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NBA Draft 2014: l’anno che verrà
NBA – Rumors su Mike Miller e Kobe Bryant
- Per la star della Montepaschi Siena Bobby Brown, messasi in luce nei workout losangelini, si starebbe vociferando riguardo ad un futuro nei Knicks, le alternative sono di stampo cinese.
- Mike Miller, ufficialmente uscito dal periodo di 48 ore seguente alla Amnesty clause dovrebbe firmare con gli Oklahoma City Thunder; le altre pretendenti sono Grizzlies, Spurs, Rockets e Warriors.
- Jim Buss vice-esecutivo dei Los Angeles Lakers ha dichiarato che la possibilità di vedere Kobe Bryant nella pre-season non è da scartare, nonostante rimanga improbabile; tornare per Ottobre sarebbe un grande traguardo visto che le cure mediche indicavano un periodo di rientro previsto addirittura per fine anno.
NBA – A Charlotte torneranno gli Hornets?
Sin da quando si è saputo del cambiamento del nickname della franchigia di New Orleans da “Hornets” in “Pelicans” si è subito ipotizzato un ritorno di Charlotte al vecchio soprannome.
La scelta di New Orleans di “trasformarsi” da “Calabroni” a “Pellicani” riapre i cuori dei tifosi della franchigia guidata dai Michael Jordan, la quale ridiventerebbe Charlotte Hornets dopo che il nominativo era stato perduto nel maggio del 2002 con il trasferimento della franchigia in Louisiana.
La successiva rinascita ad opera di Robert L. Johnson nella stagione 2003-2004 assisteva ad una squadra accompagnata dal soprannome “Bobcats” (Lince Rossa). Una prima volta nell’NBA in quanto l’aggettivo era stato coniato proprio per la nuova franchigia dal proprietario stesso.
Il nuovo brand scelto da New Orleans spalancherebbe quindi un autostrada per la società della Carolina del Nord la quale non dovrebbe incontrare problemi con l’NBA per ricevere nuovamente la vecchia denominazione. Infatti il cambio di: nome, icona, colori sociali e divise dovrà ottenere l’approvazione sia del neo-Commisioner Adam Silver che delle altre 29 franchigie.
La proposta appoggiata dai tifosi sembrerebbe nascere dalla volontà di MJ stesso il quale ha questo “sogno” sin da quando ha preso le redini della società.
NBA – Gli Heat usano la Amnesty su Mike Miller
Gli organi stampa dei Miami Heat hanno da poco diffuso un comunicato ufficiale: “The Miami Heat have waived Mike Miller per the NBA’s Amnesty Provision”.
Le altre 29 franchigie NBA avranno dunque la possibilità per 48 ore di accollarsi lo stipendio di Miller. Se ciò non dovesse avvenire, ipotesi più che probabile, gli Heat pagherebbero al bi-campione NBA $17 milioni e lo libererebbero.
Nonostante tutto per gli Heat non rimane che la midlevel exception, che la franchigia potrebbe usare per firmare uno fra Greg Oden o Nate Robinson: entrambi i giocatori sarebbero una scommessa, il primo per le evidenti incognite legate al fisico, il secondo per un rendimento sempre altalenante che però ha acquisito spessore negli ultimi play-off con Chicago.
La scelta è sorprendente soprattutto per le parole di Pat Riley che la scorsa settimana aveva escluso un utilizzo della Amnesty legata solamente all’aspetto economico.
NBA – Metta World Peace verso i Knicks?
L’ala piccola iscritta all’anagrafe come Ronald William Artest jr ha finalmente la possibilità di firmare con qualsiasi squadra desideri. Avendo i Lakers esercitato la Amnesty Clause, ed essendo passati i due giorni in cui una seconda squadra può esercitare un diritto di firmare il giocatore assumendosi il peso del contratto, il cestista classe ’79 è unica voce in capitolo riguardo al suo futuro.
Solamente pochi giorni fa il padre aveva rilasciato dichiarazioni secondo le quali la scelta dei Lakers ,poi rivelatasi vera, dell’esercitazione della Amnesty sarebbe stata seguita da un ritiro del figlio.
Ad oggi però il futuro sembra delinearsi in maniera differente: World Peace dopo aver considerato la possibilità di emigrare in Cina sarebbe, invece, ormai prossimo a firmare un contratto con i Knicks; lo stesso agente del giocatore ha escluso la possibilità del ritiro ed adesso le sirene NewYorkesi iniziano ad essere rumorose nel futuro dell’ ex Lakers.
NBA – Gigi Datome ai Detroit Pistons
Se ne parlava da mesi: Gigi Datome, MVP dell’ultima regular season della massima serie italiana era in odore di NBA. Essendo un classe ’87 quindi venticinquenne, Datome non era nemmeno candidato ad una selezione nel draft bensì al mondo del NBA appariva come un semplice free-agent, quindi tesserabile da una qualunque società con la quale si fosse accordato sul contratto.
L’ala oramai ex-Virtus era stato valutato in ottica Celtics ed aveva ricevuto un offerta annuale da Memphis per $900 mila annuali, alla fine si è accordato con Detroit con la quale ha firmato un biennale da $3,5 milioni.
Dal punto di vista tecnico il nazionale Italiano si presenterà come uno specialista; cercherà di ritagliarsi un posto dalla panchina come tiratore da tre ma potrà sicuramente lottare anche per guadagnarsi uno spazio importante.
Dal punto di vista tecnico non ci sono dubbi, l’unica preoccupazione per il rendimento del ex-Roma è dato dall’atletismo inferiore alla media NBA.
Ad annunciare il trasferimento è stato lo stesso giocatore che si sta preparando per l’Europeo 2013 ed ha distribuito la notizia attraverso i suoi contatti social ufficiali.
NBA – Josh Smith ai Pistons
È fatta. Josh Smith, giocatore più giovane di sempre a raggiungere il traguardo delle 1000 stoppate in NBA è ormai un giocatore dei Detroit Pistons.
L’ufficialità arriverà solamente il prossimo mercoledì quando verrà aperta la possibilità di firmare contratti per i free-agent ma ormai il più è fatto. Sono note anche le cifre, J-Smoove ha firmato un quadriennale da $56 milioni complessivi.
Il 27enne, proveniente dagli Atlanta Hawks i quali lo prelevarono nel 2004 direttamente dalla High School, assumerà il ruolo di “Giocatore Esperto” nella promettente front-line dei Pistons composta anche dal 23enne Greg Monroe e dal 19enne Andre Drummond.
Smith era stato valutato anche dai Rockets, i quali volevano sfruttare l’amicizia fra l’ex-Hawks e Dwight Howard per portare il centro, ormai, ex-Lakers alla corte di coach Kevin McHale.
Nonostante la scelta di Howard, che ha già scelto Houston mettendo fine alla tragicomica situazione chi si era creata, si è comunque continuato a parlare con Smith il quale però ha preferito accasarsi nella squadra del Michigan.
Intanto, dopo l’accordo trovato con Andre Iguodala, i Warriors hanno lasciato partire Landry – per lui 26 milioni in 4 anni ai Kings – e Jack – per lui 25 milioni in 4 anni ai Cavs.