Indirizzo e-mail: cesc_999@libero.it "La vita è una metafora del basket" (Phil Jackson)

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NBA – Griffin batte Durant, i Mavericks e i 76ers vanno KO

RAPTORS @ BULLS 106-113
I Raptors, privi di Bargnani, perdono con onore contro i Bulls, in una partita dominata dagli attacchi. A recitare la parte del leone è ancora una volta Derrick Rose, capace di segnare 36 punti e al contempo di distribuire 10 assist, ben coadiuvato da Luol Deng (17 punti), Carlos Boozer (18 + 10 rimbalzi) e la riserva Taj Gibson, che sostituisce degnamente l’assente Joakim Noah con una prova da 15 punti e 9 rimbalzi. I Raptors rincorrono per tutta la partita e riescono anche a ridurre in modo considerevole lo svantaggio, ma alla fine si devono arrendere di fronte ad una delle squadre più in forma della NBA. Da segnalare gli ottimi contributi di Bayless e DeRozan (26 punti a testa) ma anche del rookie Ed Davis, che segna 17 punti con un ottimo 7 su 8 dal campo e abbranca anche 11 rimbalzi. Male invece la panchina, con il solo Barbosa che mette punti a referto (18) mentre i vari Weems, Evans, Wright e Ajinca non smuovono il proprio tabellino.

TIMBERWOLVES @ GRIZZLIES 89-106
Troppo grande il divario di motivazioni tra le due squadre per pensare ad un risultato diverso. I Grizzlies si confermano squadra da play-off e si lasciano trascinare dai molti giocatori talentuosi presenti nel roster: impressiona ancora una volta Zach Randolph, che segna 22 punti e prende 8 rimbalzi, ma è molto prezioso anche il contributo di Tony Allen (12 punti) e di OJ Mayo (20 uscendo dalla panchina). Lo stesso non si può dire per i Timberwolves, privi tra l’altro della coppia Love-Milicic, che trovano risposte importanti solo da Beasley (20 punti) e Ridnour (17), ma perdono nettamente la lotta a rimbalzo (44-34).

76ERS @ BUCKS 87-93 (OT)
Ottima e sofferta vittoria dei Bucks, che con le unghie e con i denti rimangono aggrappati alla lotta per l’ottavo posto della Eastern Conference. L’eroe della partita è Brandon Jennings, giocatore da clamorosi alti e bassi che dopo aver segnao appena 4 punti nei primi 48 minuti di gioco si scatena nel tempo supplementare. Jennings segna 9 punti da solo, contro gli 8 dei 76ers, e i suoi compagni ne aggiungono altri 5 per un parziale di 14-8 che regala la vittoria a Milwaukee. Oltre a Jennings, i Bucks beneficiano anche della buona serata di John Salmons (19 punti) Drew Gooden (12, ed altrettanti rimbalzi). Tra i 76ers, invece, delude Iguodala (appena 7 punti per lui) e Spencer Hawes (12, ma con un mediocre 4 su 12 al tiro).

MAVERICKS @ WARRIORS 92-99
Che sia la maledizione dei play-off 2007, quando i Warriors eliminarono clamorosamente i Mavericks? Chi lo sa. Certo è che i Warriors portano a casa una bella vittoria, trascinati dal solito Monta Ellis che segna 32 punti e da David Lee, il quale ne segna 16 ed aggiunge 8 rimbalzi. I Mavericks tirano male (41% dal campo, 20% da 3 e 65% ai liberi), e diversi giocatori deludono le aspettative, a partire da Nowitzki che sbaglia ben 11 conclusioni su 16, per non parlare del trio Kidd-Beaubois-Stevenson, con i tre che litigano con il canestro e chiudono con un complessivo 3 su 18 al tiro.

THUNDER @ CLIPPERS 92-98
Griffin dimostra di non temere il confronto con Durant e piazza una prestazione superlativa, composta di 26 punti e 16 rimbalzi. La partita è piena di errori, con i Thunder che gettano alle ortiche un vantaggio di 16 punti giocando un secondo tempo orribile. Lo stesso Durant, pur segnando 23 punti, sbaglia ben 14 conclusioni sulle 24 tentate, per non parlare dell’eloquente 1 su 12 al tiro del suo compagno Russell Westbrook. La partita si rivela piuttosto nervosa, con ben 7 falli tecnici fischiati. Alla fine la decide Eric Gordon, che infila due triple da distanza siderale nel finale di gara, con il pubblico dello Staples Center in visibilio per i suoi canestri.

