Europei 2011: la semifinale è dolce per la Francia, finalmente
Francia – Russia 79-71
La Francia interrompe una striscia negativa di quattro sconfitte consecutive in semifinale e approda all’atto conclusivo della manifestazione continentale. Ad attenderla ci sarà la Spagna, per uno scontro che, comunque, alla vigilia sembrava essere designato. Vincono gli uomini di Collett infliggendo la prima sconfitta a una Russia che crolla sul più bello, ma, in sostanza, insegue per tutto l’incontro e, pertanto, la vittoria francese può dirsi meritata.
Protagonisti, come al solito, sono Tony Parker e, soprattutto, Nic Batum, che gioca l’ennesima partita di grande sostanza del suo Europeo, con punti, rimbalzi, presenza difensiva e molto altro. Niente da fare per Kirilenko e comagni, che dovranno ora lottare per la medaglia di bronzo con la Macedonia, risultato, in ogni modo, positivo per la squadra Russa, che ha fatto bella figura per tutta la durata del torneo.
Venendo all’incontro,c’è grande equilibrio all’inizio, con Parker a rispondere ai canestri di Kirilenko e Mozgov e la Francia che inizia a prendere il controllo dei tabelloni (35-21 il computo finale dei rimbalzi per i transalpini). La Russia, però, con le giocate di Monya si porta in vantaggio nel secondo quarto (27-26), ma proprio quando sembra che la squadra di Blatt possa prendere il bandolo della matassa, arriva la risposta autoritaria della Francia.
Ispirato da Nando De Colo parte un parziale di 13-4, chiuso da due triple di Batum e Parker che porta il risultato su un pericoloso 39-31, che potrebbe voler dire fuga per i galletti, se non fosse per un canestro di Fridzon a 20” dal termine che consente alla Russia di limtare i danni a un più maneggevole -5 all’intervallo lungo.
Al rientro in campo, infatti, la Russia parte meglio dei francesi e con la spinta di Mozgov pareggia a quota 40. Batum e Khryapa si rispondono con i canestri dalla lunga distanza, ma è il preludio al break decisivo. Sul 45-45 Parker, Batum, Noah e Traorè costruiscono un 8-0 che spacca in due la partita e consente alla Francia di presentarsi al via dell’ultimo periodo con un vantaggio consistente (55-47).
Traorè e De Colo allungano subito lo scarto a 12 lunghezze (61-49, massimo vantaggio), Monya ricuce a -6, ma è chiaro che la Francia abbia preso lo slancio decisivo. I rimbalzi continuano ad essere un tabù per la truppa di Blatt, mentre Batum e Parker continuano a crivellare la retina. A 2 minuti dalla fine ci sono ancora 9 punti di scarto e, in sostanza, ai transalpini basta controllare il ritmo della gara per festeggiare e cominciare a prepararsi alla super sfida di domani.
Tra i giocatori NBA in campo: 22 punti con 5 palle perse e 9/20 per Parker, non la sua miglior partita dell’europeo, ma comunque decisivo, 19 punti, 7 rimbalzi, 4 assists e 2 stoppate per un immenso Nicolas Batum, 7 punti e 8 palle recuperate sotto i tabelloni per Noah, 6 Diaw, mentre non gioca Kevin Seraphin. Nella Russia 21 punti con un ottimo 8/11 per Kirilenko, 12 e 4 rimbalzi di Timofey Mozgov.
Cestista, baskettaro, appassionato della palla a spicchi, fedele adepto del parquet.
Nato a pane e Danilovic, cresciuto a tarallucci e Ginobili, ho sviluppato col tempo un’insana passione per il basket a stelle e striscie e i Denver Nuggets, aggiungendo poi con calma interesse vivo per Football Americano (San Francisco 49ers) e Baseball (San Francisco Giants). Scrivo per diletto. Parlo a volte, a sproposito, su Radio Playit.
