Altra firma a sorpresa di questa scoppiettante free agency: Lance Stephenson rifiuta i 44 milioni in 5 anni dei Pacers per andare a Charlotte per un triennale da 27 milioni.

Chiaramente Indiana stava giocando al ribasso dopo alcuni atteggiamenti discutibili del giocatore durante gli ultimi playoffs, tutta ora Jordan si ritrova in casa un potenziale crack con un stipendio da role player, che andrá a costituire con Kemba Walker un quintetto inusuale ma affascinante.

Quando è sotto controllo, Stephenson ha giá dimostrato di essere un elite player, decisivo anche a livello playoffs sia in attacco che in difesa.

Intanto Mike Miller, free agent in uscita da Memphis, raggiunge il suo amico Lebron a Cleveland, con un contratto da 2 anni per complessivi 5 milioni.

Max Giordan

Max Giordan
segue l’NBA dal 1989, naviga in Internet dal 1996.
Play.it USA nasce dalla voglia di unire le 2 passioni e riunire in un’unico luogo “virtuale” i tanti appassionati di Sport Americani in Italia.
Email: giordan@playitusa.com

Anche l’ultimo dei Big3 è accasato: come previsto Dwyane Wade rimane a Miami per finirvi la carriera, anche se il nuovo contratto sarà di 2 anni; ancora non si sa l’ammontare.

Kris Humphries ha firmato per 3 anni (complessivi 13 milioni) per i Wizards, che però perdono Trevor Booker che giocherà a Utah per 2 anni e complessivi 10 milioni.

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Perso Bosh, i Rockets portano a Houston almeno Trevor Ariza: per lui un quadriennale da 31 milioni circa, un affarone considerate le cifre che girano sul mercato dei free agent questa estate. Ora, fino alla mezzanotte di oggi, possono decidere se pareggiare l’offerta dei Mavs per Parsons, giocatore dalle caratteristiche simili a quelle di Ariza ma miglior passatore e con possibilitá di giocare alcuni minuti da 4.

Nel frattempo i Wizards non perdono tempo e sostituiscono Ariza con Paul Pierce, in uscita da Brooklyn, che firma un biennale da poco più di 5 milioni l’anno. Il ruolo è lo stesso, il giocatore è però molto diverso: a fine carriera, P-square non è più l’atleta di una volta ma ha dimostrato anche lo scorso anno di non aver perso la clutchness che l’ha caratterizzato per tutta la sua carriera.

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Anche il Melo-drama è terminato: nonostante le offerte di
Lakers e Rockets, Carmelo Anthony rimane ai Knicks con contratto quinquennale da almeno 120 milioni. Il max contract sarebbe 129 ma si presume che concederà un piccolo sconto con la promessa che l’estate prossima, con la scadenza dei contratti di Bargnani e Stoudemire, arriverá un top free agent a dargli manforte.

I Jazz intanto pareggiano l’offerta degli Hornets per Gordon Hayward (63/M in 4 anni). Pau Gasol, 34 anni, ha rifiutato i 22/M in 2 anni dei Lakers e probabilmente andrà ai Bulls, forse come sign & trade.

Anthony Morrow ha firmato con i Thunder un triennale da 10 milioni complessivi: uno specialista in piú del tiro da 3 fa sempre comodo.

Houston, dopo essere stata snobbata da Bosh e Anthony, sta pensando di ripiegare su Trevor Ariza, che ha chiuso l’ultima stagione a Washington con 14 punti e 6 rimbalzi di media: la sua presenza migliorerebbe di molto la difesa Rockets, i quali devono ancora sciogliere il nodo-Parsons.

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Kobe Bryant e Jeremy Lin saranno dunque compagni di squadra l’anno prossimo

La clamorosa decisione di Lebron James di tornare a Cleveland ha subito avuto ripercussioni sul mondo della free agency nba: i Rockets hanno ceduto Jeremy Lin ai Lakers, aggiungendo anche la prima scelta 2015 pur di disfarsi del suo contratto (1 anno a 14 milioni) per far posto sotto il cap al max contract (88/M in 4 anni) offerto a Chris Bosh.

Invece, colpo di scena, Miami ha alzato al massimo l’offerta per il terzo dei Big3, non dovendo più preoccuparsi di dare il massimo a LBJ: alla fine Bosh rimarrà a South Beach per l’incredibile somma di 118 milioni in 5 anni, 23.6 milioni all’anno per quello che in questi 4 anni altro non è stato che un gregario di lusso per James e Wade ma che adesso con la partenza del primo e i problemi fisici cronici del secondo si può tranquillamente considerare come il miglior giocatore della squadra.

Niente da fare dunque per Houston che sperava di affiancarlo a Dwight Howard e invece dovrà “accontentarsi” di rifirmare Parsons, ammesso che non sia ancora in corsa per Carmelo Anthony…

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