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NBA – News su Grant Hill, Amare Stoudemire e i Sacramento Kings

– Grant Hill vuole giocare ancora con i Suns: Grant Hill, 38enne ala dei Phoenix Suns, ha espresso il suo desiderio di giocare ancora in Arizona nella prossima stagione. Ecco le sue parole: “sono sicuro che questa squadra possa migliorare e che potremo tornare nei play-off già l’anno prossimo. Certo, bisognerà vedere cosa succederà nella intera NBA, dato che ci sono ancora delle cose da risolvere tra la Lega e i giocatori. Ma nel caso non ci sia uno stop del campionato, io vorrei rifirmare con i Suns e terminare in questa città la mia carriera“.

– Stoudemire ammette le proprie difficoltà: dopo una prima parte di stagione da candidato per l’MVP, Amare Stoudemire sembra aver perso parte delle proprie energie. Lo stesso centro dei New York Knicks, interpellato sull’argomento, ha spiegato i perchè del proprio periodo difficile: “è stato un periodo particolarmente duro nell’ultimo mese, perchè sono successe diverse cose. Ho speso molte energie nella prima parte della stagione, poi abbiamo avuto molte partite ravvicinate e in più sono arrivati dei ragazzi nuovi, con i quali mi devo integrare. Non è facile dover affrontare tutte queste cose contemporaneamente, ma penso di aver trovato la via d’uscita“.

– Sempre più vicino il trasferimento dei Sacramento Kings ad Anaheim: il consiglio cittadino di Anaheim ha approvato all’unanimità lo stanziamento di 75 milioni di dollari, che favorirebbero il trasferimento dei Kings da Sacramento ad Anaheim. Adesso bisognerà aspettare le decisioni degli altri proprietari delle franchigie NBA: nel caso avvenisse questo trasferimento, i Sacramento Kings diventerebbero gli Anaheim Royals, e in pratica sarebbero la terza squadra di Los Angeles dopo i Lakers e i Clippers. Il sindaco di Anaheim, Tom Tait, ha commentato così la notizia: “sono molto eccitato all’idea di vedere una squadra NBA nella nostra città, e credo che siamo davvero vicini a raggiungere questo obiettivo. Ai tifosi di Sacramento dico che noi non abbiamo nulla contro di loro: semplicemente, può capitare ed è capitato diverse volte nella storia che una squadra professionistica si sposti da una città ad un’altra”.

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NBA – News su LeBron James, John Wall, Andrei Kirilenko…

– LeBron James ritorna a Cleveland stanotte, ecco le sue parole: questa notte LeBron James giocherà contro i Cleveland Cavaliers, la squadra che lo scelse nel draft 2003 e per la quale ha giocato fino all’estate scorsa. Il due volte MVP aveva già giocato a Cleveland con la maglia degli Heat nel dicembre scorso, venendo rumorosamente fischiato per tutta la partita dal suo ex pubblico. Ecco cosa ha detto James a riguardo del suo ritorno: “sicuramente stanotte non potrà andare peggio rispetto al 2 dicembre per quanto riguarda l’accoglienza nei miei confronti. Tra l’altro, quella vittoria contro i Cavs fu molto positiva per noi, dato che iniziammo ad ingranare proprio allora dopo un avvio di stagione non esaltante”.

– John Wall: “il mio modello? Derrick Rose!”: John Wall, prima scelta del draft 2010 e attuale giocatore dei Washington Wizards, ha parlato del suo primo anno di NBA in un’intervista rilasciata al sito hoopshype.com. “Devo assolutamente migliorare, e in particolar modo devo migliorare il mio tiro dalla media e lunga distanza. In un certo senso mi ispiro a Rose, che è un playmaker giovane come me e che ha lavorato duro per migliorare il proprio tiro e risultare ancora più pericoloso di quanto già era. Spesso i miei compagni riescono a liberarmi per dei tiri facili, ma non sempre rispondo bene alle loro aspettative. Ho tutta l’intenzione di lavorare sul mio tiro in sospensione quest’estate”.

– Mike Fratello è il nuovo allenatore della Nazionale Ucraina: il nome di Mike Fratello magari non sarà noto a tutti, ma stiamo parlando di un allenatore di ottimo spessore, con un passato importante nella NBA. Egli vinse il premio di Allenatore dell’anno nel 1986 e tra il 1983 e il 2006 ha allenato gli Atlanta Hawks, i Cleveland Cavaliers e i Memphis Grizzlies, conseguendo un record di 667 vittorie e 543 sconfitte. All’età di 64 anni Fratello ha accettato l’incarico di allenatore della Nazionale Ucraina, che disputerà gli Europei nel 2012. Ecco il suo commento a caldo: “è un’occasione che potrebbe non ripresentarsi più per me. Non ho mai ricoperto un incarico del genere ma mi sento molto motivato, e spero di poter dare il mio contributo affinchè il movimento cestistico in Ucraina possa crescere”.

