Un giorno di tanto tempo fa qualcuno scrisse: “Nel basket ci sono solo due certezze. La prima è che il dottor Naismith ha inventato il gioco. La seconda è che Bob Cousy l’ha reso una forma di arte”. Parole che sono uno splendido tributo ad uno dei più grandi passatori nella storia della pallacanestro, il primo
Leggende da playground: Earl Manigault
Il Rucker Park playground, tra la 155esima West e 8th Avenue, prende il nome da Holcombe Rucker, direttore del dipartimento Parks & Recreation dell’area nord di Manhattan negli anni sessanta, insegnante di educazione fisica, e poi, ottenuta la laurea al City College di NY, anche docente di inglese alla Junior High School 139, ovviamente a
22 – Dirk Nowitzki
“Un giorno, nel 1994, ho visto questo ragazzo che non conosceva minimamente il gioco, ma istintivamente faceva tutte le cose giuste. Ne sono rimasto affascinato.” Queste le parole con cui Holger Geschwindner, ex giocatore di basket e playmaker titolare della nazionale tedesca alle Olimpiadi di Monaco del 1972, ricorda il momento in cui notò casualmente
23 – Kevin Garnett
Dopo che i gloriosi Lakers avevano abbandonato le fredde montagne del Minnesota per accasarsi sulle calde coste californiane, trascorsero esattamente trent’anni prima che il basket che conta tornasse nella città di Minneapolis. Fu infatti nella stagione 1989-90 che gli attuali Timberwolves fecero il loro esordio nella NBA. Al primo anno vinsero 22 partite, ne persero
24 – Rick Barry
Esiste un solo giocatore nella storia della pallacanestro ad essere stato top scorer NCAA, NBA e ABA. Questo giocatore è Richard Dennis Francis Barry III. Per tutti semplicemente Rick. Se facciamo una lista dei più grandi potenziali offensivi che abbiano mai calcato i campi di basket, accanto ai nomi dei vari Baylor, Chamberlain, Jordan, Bryant
25 – George Mikan
“In principio era Mikan. George Lawrence di nome, Mr. Basketball per soprannome. Occhialuto viso pallido di 6’10” per 240 libbre. Classe 1924. College De Paul. Sette stagioni in NBA, ai Minneapolis Lakers. Cinque titoli. Quelli ufficiali, almeno. Complessivamente gli almanacchi ne contano sette in nove anni. L’unico giocatore della storia a vincere almeno un anello in
26 – Walt Frazier
“Faster than a lizard’s tongue”. Più veloci della lingua di una lucertola. Così furono ribattezzate le mani di Walter Frazier, detto Clyde. Il numero 10 dei Knicks. Il fuoriclasse. Uno dei migliori playmaker di sempre. Uno dei migliori rubapalloni di sempre. Uno dei migliori difensori di sempre. Soprattutto il più grande giocatore della storia dei
L’arte di ritirarsi
Il ritiro di Tim Duncan, oltre ad essere un momento di nostalgia e tributi a quest’immenso cestista, è una buona occasione per parlare di come un grande sportivo dovrebbe abbandonare le scene (meglio lasciare il proscenio in punta di piedi, come Timoteo, oppure con un addio pirotecnico, come ha fatto Kobe Bryant?), e quando (appena
27 – Scottie Pippen
C’era una volta un cantante americano piuttosto famoso dalle parti del pianeta terra. Il suo nome era Elvis, il suo cognome Presley, ma per tutti era semplicemente il Re. Nelle sue apparizioni dal vivo fra il 1956 e il 1972, Elvis era solito farsi accompagnare da un quartetto vocale originario di Springfield nel Missouri, la