Verso la fine del 1800, in America, assistemmo all'”importazione”, principalmente dalla Gran Bretagna, di alcuni sport molto praticati nella terra di Sua Maestà la Regina.
Quando “sbarcarono” sul suolo americano, alcuni di questi sport subìrono delle modifiche. Oggi, quelle “modifiche” hanno fatto di quegli sport “derivati”, i veri e propri trademark Usa.
Quindi, dalla fine del 1800, tanto nel territorio canadese quanto in quello Usa fecero la propria comparsa i principali sport professionistici: in ordine, prettamente storico, vediamo Baseball e American Football. Subito dietro abbiamo l’Hockey su ghiaccio e finalmente il Bakset.
Sull’hockey è doverosa una precisazione: questo sport ha attecchito primariamente nel territorio canadese; poi, si è pian piano sviluppato in quello a stelle e strisce.
Ora, in riferimento alle grandi rivalità, possiamo capire quanto siano profonde, solo “sfogliando” figurativamente, la storyline dei principali sport americani e canadesi-americano.
Innanzitutto, partiamo dal baseball, sport dove troviamo alcune tra le più storiche e anche arcigne rivalità, per il semplice fatto che la codifica delle prime regole del gioco, e l’accadimento della prima gara ufficiale, si ebbero attorno al 1850, precisamente: nel 1839, Alexander Cartwhright codificò le prime basi regolamentari, e nel 1846, a NY, si disputò la prima partita ufficiale.
La Lega Professionistica vide la luce nel 1903, e venne anche decretata la disputa di una “finale”, che assunse il nome di World Series. Quindi è facile intuire come le rivalità siano qualcosa di realmente atavico, generazionale, che si trasmette di nonno, in padre, in figlio: se nasci “Red Sox” gli Yankees sono Il rivale numero uno.
Il Football Americano invece vide i suoi albori nel 1869, quando si disputò una gara tra le Università di Rutgers e Princeton. Nei decenni successivi, vennero perfezionate le regole, grazie a pionieri come Walter Camp, e soprattutto, “testate” sul campo da uno dei primi veri atleti versatili: l’amerindo Jim Thorpe.
Lo stesso Thorpe nel 1920 fondò la primitiva American Professional Football Association, che dal 1922 venne rinominata National Football League, che com’è comprensibile, fu più volte soggetta a mutamenti, ultimo il riallineamento delle squadre nel 2002.
A livello cronologico, troviamo poi l’Hockey su ghiaccio: già nel 1845 un ricco signore inglese, Sir John Franklyn affermò di aver praticato questa variante di giochi britannici-in primis l’hurling irlandese. Ma fu solo nel 1860 che venne disputata una gara semiufficiale. Però, come premesso, l’hockey è prettamente un gioco canadese.
Infatti, la prima partita avvenne a Montreal, e la città di Montreal, nella primissima era dell’hockey, dominò in lungo e in largo. La prima finale, la Stanley Cup, fu infatti vinta da una squadra di… Montreal!!!
Allo scoccare del nuovo secolo, i proprietari decisero di riunirsi in un’unica Lega. E fu così che, in una città canadese a caso, Montreal, venne sancita la nascita della National Hockey League. Siamo nel 1917.
Infine, arriva la pallacanestro. Infine, nel senso, che a livello di date, la nascita dello sport non coincide con la fondazione della Lega. Infatti, nel 1891 il professore di ginnastica James Naismith inventò la pallacanestro. Ma bisogna aspettare il 1946 per avere la nascita della National Basketball Association.
A questo punto, dopo questa presentazione storica delle principali leghe professionistiche, entriamo più nello specifico delle più accese, storiche, fiere, anche aspre, rivalità che troviamo nelle 4 leghe principali.
Chiunque si avvicini al baseball come semplice tifoso, non può non prendere “posizione” rispetto alla Rivalità numero 1 del baseball: Boston Red Sox – New York Yankees.
Questa è una delle più feroci, sentite, seguite, rivalità nello sport americano.
Onestamente, dai siti specializzati, questa sfida non viene messa al primo posto assoluto (per Sports Illustrated la numero 1 è Cowboys-Redskins; per i siti che fanno capo ad Espn, è Duke-North Carolina di NCAA Basketball).