– Quale futuro per Andrei Kirilenko?: Andrei Kirilenko, 30enne giocatore degli Utah Jazz, ha dichiarato di voler continuare a giocare per la sua attuale squadra, anche dopo la scadenza del suo contratto che avverrà tra tre mesi. Ma i Jazz potrebbero rinunciare a tenerlo: il russo, infatti, guadagna 17.5 milioni in questo suo ultimo anno, e se vorrà rimanere nello Utah dovrà ridimensionare di molto le sue richieste economiche. Quella attuale è la sua decima stagione con la maglia dei Jazz, e ad oggi la dirigenza non si è ancora sbilanciata sul suo futuro.

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NBA – News sul futuro di Bargnani, Dwight Howard, Deron Williams…

– Andrea Bargnani è in vendita?: la posizione di Bargnani a Toronto, dopo 5 stagioni da protagonista, sembra essere a rischio. Per ora non ci sono trattative vere e proprie, ma i Raptors stanno pianificando la prossima stagione e avrebbero deciso di puntare con forza sul rookie Ed Davis, centro potente fisicamente e discreto sia come attaccante che come difensore, ma soprattutto sulla guardia DeMar Derozan. Il nostro Bargnani, invece, potrebbe essere ceduto per ottenere giocatori più funzionali al progetto. Il ragazzo romano gode di un certo rispetto all’interno della Lega, ed è uno dei pochi giocatori di Toronto che potrebbero realmente interessare alle altre squadre della NBA. Sicuramente egli non è più un “intoccabile”, perciò non ci resta che aspettare i prossimi mesi per scoprirne di più.

– Stan Van Gundy: “i media hanno già assegnato l’MVP a Derrick Rose”: Stan Van Gundy, allenatore degli Orlando Magic, ha dichiarato che “i media stanno spingendo tantissimo per rendere Rose l’MVP di questa stagione. Dato che sono loro ad indirizzare il voto, penso proprio che la corsa al trofeo sia già chiusa quest’anno, ed è un peccato perchè secondo me il nostro Dwight Howard lo meriterebbe almeno quanto lui. Basta guardare il grande lavoro che sta facendo per noi con il suo attacco, la sua difesa e la sua abilità a rimbalzo”. Interpellato a proposito delle dichiarazioni del suo allenatore, lo stesso Howard ha detto: “sento molti appassionati della NBA che vorrebbero Rose come MVP, e sono sicuro che loro abbiano ragione. Rose è un grande giocatore, che sta guidando i suoi compagni al miglior record della Eastern Conference, e non avrei problemi se vincesse lui il trofeo. Per quanto riguarda me, non mi piace parlare di quello che faccio ma credo di lavorare duro per aiutare la mia squadra a vincere, e cerco di farlo in ogni partita in cui gioco”.

– Ancora Magic, ancora Dwight Howard: quale sarà il suo futuro?: interpellato a riguardo del suo futuro e sul contratto in scadenza nel 2012, Dwight Howard ha dichiarato: “non ho ancora pensato a cosa fare, perchè non è tra le mie priorità in questo momento. C’è ancora questa stagione da finire e poi la prossima da affrontare interamente, perciò è ancora presto per pensare al mio contratto. So che voi giornalisti spesso parlate del mio futuro, e sinceramente è una cosa che non mi diverte affatto. Non diverte me, non diverte i miei compagni e non diverte i nostri tifosi, che pensano a supportarci per aiutarci a vincere un titolo e non al mio contratto”.

– Deron Williams è scontento di trovarsi a New Jersey: la trade che ha portato Deron Williams nel New Jersey è stata una delle più importanti negli ultimi anni. Ma il giocatore, unanimemente riconosciuto come uno dei migliori playmaker della NBA, non è affatto contento di essersi ritrovato in una squadra meno competitiva rispetto ai Jazz. “Sono arrivato soltanto da un mese – ha commentato Williams -, e non so quale sarà il mio futuro. So che i tifosi dei Nets vorrebbero che io dicessi “resterò qui tanti anni”, ma non me la sento di dire una cosa del genere. Devo ancora capire quale sarà il mio futuro, e soprattutto se sarà qui o da un’altra parte. Sicuramente i Nets hanno bisogno di altri giocatori oltre a me se vorranno diventare una squadra di grande livello, e io aspetto questi arrivi“.

