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NBA – Hinrich torna a Chicago

Il ritorno di Captain Kirk

Le ultime indiscrezioni d’oltreoceano danno praticamente per fatto l’accordo tra i Bulls e l’ormai non più giovanissimo Kirk Hinrich.

Il playmaker scuola Jayhaws, dopo 2 brevi parentesi ad Atlanta e nella capitale, sembra pronto a tornare nella squadra che l’aveva lanciato nella massima serie, con un biennale da 6 milioni di dollari.

Aggiunta che pare discretamente importante considerata la lungodegenza di Rose e le rinomate qualità in cabina regia e in ambito difensivo dell’ex team USA.

In casa Lakers invece dopo l’affare Nash si attende un altro colpo a sorpresa ed in tal senso sembrano interessanti le dichiarazioni di Andrew Bynum. Il giovane centro è in scadenza di contratto nel 2013 ma sembra attualmente restio a firmare un prolungamento proprio nel caso fosse inserito nella trade per portare a LA Dwight Howard.

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NBA – A Phila amnesty per Brand, ma arriva Nick Young

Arriva Young: poca fiducia in Turner?


I Sixers sembrano essere finalmente sul punto di liberarsi del contrattone (18 milioni e spiccioli) di Elton Brand.
La mossa successiva per la stagione ventura secondo indiscrezioni sarà la firma, con un annuale da 6 milioni, del lunatico tiratore ex Clippers e Wizards Nick Young.

Philadelphia, viste anche le numerose voci su una possibile partenza di Iguodala, sembra più che mai un cantiere aperto.

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NBA – Illusione Heat, poi Durant: 1-0 Thunder

the Untouchables: 63 in due per KD e RW

Miami 94 @ Oklahoma city 105 (serie 0-1)

Se vi aspettavate qualcosa di Big come profetizzato dai commercial NBA sicuramente non sarete rimasti delusi.

Un inizio di gara da “Welcome to the jungle” fa presagire un discreto proseguimento di spettacolo.
Battier, a sorpresa dall’inizio nel quintetto piccolo Heat, spacca subito la gara con un 4/4 inatteso (11 punti nel primo quarto) e un Wade in modalità sguardo omicida fa il resto con un paio di fadeaway illegali.

Oklahoma stenta e soffre lo small mode di Spoelstra (doppia cifra anche per Chalmers). Brooks decide di adeguarsi nel secondo quarto sacrificando Perkins e due parziali personali firmati dal “belalugoso” Fisher (cit.) e da un esplosivo Ibaka, riportano i Thunder sul -7 all’intervallo.

Nella bolgia della Chesapeake la ripresa è un’alternanza di brutte scelte offensive in cui spiccano un paio di intangibles fantastici firmati Sefolosha. James prende in mano le redini della gara con una schiacciata che fa tremare il palazzetto ma Westbrook accende gambe (e cervello) e spezza le reni degli Heat, troppo leggeri per difendere il canestro dalle discese libere dello 0 in maglia bianca (4/7 nel 3° quarto).

I Thunder iniziano gli ultimi 12′ sul +1 (primo vantaggio della gara) e rendono pan per focaccia agli Heat con un quintetto minuscolo (Collison immenso da 5). Miami si intestardisce sugli isolamenti e Okcity scappa dominando paradossalmente proprio a rimbalzo.

Durant è immarcabile e regala un finale di gara di abbacinante bellezza (15 dei 34 complessivi nell’ultimo quarto) ma la differenza sembrano farla le second unit e le scelte (o mancate tali) degli allenatori…

Il prescelto fa 2 nel quarto decisivo come i giorni di prevedibili ennesime critiche a suo carico a cui assisteremo..

Gara 2 @ Oklahoma, giovedì notte ore 3.00 (SkySport2)

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