La scorsa estate la caccia al free agent è stata una delle più abbondanti, se non la più abbondante del nuovo millennio.
Tra un Lebron in fuga da Cleveland, un Wade ammiccante a Chicago, salvo poi rimanere a Miami, un timido Nowitzki, hanno fatto scalpore i 100 milioni di dollari che i Knicks hanno messo sul piatto per Amare Stoudemire.
Ottimo giocatore, propenso agli infortuni, non una stella assoluta, accentratore; questi erano solo alcuni dei dubbi sollevati dai tanti critici, e dalla poco paziente stampa newyorkese. Amare ci ha messo del suo, spavaldamente dichiarando “The Knicks are back”, il tutto prima di fare i conti con l’oste, tant’è che la partenza 3 – 8 aveva già insinuato dei malumori.