden chiedeva troppi soldi per un sesto uomo e dallo scambio la squadra avrà benefici in futuro, sia a livello salariale che di giocatori giovani che verranno.
Tutto questo è ancora valido, ma il sentire comune dopo appena 3 giornate di regular season è già ben diverso: Harden sta facendo “i bambini coi baffi” a Houston, dove ha portato 2 vittorie convincenti rispettivamente condite da 37 e 45 suoi punti.
Ma non sono solo i punti: il Barba ha scodellato 2 prestazioni all-around di quelle a cui ci aveva abituato recentemente solo Lebron, con caterve di rimbalzi, assist, e soprattutto la sensazione che non stia giocando per strafare o per impressionare i nuovi tifosi e la nuova dirigenza.
No, col suo stile di gioco unico e le sue movenze particolarissime, sta dando l’impressione che questo impatto a livello di leadership, e di sicurezza per i compagni, lo possa dare night in, night out. D’altra parte, se pur giovanissimo, Harden ha una vasta esperienza di post season, ha giocato una finale ed ha vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi.
Uno come lui, in mezzo a giocatori giovani, inesperti e carichi di responsabilità come Jeremy Lin e Omer Asik è una manna dal cielo, perchè toglie loro pressione e li lascia con un unico compito da svolgere: fare quello che sanno fare meglio, ovvero correre e passare la palla per il cinesino, difendere e prendere rimbalzi il turco.
E’ raro vedere, dopo solo 2 partite, un trio inedito di giocatori giovani trovarsi così bene in campo: bravi loro, ma soprattutto bravo (e fortunato) il loro GM Daryl Morey che li ha fortemente voluti, e tanto pagati, quando fondamentalmente nessuno dei 3 aveva convinto appieno le power house NBA, che altrimenti li avrebbero cercati/trattenuti con più convinzione.
E qui arriviamo all’altra faccia della luna: Sam Presti, il giovane manager “genio” dei Thunder, l’uomo che per risparmiare 8 milioni in 4 anni ha preferito cedere questo Harden.
C’è da dire che il personaggio gode di un credito di fiducia enorme nella Lega, sia fra gli addetti ai lavori, sia fra i tifosi, sia fra i suoi stessi giocatori: chiaramente se lo merita, per l’abilità nell’assemblare una squadra che, partendo da un mercato piccolissimo, è arrivata sola con le proprie forze alle Finals.
Sicuramente dunque Presti sa quel che fa meglio di noi: sapeva quel che faceva, ad esempio, quando diede 9 milioni all’anno a Kendrick Perkins, giocatore che anche se non ha mai reso per quel che viene pagato, ha dato però alcuni giri alla difesa del team, sia a livello tecnico che di mentalità.
E sapeva quel che faceva quando prolungava senza colpo ferire i contratti delle 2 stelle della squadra, Durant e Westbrook, ragazzi giovanissimi e di carattere ma che grazie a lui e a coach Brooks hanno trovato modo di coesistere alla perfezione sia dal punto di vista tecnico – e non tutti ci credevano solo 2 anni fa dopo la sconfitta con i Mavericks – sia dal punto di vista umano.
Quando poi questa estate abbiamo visto Presti rinnovare con cifre iperboliche anche il contratto di Serge Ibaka – una bella ala forte atletica, ma non esattamente nei primi 5 del ruolo, e magari neanche nei primi 10 – in molti abbiamo pensato: sono troppi, ma è il suo modo per convincere Harden a restare. Tenere fermo tutto il nucleo, e lasciare solo lui col cerino in mano, sperando accettasse poco meno del massimo. Una scommessa, probabilmente un azzardo.
Alla fine, i 12 milioni all’anno dati a Ibaka sono costati ai Thunder la possibilità di rifirmare Harden, un giocatore che sta dimostrando di essere nella elite assoluta della Lega: diciamo uno dei primi 15, uno da All Star Game.
E non per i punti o le giocate spettacolari: il Barba non è velocissimo, e raramente lo vedrete sopra il ferro. La sua specialità è la penetrazione in traffico con doppio cambio di direzione, rallentando per poi ripartire e disorientare così le difese; è un grande tiratore piazzato ma sa crearsi se necessario un tiro da solo, è un ottimo finisher, un grande passatore e un notevole difensore.
