Raramente l’Iron Bowl aveva rivestito una tale importanza per Auburn, che insegue un titolo nazionale da più di cinquant’anni e doveva assolutamente proteggere il suo alto posizionamento nel ranking delle migliori 25 d’America battendo contemporaneamente gli attuali campioni in carica di Alabama in una rivalità statale parecchio sentita, e le cose, se avete visto la prima mezz’ora di gara, avevano proprio preso una brutta piega. Greg McElroy, buonissimo quarterback nel gestire le partite e nel prendere decisioni corrette ma nulla più, aveva accumulato numeri che ricordavano più una spread offense che il tipo di gioco più bilanciato che i Crimson Tide praticano in condizioni normali, e per di più aveva ottenuto tali statistiche (più di 300 yards su passaggio nei primi due quarti) senza l’apporto del gioco di corse, noto punto di forza di questo reparto offensivo.
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Davide Lavarra, o Dave e basta se preferite, appassionato di Nfl ed Nba dal 1992, praticamente ossessionato dal football americano, che ho cominciato a seguire anche a livello di college dal 2005. Tifoso di Washington Redskins, Houston Rockets, L.A. Dodgers e Florida State Seminoles. Ho la fortuna di scrivere per questo bellissimo sito dal 2004.