I Coach nel Football NFL
Come in tutti gli sport, anche nel Football Americano dietro alle grandi giocate degli atleti in campo, c’è il lavoro a volte marginale, ma quasi sempre decisivo dell’allenatore.
Ma, a differenza di tutti gli altri sport, nell’NFL troviamo il maggior numero di allenatori che hanno il compito di guidare la propria squadra alla vittoria. Anche da questo, si evince come sia uno sport completamente diverso da tutti gli altri, e come conti in maniera preponderante il “lavoro di squadra”.
Così, spesso si tiene poco conto del lavoro svolto da questi, ma nel bene e nel male, sono loro ad essere la “vera” prima linea della squadra.
Passiamo così a definire i ruoli ricoperti dagli allenatori di una squadra di Football Americano: in prima analisi, si evince subito che sarebbe un lavoro lunghissimo specificare ogni singolo allenatore delle 32 squadre dell’NFL, perché in ognuna di esse i vari compiti vengono divisi a discrezione del “capo allenatore” (head coach) e della dirigenza, così è molto probabile trovare in una squadra un “tipo” di allenatore che è assente in un’altra, oppure può capitare di trovare un solo allenatore che svolge dei compiti che in altra squadra vengono svolti da due allenatori diversi.
Ci limiteremo, dunque, a parlare delle “figure” più importanti, che troviamo in tutte le squadre.
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Gli Special Team
Sono chiamati Special Team perchè nel football riescono sempre ad aggiungere qualcosa di speciale, alla partita o allo spettacolo, ritagliandosi momenti brevi, ma che possono essere di un’intensità e di un’importanza fuori dal comune.
Gli appassionati ricorderanno sicuramente la fantastica prestazione di Desmon Howard nel Superbowl vinto dai suoi Packers contro New England, 244 yards guadagnate tra kick e punt return, 1 touchdown da 99 yards (record per un kick return) e il titolo di MVP della gara, ma se vogliamo tornare un po’ indietro nel tempo, ci si ricorderà del fantastico ritorno di Jennings di Cincinnati che aveva fatto sognare i Bengals nel Superbowl dell’89, prima del grande drive di Joe Montana.
Molte volte, però, più di un ritorno vincente, è il field goal l’arma speciale che più ha dato emozioni in positivo o in negativo nelle varie sfide della NFL, non dimentichiamoci che nella maggior parte dei tempi supplementari, regolati dal sudden death (chi segna per primo vince), il field goal è usato per vincere la partita, e si cerca il più possibile di avvicinare la palla ai pali per facilitare il compito del kicker.
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La Difesa nel Football NFL
“L’attacco fa vendere i biglietti ma la difesa fa vincere le partite”.
Chiunque mastichi un po’ di football ha sentito almeno una volta questa frase. Vediamo quindi, come è costituita una difesa, cosa fa ogni giocatore e in quali circostanze l’operato di ognuno è fondamentale.
Per prima cosa, però, è doverosa una precisazione: mentre in alcuni situazioni offensive il lavoro di alcuni giocatori, pur essendo importante, non è fondamentale, in difesa questo non avviene, visto che ad ogni azione è vitale che ogni giocatore svolga nel miglior modo possibile le sue competenze.
Prima di parlare nello specifico dei vari ruoli è opportuno segnalare i tipi di difesa e una piccola legenda per meglio comprendere gli schemi:
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L’attacco nel football NFL
Una corsa inarrestabile, una grande ricezione, l’emozione del touchdown: questi sono i momenti per cui vive chi ama il football e, come dice un famoso detto, se è la difesa a far vincere le partite, è l’attacco a vendere i biglietti, a riempire gli stadi e ad eccitare gli animi di tutti gli appassionati.
Probabilmente nessuno sport più del football incarna il concetto di sport di squadra: anche per il più grande giocatore della storia vincere senza una grande linea offensiva, senza eccellenti special teams e senza il sacrificio di un manipolo di uomini destinati a rimanere nell’ombra, è praticamente impossibile.
Eppure la memoria dei tifosi ritorna sempre ai grandi campioni dell’attacco, a grandi quarterbacks come Montana, Namath e Marino, a running back leggendari del calibro di Payton e Emmith Smith e a ricevitori come Jerry Rice e Cris Carter.