E’ un giocatore completo e giovane, come ce ne sono pochissimi in questo momento nella NBA: i Thunder sapevano che era forte, ma forse non pensavano lo fosse così tanto. Perchè altrimenti ti viene il dubbio che tutto questo genio Presti in fondo non lo sia.
Sarebbe bastato rinnovare prima il contratto di Harden, dargli il massimo se lo chiedeva, e poi sedersi al tavolo con Ibaka e dirgli: i 15 milioni all’anno li abbiamo già dati al Barba, per te ne avanzano 9, come Perkins. Ti va bene?
Ovviamente a Ibaka non sarebbero andati bene: quella capra di DeAndre Jordan, tanto per fare un nome, ne prende 10 all’anno. E allora a quel punto, Presti avrebbe potuto andare sul mercato e cercare un’offerta per il congolese, e ne avrebbe trovate a dozzine. Avrebbe ottenuto un’ala forte veterana con contratto in scadenza e qualche scelta.
E i Thunder avrebbero avuto solo il problema di cercare un’ala forte decente da mettere a fare a sportellate insieme a Perkins, che tanto i minuti decisivi delle partite Ibaka non li ha mai giocati – quelli li giocava Collison. E soprattutto, li giocava Harden…
Max Giordan
segue l’NBA dal 1989, naviga in Internet dal 1996.
Play.it USA nasce dalla voglia di unire le 2 passioni e riunire in un’unico luogo “virtuale” i tanti appassionati di Sport Americani in Italia.
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Fantastico articolo Max
Non sono d’accordo, secondo me Presti ha fatto bene nella scelta tra Ibaka e Harden.
E’ vero, il Barba sta facendo vedere giocate di alta classe ma per giudicare penso sia meglio aspettare….
L’altezza, agilità, tempismo di Ibaka non si insegnano o ce le hai o no. Perkins non dà quella sicurezza difensiva che dà Ibaka, che è un gran fattore….e le partite si vincono in difesa.
Le partite si vincono in difesa. E Harden è un gran difensore. Ad oggi, Ibaka è un grande atleta ma solo un discreto difensore, tanto che i lunghi avversari se li pippano Collison o Perkins; e tralasciamo il discorso relativo alla sua fase offensiva. Ibaka è un Chandler, in fase offensiva, ma senza la fase difensiva di Chandler. 12 milioni per Ibaka sono un’enormità.
il fatto che i lunghi se li prendano Perkins o Collins che vuol dire??? ognuno si prende il suo pariruolo!
Che Ibaka sia un discreto difensore mi è nuova….
Vuol dire che Ibaka non ha l’intelligenza cestistica per marcare un lungo avversario che sia dotato non solo dal punto di vista atletico (Duncan e Nowitzki sono due esempi). Ibaka è un grande atleta con – al momento – comprensione del gioco limitata. Grande atleta, grande stoppatore, stop. E in attacco incide poco. Meglio rinnovare Harden e aspettare opportunità di mercato; firma Kenyon Martin e magari fai un’offerta a Utah per Favors (o aspetta le prossime scadenze di Millsap e/o Jefferson), ad esempio. O a Gibson, Chicago (2013-14, qualifying offer). O a J.J. Hickson. Li paghi probabilmente meno di quanto hai dato ad Ibaka, con rendimento simile.
perfettamente d’accordo sul QI di Ibaka ma non puoi paragonarmelo a Gibson o Hickson dai…
Secondo me la presenza di Ibaka influisce eccome sui tiri avversari e sulle penetrazioni nel pitturato….ok che sull’1vs1 con lunghi tecnicamente più dotati ha la peggio, però quanti Duncan e Dirk ci sono?
A parte questo, la reattività ed esplosività di Ibaka non la si insegna, il tiro di Harden non è unico nell’NBA….ripeto, magari tiene questa media tutta la stagione e mi smentisce, ma non si può giudicare da due partite!