In ogni caso, considerando il mondo del baseball, Red Sox-Yankees è una sfida mitica.
Il primo incontro venne giocato nel 1901, e da allora, si sono disputati la bellezza di 2.098 scontri: la serie totale vede in vantaggio NY per 1125-940-14. Però, Boston-New York è anche insieme una rivalità tra città del nord-est degli Usa: Boston era il porto più prossimo all’Oceano, era il polo culturale, educazionale, artistico ed economico, degli Usa.
Dal XX secolo, New York è diventata “la capitale economica” degli Usa, vuoi soprattutto per la presenza di Wall Street, e quindi, l’appeal della “Big Apple” si è fatto via via più profondo.
Nei primi anni del 1900, l’ago della bilancia è sempre andato pendendo verso Boston.
Fino al 1918, i Red Sox dominarono la scena del baseball. Soprattutto grazie a “Babe” Ruth, un fantastico slugger, uno dei veri pionieri del gioco. Fino al 1918 però. Perchè l’allora presidente di Boston, per questioni soprattutto economiche dovette vendere il Ruth….agli Yankees.
Senonchè il Ruth, scagliò ai Red Sox la “Curse of the Bambino”, la “Maledizione del Bambino”: “Senza di me, non vincerete più”. E così è stato: per decenni, i Red Sox furono l’epitome degli eterni incompiuti. Fino al 2004. ALCS, serie di finale di conference.
Fino ad allora, anche in post season, gli Yankeees-il potere dei soldi, degli affari, del “ti piace vincere facile?? Vieni da noi”, i “Bronx bombers”, avevano dominato le serie: 11-8 il computo.
Ma appunto, nel 2004, accade quello che molte generazioni di tifoso Red Sox, speravano: dopo 86 anni, i Red Sox, con una rimonta eroica, da sotto 0-3 nella serie, rimontarono, vinsero la serie 4-3, approdarono alle World Series, e schiantarono i St.Louis Cardinals, con un roboante 4-0.
I Red Sox, così, sfatarono due maledizioni: quella del Bambino, e quella nelle WS. Dopo il favoloso exploit del 2004, anche i giocatori del roster hanno acquisito maggior sicureza in sè, e come si aspettano i loro tifosi, quando i bronx bombers scendono a Fenway Park, fanno loro trovare un ambiente caldo, e pronto alla battaglia.
Come quest’anno: le due squadre partono in modo diametralmente opposto, ma proprio nella serie stagionale, Boston trova due vittorie su tre partite, fiducia, e fa esplodere di gioia “il green monster”.
A livello di agonismo, non possono essere paragonate a Boston-NYYankees.
Però, a livello storico, le prossime due rivalità occupano i primi posti. Sto parlando delle serie che mettono a confronto Dodgers contro Giants.
Ho apposta scritto Dodgers-Giants senza menzionare le città, in quanto, c’è da fare una precisazione: la rivalità Dodgers-Giants nasce nel lontano 1883, quando vennero istituite due squadre: i Dodgers, erano di stanza a Brooklyn, quartiere operaio, e polo dell’immigrazione di fine ‘800.
I Giants erano invece di stanza a Manhattan, quindi erano “rappresentanti” delle classi elitarie. Il primo incontro, si giocò nel 1883, e da allora, questa sfida si è rinnovata per altre 2.175 volte. Nessun’altra rivalità sportiva professionistica si è mai ripetuta così tante volte. La serie aperta vede in vantaggio i Giants per 1089-1074-12.
Dal 1957, poi, le due franchigie si sono accasate al sole della California, i Dodgers a Los Angeles, i Giants a San Francisco. Inoltre, i numeri dei successi manifestano un certo equilibrio: 6 World Series a testa, e 18 Pennants della National League; anche nel totale delle vittorie fin quì raggiunte, il bilancio è molto corto: i Giantscomandano con 10.509 vittorie, i Dodgers sono al numero 3 con 10.023. Il secondo posto è occupato dai Chicago Cubs(10.346).
Ora, passiamo al meraviglioso gioco del Football.
La Rivalità con la R maiuscola, è universalmente riconosciuta essere quelle che pone contro, due volte all’anno, come minimo, due storiche franchigie di football, che ne hanno fatto la storia: sto parlando di Dallas Cowboys-Washington Redskins.
