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NBA – Kidd proiettato verso i Bucks
Nella prima mattinata Italiana sono iniziate a circolare voci che vorrebbero Jason Kidd (allenatore dei Brooklyn Nets) in contrasto con la cordata russa cui fa capo Mikhail Prokhorov, magnate
azionista di maggioranza della franchigia.
Il malcontento deriverebbe dallo stesso ex-giocatore il quale -seguendo gli esempi di Kerr ai Warriors e Fisher ai Knicks- avrebbe chiesto allo società maggior potere decisionale o perlomeno un ritocco dell’ingaggio ($10.5 milioni in tre anni), andando quindi contro la volontà del proprietario.
In conseguenza di questo i Nets avrebbero concesso il permesso ai Bucks di contattare il proprio capo-allenatore, con la franchigia del Wisconsin pronta ad ingaggiare Kidd come Presidente delle attività sportive -carica coperta da Phil Jackson a New York- in cambio di varie scelte future al draft che verrebbero dirottate verso Brooklyn.
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NBA – Bogut si ferma, tegola in casa Warriors
Nella mattinata italiana i Golden State Warriors hanno raggiunto matematicamente il sesto seed ad Ovest grazie ad un’ennesima vittoria in rimonta ai danni degli – sfortunatissimi – Minnesota Timberwolves.
La stagione dei Guerrieri – ottima seppur non eccellente come il roster formato l’estate scorsa faceva presagire – ha però subito un duro colpo proprio sulla linea del traguardo.
Difatti Andrew Bogut, il centro titolare vero e proprio ago della bilancia nella sottovalutatissima difesa dei californiani – salterà certamente le prime gare della post-season, e probabilmente non riuscirà a recuperare nemmeno per eventuali turni successivi, a causa della frattura di alcune costole.
Infortunio – a detta di Bogut – subito in uno scontro con Kenneth Faried ed aggravatosi in seguito ad uno scontro con i lunghi di Portland nella successiva trasferta.
Il posto da starter sarà sicuramente occupato dal veterano Jermaine O’Neal mentre appare fantascientifico un reintegro a roster di Festus Ezeli lungodegente dell’infermeria gialloblù che nell’ultima regular season non ha giocato nemmeno un minuto.
Mark Jackson, coach della franchigia di Oakland, intervistato in seguito all’infortunio ha dapprima ironizzato sullo stesso affermando che non rende i Warriors sicuramente più forti e successivamente ha affermato di poter contare su Lee e Speights nello spot di 5, rinunciando così alla sostituzione dell’australiano e vertendo su un quintetto piccolo ed atipico, così da liberare il ruolo di ala grande per Barnes che tanto bene figurò nella post-season della scorsa stagione nel ruolo a lui più congeniale per creare eventuali mismatch.
NBA – Landry out fino a fine stagione
Non sarà sicuramente un infortunio che cambierà le sorti della franchigia ma Carl Landry – esaltante l’anno scorso in quel di Oakland- sarà costretto a vedere le rimanenti partite della stagione NBA dalla tribuna, il tutto a causa di una lesione del menisco mediale del ginocchio destro.
Landry veniva da uno stop di 5 gare giustificato con una contusione al ginocchio, ma dopo l’incontro con i Raptors una risonanza magnetica ha evidenziato il problema ben più grave.
Nelle 18 presenze in stagione Landry aveva mostrato di essere in netto calo rispetto all’anno scorso e le medie parlavano di 4.2 punti e 3.2 rimbalzi in 12.9 minuti.
Nella giornata di ieri i Kings hanno anche rinnovato con un secondo contratto da 10 giorni la guardia Orlando Johnson, 36° scelta del draft 2012.