Non Sua Maestà Jordan. Non l’immenso Russell o l’impressionante Chamberlain. Non the great and woundrous Doctor J. E neanche Jabbar, Magic o Bird. Ad essere votato nel 2000 “Giocatore del Secolo” dalla National Association of Basketball Coaches è stato Oscar Palmer Robertson. Un nome forse poco conosciuto a neofiti e profani, ma che ha lasciato
10 – Kobe Bryant
“Be like Mike” recitava un famoso spot andato in onda su tutte le reti televisive americane a partire dal 1992 per quello che è stato un vero e proprio tormentone mediatico. Una pubblicità entrata prepotentemente nelle case d’America e del mondo, la cui musica orecchiabile, le immagini allegre e spensierate, il messaggio semplice e accattivante,
11 – Shaquille O’Neal
Dopo le finali NBA del 2002 fra Lakers e Nets, mi ritrovai a parlare su un campo da golf con la stella del football Jerry Rice. “Segui la NBA?” gli chiesi. “Certamente.” “Chi è stato secondo te il più grande di sempre?” “MJ, ovviamente!” rispose. “Perché, secondo te?” La mia risposta fu quella di una
12 – Jerry West
Un canestro appeso al muro di un capannone in uno squallido cortile in cemento. Un ragazzino pallido, emaciato, quasi scheletrico, vi si staglia di fronte con la palla in mano. Solo, come tutti i grandi uomini nel momento in cui si trovano ad affrontare il loro destino. Lo sguardo su quel ferro arrugginito, la mente
13 – Julius Erving
C’è una data. C’è un giorno, un mese e un anno. Forse persino un orario che non è dato sapere. C’è un momento preciso in cui pare tutto abbia avuto inizio. In cui la pallacanestro ha compiuto la sua ultima grande rivoluzione. Sarebbe cambiata per sempre e nulla sarebbe stato più come prima. In precedenza
14 – Hakeem Olajuwon
La leggenda narra di un’automobile solitaria che costeggiava un campo di calcio polveroso, alla periferia di Lagos, Nigeria. Due squadre si affrontavano sotto il sole cocente. Richard Mills, un americano che aveva insegnato basket per diversi anni in Africa, era alla guida della macchina. Con la coda dell’occhio scorse il portiere di una delle due
15 – Moses Malone
Quando il 12 Gennaio del 1995 fu messo in Injured List dai San Antonio Spurs per non fare mai più ritorno sul terreno di gioco, Moses Malone era unanimemente considerato il quarto miglior centro di tutti i tempi dopo l’ineguagliato trio delle meraviglie, Russell, Chamberlain, Jabbar. Al suo attivo aveva una ventennale carriera fra i
16 – Elgin Baylor
Si può dire tutto ed il contrario di tutto su Elgin Baylor ed esser sicuri di non sbagliare. Si può definirlo il miglior giocatore di sempre a non aver mai vinto un titolo, ma allo stesso modo il più grande fra i ”perdenti” nella storia della NBA. Possiamo affermare che è stato una delle più
17 – John Havlicek
“Hondo: Celtic Man in Motion” è il titolo della biografia autorizzata, scritta da Bob Ryan e pubblicata nel 1977, sulla vita di una delle più grandi e forse sottovalutate leggende che abbiano mai attraversato il mondo della pallacanestro a stelle e strisce. Ogni singola parola del titolo ha una sua logica spiegazione. “Hondo” come l’aveva