SportsIllustrated l’ha classificata “la rivalità numero uno nella NFL e una delle più forti di tutti i tempi”. La serie totale vede Dallas decisamente avanti per 60 vittorie a 38, con 2 pareggi. Nella post season invece è davanti Washington per 2 vittorie a zero.
Ad ogni modo, questa è una rivalità nata nel 1960, e da allora, dato che queste due squadre si sono sempre trovate nella stessa Division, almeno per due volte l’anno, accadono dei veri e propri scontri, sul campo, di livello altissimo per quanto riguarda l’agonismo.
In questi match, i giocatori poi non hanno mai lesinato colpi forti e comportamenti che esaltavano la folla. Sempre nell’altrui rispetto, si intende. A livello statistico, queste due squadre hanno sviluppato siffatta rivalità anche grazie alle vittorie conseguite: Cowboys e Redskins, sono infatti, due tra le squadre più vincenti della storia della NFL: a livello di Superbowl, insieme, ne hanno raccolti 8(5 Dallas, 3 Washington); di Pennanti della National Football Conference, ne hanno conquistati 27.
Queste fredde cifre quindi dicono abbastanza bene come, allo stesso modo di Red Sox-Yanks, anche in Cowboys-Redskins, si tratti di qualcosa che travalica lo sport in sè e per sè: quando la schedule prevede Dallas-Washington la stessa America si ferma, per osservare questo grandissimo spettacolo.
Se sei un “Cowboy”, di certo non puoi non attendere con impazienza l’arrivo della gara controi i Redskins. E viceversa, of course. E anche se negli ultimi anni, le due squadre non stanno attraversando un ottimo momento di forma, tanto il Cowboys Stadium, quanto il Fedex stadium, traboccano di entusiasmo. Puoi fare una brutta stagione, ma se perdi anche i due “derby”, beh, c’è da essere molto, molto delusi.
Proseguendo, troviamo la NFC North, dove due delle squadre componenti sono davvero La Storia fatta sul campo. Sto parlando dei Chicago Bears e dei neocampioni NFL Green Bay Packers.
Il primo incontro avvenne nel 1921; e la serie arride ai Bears per 92 vittorie a 84. Ancor più che in Dallas-Washington, Chicago e Green Bay hanno davvero fatto la Storia: come titoli, pre-Super Bowl e nella Super Bowl Era, hanno conquistato qualcosa come 22 titoli-9 Chicago, 13 Green Bay. Green Bay poi è l’unica squadre NFL ad azionariato popolare.
Comunque, quando sono in programma 2 o più scontri, in campo succede sempre qualcosa di spettacolare. E se poi le temperature scendono più vicino allo zero, o più sotto, allora, la gara diviene semplicemente una faccendo epica, per uomini eletti.
Passando all’altra Conference, la AFC, tra le rivalità di spicco degli ultimi anni, da sottolineare è quella tra 2 grandissimi quarterbacks e soprattutto leaders in campo e fuori: mi sto riferendo a Colts-Patriots.
Di per sè, la rivalità è aperta dal 1970, ma è da quando hanno fatto la loro comparsa sul terreno due fenomeni del gioco, Brady per New England, Manning per i Colts, i match sono sempre da prime time, e negli ultimi anni soprattutto, hanno stabilito la gerarchia nella Conference.
Inoltre, gli scontri intervisionali, e finanche nei playoffs, sono stati l’epitome delle due filosofie di gioco: i Pats del mitico coach Belichick hanno costruito le loro fortune e i loro 4 titoli in 6 anni su una difesa impenetrabile, e una secondaria che intercettava ogni palla che transitasse in quelle zone.
Dall’altro lato, coach Dungy ha dato a Manning le chiavi della squadra, e con la sua immensa capacità e velocità di pensiero, ha portato i Colts al Super Bowl conquistato nel 2006 e poi perso con i Saints nel 2010.
Proseguiamo con l’Hockey. Come già accennato, l’Hockey è una specie di religione per il Canada. Non è un caso che la franchigia più vincente sia di Montreal(24 le Stanley Cup conquistate). E canadese, è la più accesa tra le rivalità.La più importante tra queste è Montreal-Toronto. Montreal ha avuto una o più d’una squadra di Hockey sin dal 1909. Ma è dal 1917 che esistono i Canadiens di Montreal. Toronto è anch’essa una città che vive di Hockey. La squadra venne creata nel 1917, ma si aggregò alla NHL dal 1927, quando cambiò il nome proprio in Maple Leafs-foglie d’acero.