Nell’azione d’attacco la squadra schiera sul campo undici uomini: l’unico ruolo fisso è quello del quarterback, la offensive line solitamente è formata da cinque giocatori, mentre varia, a seconda degli schemi, il numero di wide receivers, tight end, running back e fullbacks presenti sul terreno.
Ma andiamo a vedere, ruolo per ruolo, chi sono gli specialisti dell’attacco.
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Le regole del Football NFL
A prima vista il Football Americano può sembrare uno sport difficile da capire, ma con un po’ di impegno è facile rendersi conto di come sia “lineare” il suo svolgersi.
Vediamo così quali sono le regole e le caratteristiche principali del gioco:
Il campo
Il campo di Football è lungo 110 metri (360 feet) e largo 48 (160 feet). E’ attraversato da linee bianche verticali che delimitano le yards: i numeri corrispondono al numero (10 yards, 20 yards ecc.) a metà campo c’è il segno 50 e a destra e sinistra della metà campo in ordine decrescente vengono segnate le yards fino al 10.Dopo l’ultima riga bianca (delle “0” yards) c’è un altro pezzetto di campo di 9 metri (10 yards) che rappresenta la end zone, cioè la zona dove si segnano i touchdown. Altri 1,8 metri dietro questa zona troviamo la linea con al centro i pali per i field goal.
La palla
La palla del Football è di forma ovale e la sua lunghezza corrisponde a quella del “piede” (foot) canonico, preso come misura convenzionale in America. E’ attraversata da cuciture a vista per facilitare la presa. Ogni squadra ha a disposizione 36 palle nei campi aperti e 24 in quelli al chiuso (dome).
Il gioco
Sul campo da gioco vanno 11 giocatori per squadra: dopo il classico lancio della monetina per decidere chi inizia le ostilità, si presentano in campo le squadre speciali (special team) cioè 11 giocatori che intervengono soltanto in questa e altre 3 circostanze.
Questa è la differenza principale dagli sport quali il calcio, in quanto nel Football essendo le sostituzioni libere ad ogni azione possono essere cambiate le formazioni.
La squadra che difende calcia il pallone situato sulla linea delle 30 yards proprie, cercando di mandarlo il più lontano possibile per impedire il ritorno degli avversari.
La squadra che attacca a sua volta ha a disposizione due alternative: se il pallone arriva nelle proprie 20 yards il giocatore preposto alla ricezione della palla (kick returner) può rinunciare a correre segnalandolo all’arbitro con il braccio alzato e un ginocchio a terra nel punto della ricezione, oppure può correre con la palla per portarla quanto più avanti possibile.
Tutto ciò avviene mentre i suoi compagni cercano di proteggerlo dall’arrivo degli avversari che tentano di bloccarlo. Nel momento in cui viene fermato, facendogli toccare almeno un ginocchio a terra il gioco si ferma e ripartirà dal punto in cui è stata fermata la palla.
Una volta finita questa situazione iniziale entrano in campo l’attacco della squadra che ha ricevuto la palla e la difesa avversaria. Nel Football ogni qual volta il gioco si ferma, perché l’attacco è stato bloccato (sempre secondo la regola che il giocatore ha toccato il terreno) oppure la palla esce fuori dal campo di gioco, le squadre vengono riorganizzate e riparte una nuova azione.
L’attacco deve avanzare il più possibile verso la end zone avversaria e per farlo ha a disposizione 4 tentativi per percorrere un totale di 10 yards. Il pallone può essere lanciato oppure portato avanti con una corsa, ma una volta essa iniziata o quando si è ricevuto il pallone lanciato, come nel rugby, non si ha la possibilità di passarlo in avanti, è ammesso soltanto il passaggio laterale o indietro ad un compagno.
Così in 4 tentativi l’attacco deve fare almeno 10 yards. Se ci riesce prima dei 4 tentativi ne ha disposizione altri 4 sempre per percorrere 10 yards; se invece non riesce a farle in 3 tentativi, può bypassare l’ultimo e allontanare il pallone con il piede (punt) nella metà campo avversaria il più lontano possibile per impedire il ritorno.
Questo avviene perché se con il quarto tentativo l’attacco non riesce a completare le 10 yards avrà perso il possesso e la squadra avversaria si troverà con il proprio attacco a giocare nel punto in cui si è interrotto il gioco.