Ibaka può (deve, se voglio vincere) essere coinvolto via via in attacco, in modo da non essere solo un segnaposto, non farà grandi numeri certo, ma ha fatto vedere qualcosa di buono e può migliorare.
sul QI, :). Gibson secondo me è oggi meglio di Ibaka, e sarebbe perfetto per OKT. Hickson peggio.
Duncan e Dirk sono due. Però poi ti capita un Bosh, e con chi lo accoppi? Io una telefonatina a KMart la farei.
Poi, Ibaka piglia più di David West, forse da qualche parte un errore c’è. E io non parlo dopo le due partite, lo affermo da quando Ibaka è stato rifirmato a cifre per me non correlate al valore del giocatore. Poi, se da qui a 4 anni Ibaka si costruisce un affidabile e continuo tiro da fuori e ci aggiunge pure uno straccio di movimento in post, e in più impara a difendere e non solo ad usare il suo fisico, tanto di cappello.
Non resta che sperare in Hasheem Thabeet, magari in coppia con Collison.
O magari… assumi lo staff medico di Phoenix e poi firmi Oden. Dopo Stat Hill Shaq Redd, magari mi fanno il miracolo. Allora si che ho il grande difensore, pagato pure poco.
Ibaka o Harden? Sembra questa la domanda più diffusa.
Io però se dovessi scegliere un membro della squadra di OKC dello scorso da sacrificare per motivi salariali, avrei certamente scelto Westbrook, e avrei fatto partire in quintetto Harden. Credo che il numero 0 sia un giocatore mentalmente molto limitato, non ritengo che tecnicamente si trovi così bene con KD.
Per capire quanto valga a livello contrattuale preferisco attendere fine r.s. anche se, ancora molto presto, nelle prime 2 è partito con il botto ( mettere in dubbio le capacità non è mia intenzione).
Forse, questa volta, possono esser utili i numeri.
2013/14 (il discorso economico parte dalla prossima):
Durant 18,7-West 14,5-Harden (se firmava x 4 anni)13,5-Ibaka 12,5-Perkins 8,4 Tot: 67,6
2014/15 Durant 19,9- West 15,7 -Harden 13,5 – Ibaka 12,5 – Perkins 9,1 Tot 70,7.
Vorrei saltare Durant.
Presti offre un contrato ad Harden di 13,5 all’anno per 4 anni mettendolo 3 nella graduatoria dei contratti dopo West rimanendo in “linea” lasciandolo dietro di circa 1ml 1,5ml di dollari e sopra Ibaka di 1ml. Il contratto di Houston è di 80ml per 5 anni quindi 16ml l’anno.
Quindi: differenza tra West e Harden circa 2 ml. +1ml su Ibaka, differenza tra contratto Houston-Okc +2,5 ml.
Ora si possono fare tutti i discorsi che si vogliono: doveva vendere West. Non dare 12,5 a Ibaka. Vendere l’inutile Perkins etc. etc. ma continuo a non vedere l’”errore” di Presti perchè, anche se ci fosse, non può esser giustificato da queste cifre.
Sul suo rifiuto o “attesa” e non potendo o volendo andare fuori salary (già con la sua offerta Presti portava Okc ad avere un salary che gli permetteva soltanto dei rimpiazzi) il g.m. si è mosso bene prendendo una guardia tiratrice con 12ml in scadenza, un giovane da valutare e due prime scelte da Dallas e Toronto che potrebbero “rivelarsi” abbastanza alte o “adeguate” per le loro “esigenze”.
In questo momento non ci guadagna e non ci rimette nessuno anche perchè troppo presto ma alla lunga e su due piedi sembrerebbe che OKC possa trarne più benefici o qualcosa in più di Harden che forse farà una stagione da 40 di media ma che avrà molte meno chance di vincere un titolo.
Pronto a ricredermi ma 2/4 ml di dollari non possono giustificare un rifiuto o un voler attendere quando hai la possibilità di lottare per il titolo.
Harden voleva essere la stella, ha solo preso la palla al balzo per andarsene.
Di lui ho visto poco e ho sentito parlare un sacco ma l’anno scorso, alle finali, si è letteralmente cacato sopra. Credo che presti abbia visto questo, ovvero un giocatore davvero gagliardo ma che probabilmente difetta di qualcosa in termini di mentalità.