Dal 1917, 778 match, comanda MTL 375 a 308, con 88 pareggi. Nei playoffs su 71 gare, ancora MTL è davanti 42-29. Ma ciò che più conta è che Mtl-Toronto è davvero una sfida a più facce: sportiva sul ghiaccio-si sono anche contese la Stanley Cup; ora non è più possibile, dato che si trovano entrambe nella Eastern Conference, ma è soprattutto una sfida tra le due più grandi città del Canada: Toronto è la più grande, ed è il cuore del Canada Inglese; Mtl è la seconda, ed è il cuore pulsante della parte francese dello stato. E come si può ben capire, quando è in programma Toronto-Mtl, il Canada è incollato alla tele.
La seconda rivalità in classifica è Bruins-Canadiens. In primis è classificata come “Original Six rivalry”, perchè sia Mtl che Boston sono presenti nella NHL dal 1917. Il primo match si disputò nel 1924, e da allora, si è ripetuto per 711 volte: Mtl anche quì guida con 343 vittorie, a fronte di 259 successi di Boston e 103 pareggi. Su 33 incontri di post season, 24 ne ha vinti ancora Mtl.
E proprio rispetto alle serie playoffs, Boston-Mtl è al numero uno di volte in cui è occorsa. Ed è quindi immaginabile che tanto i tifosi, quanto gli stessi giocatori non si amino proprio alla follia. Tutt’altro. E basta riferirsi alla sola stagione 2010/2011.
A Mtl, durante un incontro di regular season, il capitano dei Bruins ha spinto contro un maledetto palo che reggeva il plexiglas un giocatore di Mtl, Pacioretty, causandone una commozione cerebrale e uno schiacciamento delle vertebre cervicali molto pericolosi. La NHL ha deciso di non prendere alcun provvedimento.
Così non ha pensato la polizia: ha infatti aperto un fascicolo contro Chara, che però si è prontamente scusato e giustificato. Questo è solo un esempio della forza e anche violenza che i giocatori ci mettono in questa partita. Basta scorrere Wikipedia e leggere gli altri episodi della saga.
Dulcis in fundo, il basket.
Nella NBA, dal 1946, c’è una sfida che supera tutto il resto per storia, significati, titoli delle due squadre, giocatori famosi che vestirono le casacche delle due famosissime franchigie. E’ facile che abbiate già capito di quale rivalità stia parlando. E’ Boston Celtics-Los Angeles Lakers.
Su tutti questo numero: complessivamente, su 64 titoli messi in palio nelle NBA Finals, Celtics e Lakers ne hanno conquistate 33. Precisamente, i Celtics comandano la classifica con 17 titoli; i Lakers inseguono a 16. E a vedere quest’anno, ho paura che i Lakers se non altro, potrebbero pareggiare il conto.
Tornando a noi, Celtics-Lakers è poi una sfida storica nella NBA: dal 1949, su 274 match, 153 sono stati i successi di Boston, 121 quelli dei Lakers. Il più ampio margine di vittoria negli scontri è proprio arrivato in una Finale: nel 2010, gara-6 si concluse 131-92 per i Celtics. Nella post season, su 74 incontri, 43 sono andati ad appannaggio dei Celtics e 31 per i Lakers.
Comunque, Boston-LA è da sempre simboleggiata dalla sfida tra due tra i più bravi, importanti, fantastici giocatori che abbiamo mai calcato i parquets del fu Boston Garden e del Forum di Inglewood di Los Angeles. Ossia Larry Bird ed Earvin “Magic” Johnson.
A Boston poi, l’atmosfera era pervasa da un grido: “Beat LA”, battete LA. Bird e Johnson si incontrarono in ben tre finali NBA: 1984, ’85 e ’87(2-1 per LA). Secondo molti, “Larry & Magic salvarono la NBA”. O meno poeticamente, era East Coast vs West Coast; classe operaia vs Hollywood.