Infatti, il gioco del Football è tutto un alternanza di attacchi e difese che entrano in campo abbastanza freneticamente. Una volta che l’attacco si trova in prossimità della end zone avversaria può tentare 2 soluzioni: se è al 4 tentativo e ha una distanza relativamente vicina ai pali del field goal, può tentare di calciare il pallone entro i 2 pali ottenendo così 3 punti, oppure può cercare di arrivare con uno suo giocatore in possesso di palla all’interno della end zone segnando così un touchdown che vale 6 punti.
Se il tentativo va a buon fine si ha a disposizione un’ulteriore possibilità per segnare 1 o 2 punti addizionali. Un punto se si effettua un field goal ravvicinato e il pallone va in mezzo ai pali (quasi sempre!) oppure se si ripete un touchdown, attraverso un gioco d’attacco, che in questo caso vale però solo 2 punti.
Una volta finito il suo compito l’attacco lascia il campo a favore della propria squadra speciale, che provvederà a calciare il pallone e ripartire proprio come fosse l’inizio di un’altra gara. Durante le fasi si gioco possono presentarsi altre 2 situazioni per le quali l’attacco perde il possesso della palla.
Se durante il lancio del pallone questo viene intercettato dalla difesa avversaria, questa cerca di portarlo il più vicino possibile alla end zone e una volta fermata, scenderà in campo il relativo attacco pronto a segnare un touchdown.
Se, invece, durante una corsa o una volta ricevuta la palla il giocatore perde il possesso prima di cadere a terra (fumble) e la palla finisce nelle mani avversarie sarà di nuovo l’attacco avversario a tentare di segnare.
Si può poi presentare una particolare situazione in cui l’attacco a ridosso della propria end zone viene fermato dalla difesa avversaria; cioè il giocatore dell’attacco in possesso di palla viene fermato nella propria end zone. In questo caso alla difesa andranno 2 punti (safety) e in seguito avrà a disposizione il possesso del pallone dopo che sarà stato calciato dall’altra squadra, proprio come nel punt.
Il tempo di gioco
La partita è suddivisa in 4 tempi di 15 minuti ciascuno. Il tempo è effettivo, cioè il cronometro viene fermato quando la palla esce fuori oppure in tutte le situazioni in cui si segnano punti. Se alla fine dei tempi regolamentari le squadre sono in parità si giocheranno 2 tempi supplementari di 15 minuti con la regola del golden goal del calcio (sudden death) cioè chi segna prima vince (con il field goal, touchdown ecc).
Lo snap e la linea di scrimmage
Quando inizia un’azione, le 2 squadre (attacco e difesa) sono schierate una di fronte all’altra separate da un metro circa, con i giocatori pronti a “fronteggiare” gli avversari. La palla è posta a terra da un giocatore dell’attacco che è chiamato centro e che la tiene nelle due mani pronto a “lanciarla” dietro ad un suo compagno chiamato quarterback (colui che lancia la palla).
La linea immaginaria che attraversa la palla e percorre tutto il campo (immaginaria in quanto non è segnata sul campo) viene chiamata linea di scrimmage ed è importantissima nello svolgimento del gioco. All’inizio dell’azione i componenti delle 2 squadre sono immobili dietro tale linea (ovviamente ognuno nella propria metà campo) e devono evitare movimenti, prima che il pallone venga messo in gioco.
Ciò si verifica quando il centro lancia dietro, sotto le proprie gambe, la palla al proprio quarterback; questo movimento viene chiamato snap ed è soltanto in questa occasione che la palla viene messa in gioco e i giocatori possono iniziare le ostilità.
I falli (penalties)
I falli commessi sul campo di gioco vengono fischiati dall’arbitro “capo” chiamato referee, che è colui che controlla la gara, dà il segnale del fallo commesso ed è l’autorità finale nell’interpretazione dei falli. Nel Football però non esiste soltanto questo tipo di arbitro, in quanto egli è coadiuvato nel suo lavoro da altri 6 arbitri con compiti specifici.