Poi quelli che parlano di grande affare dopo due giornate nel primo mese di Nba mi lasciano un po’ perplessi. Nel primo mese giocano solo quelli che sono in bilico per il contratto o sgomitano per guadagnarsi un posto nelle rotazioni. I veterani di solito si gestiscono, vedesi i Lakers (sorry OT)
credo che se OKC avesse vinto il titolo l’anno scorso la situazione attuale avrebbe avuto una soluzione simile. Harden è troppo forte per non firmare al massimale e per rimanere avrebbe dovuto sacrificare una parte dell’ingaggio, cosa che agli altri 4 (Durant, Wsetbrook, Ibaka e Perkins) non è stata proposta, come hanno fatto invece a Miami.
Semplicemente Pestie ha deciso che Harden era il sacrificabile, sperando che Martin o chi al suo posto l’anno prossimo possano sostituirlo, molto difficile per me. Durant e Westbrook miglioreranno ancora ma basterà per il titolo?
offensivamente OKC ha perso il vero playmaker della squadra, ha aggiunto un realizzatore affidabile ma che crea per se stesso e poco altro, l’opposto di Harden. Martin dovrà giocare con Maynor, Collison e Thabeet, prendendosi la maggior parte dei tiri e non essendo un gran creatore di gioco ne risentiranno soprattutto gli altri. La soluzione sarà quella di dare più minuti o meglio distribuire diversamente il minutaggio di Durant e Westbrook .
Nella regula season pochi problemi, OKC arriverà ancora tra le prime due ad Ovest, ma nei play-off poi? la mancanza di Harden si farà sentire tantissimo.
Vero che la cosa più semplice da fare per tenerlo era sacrificare Ibaka ma il vero nodo sarebbe stata la convivenza futura con Westbrook. Riuscire a scambiare West per un paio di giocatori di buon livello da far uscire dalla panca, spostare Harden in quintetto, tenedo cmq Ibaka, e sacrificare Sepholosha o utlizzarlo come specialista difensivo dalla panca.
dopo due partite di regular season (le prime tra l’altro) già tutti pronti a vendere Westbrook….mah….
Ma solo a me sembra che Westb crei dei mismatch clamorosi?? chiedere ai Lakers dei PO….non è molto intelligente cestisticamente? ci sta….in caso non è l’unico….e cmq se si parla di mentalità come fa giustamente notare Assorrata, l’Harden delle finali ha deluso molto.
Sia chiaro, alla sua età…con quella pressione….voglio vedere quanti avrebbero fatto i numeri della regular season…però comunque è un’indicazione di cui tener conto al momento del rinnovo di un contratto.
Se il Barba mantiene questa media tutta la stagione allora ok…..direi che Presti ha sbagliato qualcosa, però parlare adesso mi sembra impossibile!
Comunque Ibaka ha sempre giocato tutti i finali di partita..a leggere l’articolo e i commenti sembra che Harden sia pure meglio di KD e che Westbrook e Ibaka sian due discreti giocatori ma nulla più..
Le prestazioni di Ibaka nei po e in particolare nella finale di conference ha lasciato un segno e fruttato il contratto che gli hanno dato, OKC perde (va ricordato) la terza opzione e il miglior sesto uomo, quanto a punto K. Martin non lo farà rimpiangere più di tanto e avranno spazio salariale a volontà, l’Nba guadagna un potenziale all starr, Harden guadagna più soldi… il tutto va valutato in propsettiva fra un paio d’anni non certo dopo tre gare a novembre
Vero, Westbrook non è certo un genio. Ma durante i playoff ha fatto vedere di avere gli attributi cosa che Harden non ha fatto fino in fondo. Westbrook è veramente imprendibile per la stragrande maggioranza dei play in Nba e come ha scritto qualcuno in precedenza crea dei mismatch incredibili. Io dico che Ibaka è in effetti leggermente sovrapagato e che Presti fosse convinto che 1-2 mil l’anno di differenza giustificassero il giocarsi un titolo. Io sono assolutamente d’accordo con lui ma Harden no :D e forse avrebbe dovuto aspettarselo.