Sfogliando le pagine che narrano le storie di sport capita spesso di imbattersi in racconti di atleti che non hanno rispettato le premesse, che dopo aver rivelato precocemente il loro talento non sono mai riusciti a completare la loro crescita, vuoi per mancanza di motivazioni, di carattere, vuoi per il mancato rispetto delle durissime regole
Football Graffiti – Jim Hart, “Grazie per averlo ricordato”
Nella mente di ognuno di noi c’è sempre il timore di non essere ricordato, di non tramandare alcun lascito ai posteri, come un segno del nostro passaggio su questa terra e questa preoccupazione è ancora più elevata nella testa delle persone che magari hanno ottenuto una certa ribalta, una sorta di fama, in gioventù, come
Football Graffiti – Mark Bavaro, la forza del silenzio
Spesso le persone silenziose vengono considerate troppo piene di sé, scambiate per arroganti vista la loro poca propensione al dialogo che porta erroneamente a pensare che non abbiano voglia di ascoltare, e che pertanto credano di essere già edotti su qualsiasi materia, che non necessitino più di insegnamenti e consigli; invece nella maggior parte dei
Football Graffiti – Lee Roy Jordan, famiglia, fede e football
Nella vita di ognuno di noi esiste una sorta di codice d’onore che ci detta la via da seguire, come una sorta di regole autoindotte che ci imponiamo di rispettare lungo tutto il percorso, vuoi per l’educazione ricevuta, vuoi per le persone con cui abbiamo condiviso una parte del nostro cammino, vuoi per la semplicissima
Football Graffiti – Julius Adams, The Jewel
Spesso dal cuore nascono le cose migliori, com’è successo a Macon, cittadina statunitense conosciuta con il nome di “The Heart of Georgia” in cui il 16 Aprile del 1948 è venuto alla luce Julius Adams, giocatore conosciuto con il soprannome di “The Jewel”, resistente come il platino, prezioso come l’oro, indistruttibile come un metallo pregiato,
Football Graffiti – Vince Ferragamo, il quarterback viticoltore
“In realtà sono il primo della famiglia che è amante del vino. Mia mamma era un’ottima cuoca, ma non abbiamo bevuto molto vino a casa mia. Abbiamo mangiato molto buon cibo però! Quando ci riunivamo con i miei nonni la domenica pomeriggio, mio nonno tirava fuori i vini, assolutamente non costosi, erano semplici vini da
Football Graffiti – Joe Ferguson, il Cavaliere Bianco
Tra gli anni sessanta e settanta il Football era fatto di formazioni assolutamente bilanciate, un ricevitore, massimo due sul terreno di gioco, pochi tight end in grado di ricevere, tanti giocatori abili a bloccare, principalmente per i runningback, in parte anche per i quarterback; e il gioco era abbastanza lineare, handoff a destra, corsa del
Football Graffiti – Jeff Hostetler, The Sliding Doors Man
Quante volte nel corso della nostra esistenza ci chiediamo se esiste davvero un destino, quante volte ci rimane sospesa, tra le labbra e la mente, la fatidica domanda “cosa sarebbe successo se…”, quante volte ci siamo trovati di fronte al classico momento topico di una storia, un elemento assolutamente imprevedibile, che può cambiare la nostra
Football Graffiti – 1944, la fusione tra Cardinals e Steelers
A differenza del Baseball, che ricevette un mandato dal presidente Franklin Roosevelt per continuare la disputa del Campionato “nell’interesse morale della nazione”, la NFL non ottenne deroghe particolari nel corso della Seconda Guerra Mondiale nonostante gli sforzi dell’allora commissioner Elmer Layden, ma decise comunque di proseguire le operazioni cercando di mantenere in vita il torneo