Il punto in comune di tutti e 7 gli arbitri è che ognuno di loro può chiamare il fallo di sua competenza semplicemente gettando a terra un fazzoletto giallo (flag) nel punto in cui è avvenuto. Questo tipo di direzione è al tempo stesso più immediata e visiva del semplice fischio dell’arbitro, molto spesso confuso dalla “bolgia” dello stadio…
I falli nel Football sono davvero numerosi e disparati, ma è possibile classificarli in base alla perdita di yards combinate. In questo sport quando è ravvisato un fallo dall’arbitro, questi assegna alla squadra che lo ha commesso una penalità consistente nella perdita di svariate yards (a partire dal punto in cui è iniziata l’azione e a seconda della gravità), cioè nell’indietreggiare il punto in cui l’azione dovrà iniziare (in modo che le yards da guadagnare siano maggiori: la penalità si somma a quelle che già devono essere guadagnate) e spesso questo si accompagna alla perdita di un tentativo (down) per raggiungere le 10 yards canoniche (come se quella azione non fosse mai stata giocata) che così saranno aumentate (alle yards rimanenti va aggiunta la penalità).
Con un esempio il funzionamento sarà più immediato:
Supponiamo che l’arbitro segnali (flag) un fallo all’attacco per intentional grounding, cioè il quarterback lancia intenzionalmente la palla fuori dal campo e che per l’attacco si tratta del primo tentativo sui 4 previsti per guadagnare le 10 yards; l’arbitro chiama il fallo di intentional grounding all’attacco che verrà così punito con 10 yards di penalità (previste per questo tipo di fallo).
Se poniamo che l’attacco partiva dalle proprie 30 yards, si troverà a partire dalle proprie 20 yards (si indietreggia di 5 dalla linea di scrimmage: 30-10=20) ma con il primo tentativo sprecato. Avrà così a disposizione soltanto altri 2 tentativi (2nd & 20: cioè 10 yards da guadagnare più la penalità di 10 yards).
I falli quindi, sono suddivisi in base alla perdita di yards che comportano: così avremo falli che comportano 5 yards di penalità, 10 yards, 15 ecc.
Vediamo quali sono i falli più importanti:
5 YARDS
— False start : movimento anticipato dell’attacco
— Encroachment : contatto tra giocatori avversari prima dello snap
— Offside : è uguale al false start solo è chiamato alla difesa.
Questo tipo di falli sono di lieve entità e riguardano quasi tutti i movimenti allo snap e le relative infrazioni di attacco e difesa.
10 YARDS
— Offensive pass interference : questo fallo si ha quando il ricevitore dell’attacco prima di ricevere la palla, viene in contatto con il difensore avversario ostacolandolo nella propria legittima azione di disturbo. Infatti, dopo lo snap il ricevitore e il difensore avversario non possono venire a contatto prima che la palla venga ricevuta dall’attaccante.
— Holding, illegal use of hands, arms, or body by offense: L’holding è la trattenuta irregolare per impedire all’avversario di correre o raggiungere la palla. L’uso illegale delle mani o altre parti del corpo consiste nel trarre vantaggio ostacolando la difesa avversaria. Come potrebbe fare l’attaccante che durante la corsa allontana l’avversario usando le mani in modo scorretto.
Questi falli sono a discrezione dell’arbitro in quanto riguardano una sua valutazione soggettiva e non oggettiva come potrebbe essere un false start oppure un offside.
15 YARDS
— Striking opponent with fist, kick : Colpire l’avversario con un pugno, calcio.
— Malicious unnecessary roughness : Violenza non necessaria e intenzionale.
Questi falli sono quelli più antisportivi puniti di conseguenza con una grave perdita di yards e che prevedono tutti un comportamento violento e/o intenzionale.
Poi troviamo dei falli che hanno delle caratteristiche peculiari:
AUTOMATIC FIRST DOWN — Sono a favore dell’attacco per ogni fallo imputato alla difesa avversaria ad eccezione di quelli che prevedono le 5 yards di penalità (descritti in precedenza).
Falli che prevedono una combinazione di penalità:
5 YARDS & PERDITA DOWN
–Per i passaggi effettuati oltre la linea di scrimmage.
10 YARDS & PERDITA DOWN
— Intentional grounding : Quando il quarterback sotto pressione avversaria e senza copertura da parte dei propri compagni di reparto lancia intenzionalmente il pallone fuori dal campo per evitare una eccessiva perdita di yards, nel caso gli avversari riuscissero a bloccarlo con il pallone in suo possesso (sack).