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NBA – News su Anthony, Okafor, Larry Brown…

– Tempi duri per Carmelo Anthony a New York: dopo un inseguimento durato tanti mesi, i Knicks hanno acquistato Carmelo Anthony un mese fa, proponendolo giustamente agli occhi dei tifosi come una nuova stella che avrebbe contribuito alla crescita della squadra. La stampa newyorkese non è così tenera con Melo, il quale viene accusato insieme all’altro neo-arrivato Chauncey Billups di aver stravolto un sistema offensivo che con i vecchi interpreti funzionava meglio. Sull’argomento è intervenuto il capitano dei Knicks, Amar’e Stoudemire, il quale ha affermato che “adesso il nostro obiettivo è di lavorare e di finire bene la stagione regolare, in modo tale da qualificarci con la migliore posizione possibile per i play-off. Una volta arrivati alla post-season, vedremo cosa saremo capaci di fare. L’importante è non avere fretta e remare tutti nella stessa direzione, anche per aiutare i nuovi ragazzi ad integrarsi nel nostro sistema di gioco”.

– Emeka Okafor parla del suo desiderio di disputare i play-off e degli Charlotte Bobcats: Emeka Okafor, attuale centro dei New Orleans Hornets, ha parlato nel corso di una recente intervista del suo desiderio di disputare i play-off e della sua ex-squadra, gli Charlotte Bobcats, con i quali ha giocato dal 2004 al 2009. “Finora non ho mai disputato una singola partita di play-off nella mia carriera – ha detto Okafor –, ed è un obiettivo che voglio raggiungere il più presto possibile. Ho 28 anni e mi voglio giocare questa possibilità. Per quanto riguarda i Bobcats, non mi stupiscono i tanti cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi anni: anche quando c’ero io si cambiava in continuazione. Una volta cambiavano i dirigenti, un’altra volta i membri dello staff tecnico, e poi i giocatori: in 7 anni di vita la franchigia è stata totalmente rivoluzionata”.

– Quale futuro per Larry Brown?: Larry Brown, che da pochi mesi non è più l’allenatore degli Charlotte Bobcats, potrebbe diventare l’allenatore di qualche università. Brown ha 70 anni ed ha vinto il titolo NBA con i Detroit Pistons nel 2004, e pur avendo una grande carriera alle spalle come tecnico NBA potrebbe allenare all’interno di qualche college. Egli ha infatti dichiarato che “mi piacerebbe allenare dei ragazzi dell’università, è un’ipotesi da non scartare. Ho già allenato all’università, e credo che insegnare la pallacanestro a dei ragazzi giovani sia un lavoro appagante”. Per ora ogni ipotesi è prematura, ma uno dei nomi che circolano più insistentemente come possibile destinazione di coach Brown è l’università di Arkansas.

– Maurice Williams parla dei suoi anni a Cleveland e della sua cessione: Maurice Williams, attuale giocatore dei Los Angeles Clippers dopo che la sua ex-squadra (i Cleveland Cavaliers) lo hanno ceduto, ha parlato dei suoi anni a Cleveland: “essere ceduto per me è stata una sorpresa. Nel corso di questa stagione ho sentito molte voci di mercato riguardanti i miei compagni di squadra, ma nessuna riguardante me. Alla fine sono stato ceduto, e va comunque bene così: ho un buon rapporto con il General Manager dei Cavaliers, Chris Grant, così come ce lo avevo con il suo predecessore, Danny Ferry. Per quanto riguarda i miei anni a Cleveland, ho grandi ricordi di quel periodo. Credetemi, i bei ricordi superano di molto quelli brutti. Ho vissuto grandi momenti, ho avuto grandi compagni di squadra, e ho avuto anche la possibilità di giocare con dei ragazzi che in futuro entreranno nella Hall of Fame”.

– Zach Randolph vicino al rinnovo con i Grizzlies: il lungo 29enne Zach Randolph e la sua squadra di appartenenza, i Memphis Grizzlies, stanno trattando per il rinnovo del contratto, e sembra che le trattative si trovino in fase molto avanzata. Sembra che il nuovo accordo prevederà 4 anni di contratto a circa 15 milioni a stagione, anche se le due parti non si sono ancora troppo sbilanciate a parlare dei dettagli. Randolph, ad oggi, guadagna 17.3 milioni e il suo contratto scadrà il 1° luglio prossimo.

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