Ad ogni modo, Larry e Magic crearono, con le loro giocate e i comportamenti, due scuole di pensiero: la calma, la perfezione del tiro di Bird; contro la show-time, i passaggi dietro la schiena, i gancio-cielo di Kareem. Non potevi non prendere posizione.
Dopo questi roboanti anni ’80, la rivalità si è un po’ affievolita, anche perchè i Celtics hanno attraversato un lungo periodo di “rifondazione”. Nel 2008, i Celtics finalmente trovano modo di costruire una squadra di alto livello, e come fossero “in missione”, ritornano in Finale, dove trovano proprio i Lakers. Nel TD Garden risuona il “Beat LA”, e così accade: i “Big Three”-Allen, Garnett, Pierce guidano i loro compagni al titolo, travolgendo i Lakers in gara 6, e di nuovo vincendo l’anello dopo il titolo del 1986.
Nel 2010, ancora NBA Finals, ma questa volta, a succedere sono i Lakers, in gara 7, che definir drammatica è poco. Ancora una volta, è Kobe Bryant che prende le redini del team e guida al 16° titolo della storia, prendendosi una succosa rivincita contro gli arcirivali.
Dunque, questo articolo vi ha proposto quelle che possono essere considerate le più grandi, storiche, feroci rivalità che attraversano l’intero panorama sportivo americano.
Per dovere di cronaca, ce ne sarebbe ancora da parlaree da inserire altre rivalità, ma ho pensato che fosse meglio per tutti-in primis chi legge, di illustrare “le top one” di ogni sport.
bell’articolo!
storia/leggenda
pensare che lo sport in america è qualcosa di + per quel paese. dall’inno, al primo tiro del presidente che inizia il campionato lo sport in america assume un carattere identitario per quella nazione.
lo sport ha rotto le barriere del razzismo, ha riunito etnie diverse in maniera pacifica in una nazione giovane con poca storia formata da immigrati di tutte le parti del mondo. in questo mosaico ogni parte d’america ha diritto di cittadinanza e di unirsi a questo racconto collettivo del proprio paese dando l’impressione che al di là della vittoria di questa o quella realtà a vincere il bisogno degli americani di radici comuni.
naturalmente lo sport è competizione e le grandi competizioni hanno acceso la fantasia degli appassionati creando miti e leggende che come nel caso di MJ escono dalla realtà locale e diventano patrimonio comune. così la sfida tra Bird e Magic non è solo la sfida tra due miti ma tra due americhe e in quello scontro + di ogni altro c’è l’esempio della dicotomia rivalità/unione che è il vero trade-union di tutte le leghe e le rivalità negli sport americani.
qualcun altra dell’NBA per parcondicio potevate metterla,tipo il derby tra Spurs Mavs e Rockets e le vecchie rivalita’ degli anni 90 tra Heat e Knicks e Lakers e Kings
anch’io avrei preferito leggere qualche altra rivalità, ma per il resto gran bell’articolo!!!!!!!
spero in un bel seguito!!!!!!!!!!
Buffalo Bills VS Miami Dolphins!
Si detestano! ho visto la partita dello scorso anno a Buffalo! che spettacolo ragazzi!
Ma il gancio cielo non era di Kareem?
volevo precisare anche io che il gancio cielo è iconograficamente accostabile più a Kareem Abdul-Jabar che a Magic Johnson
Buon giorno ragazzi!!!! Innanzitutto, grazie a blocksteal per l’ottimo commento. Concordo con tutto quello che hai scritto.
Per gli altri: onestamente, mi sono “limitato” alle rivalità che hanno più storia, più incontri. Ho pensato di riassumerne alcune perchè avevo paura di fare un mega articolo, obiettivamente illeggibile, per prolissità, lunghezza, ecc ecc. Poi, concordo: di rivalità ne sono pieni TUTTI gli Usa sports.
Infine, sì, il gancio cielo è acrivibile a Karrem, però, anche Magic lo usò come arma principale per scardinare la difesa Celtic e per evitare stoppate.
Buona giornata a tutti!!
Finals 2008 non Finals 2010, Boston – Lakers 131-92.
Per il resto, complimentissimI!!!
Marcus833, grazie x la doverosa correzione, è stato un lapsus, anche perchè, poi, parlo del 2010, dove abbiamo ahimè visto trionfare i giallo-viola…
E poi grazie dei complimenti!!!
Buona giornata!!!