Europei 2011: Navarro da fantascienza, Spagna ancora in finale
Spagna – Macedonia 92-80
Difficile trovare aggettivi per una partita come quella che è stata Spagna-Macedonia. Punteggi altissimi, una squadra nettamente inferiore, la Macedonia, che tiene in scacco la superpotenza spagnola per venti minuti, prima, cioè, che si accenda il genio cestistico di Juan Carlos Navarro, capace di mettere in scena uno dei singoli quarti più incredibili della storia dell’Eurobasket: 19 punti, con 7/11 al tiro e tre canestri dalla lunga distanza (di cui uno in terzo tempo su una gamba sola) nel solo terzo quarto.
E’ il momento in cui la Spagna riesce finalmente a scrollarsi di dosso la Macedonia, che rimane, però, la più grande sorpresa del torneo. Squadra che ha giocato costantemente con rotazioni di sette uomini, che ha perso per strada un giocatore importante Todor Gechevski, ma che ha trovato un Bo Mc Calebb in formato NBA spalleggiato da compagni di squadra che hanno sempre dato un contributo sostanzioso e ora, comunque, vogliono giocarsi fino in fondo la possibilità di andare a medaglia.
Chi pensava sarebbe stata una gara a senso unico si è dovuto subito ricredere. Ilievski segna da 3 per mettere in chiaro le cose, e dopo pochi minuti si è 11-10 per i macedoni. Pau Gasol commette presto il proprio secondo fallo, ma Scariolo può permettersi il lusso di fare entrare Serge Ibaka. Il lungo degli Oklahoma City Thunder ha impatto immediato con 7 punti e la presenza consueta a centro area che toglie le penetrazioni alla Macedonia, specialmente quelle di Mc Calebb. Marc Gasol prende fallo tecnico, ma Ilievski prima fa 0/2 dalla lunetta e poi sbaglia da 3, punito dall’altra parte da Llull che sulla sirena insacca il 26-18 Spagna del primo intervallo.
Quando, in apertura di secondo parziale, Rubio segna da tre punti, sembra il segnale per la fuga spagnola. E invece la Macedonia rientra. Due disattenzioni in difesa permettono a Mc Calebb di mettere due comodi appoggi, Antic segna da tre e in difesa e Dokuzovski ordina la zona che irretisce l’attacco spagnolo. Cinque punti consecutivi di Stojanovski coronano un parziale di 14-3 che permette alla Macedonia di tornare in vantaggio (32-31). Squillo di Navarro da 3, imitato da Calderòn, ma la Macedonia tira 10/12 dal campo nel secondo quarto e bilancia così il dominio spagnolo a rimbalzo (Pau Gasol già in doppia cifra). Antic mette la terza tripla della sua partita, con i lunghi avversari che non riescono a seguirlo fuori dall’arco, mentre Ilievski chiude con le marce alte per tenere i suoi incredibilmente avanti (45-44) al 20°. 54% al tiro per la Macedonia!
Il terzo quarto comincia con i macedoni ancora a colpire in attacco con Stojanovski e Antic, così che la Spagna deve mettersi a zona per porre un freno. Contemporaneamente inizia lo show di Navarro: arrivano quattro canestri da due con parbole alzate in penetrazione e uscite dai blocchi. Poi le triple, compresa, come detto, una in terzo tempo che distrugge il morale di Ilievski e soci che avevano difeso benissimo. Pau Gasol, intanto, continua a controllare il pitturato. E’ obiettivamente troppo anche per questa Macedonia, che lo stesso trova punti in attacco e, a differenza della Slovenia due giorni fa, non crolla, ma termina il terzo periodo sotto di 9 (71-62).
Peccato, però, che le energie ormai siano finite (Ilievski e Antic giocano tutti e 40 i minuti, Mc Calebb 34). Per quanto la Spagna non raggiunga mai vantaggi enormi (massimo +12), i Macedoni sono troppo stanchi per impensierire gli iberici, che nel frattempo continuano a banchettare sotto i tabelloni. Mc Calebb, Antic e Samardziski segnano in attacco, ma in difesa c’è poco da fare, con i Gasol che danno lezioni di gioco dentro l’area. Finisce comunque in gloria per la Macedonia, applaudita da i suoi tifosi accorsi per non perdersi l’evento, ma anche da tutti i tifosi di basket che hanno potuto apprezzare questa inattesa cavalcata.
Ancora in finale la Spagna (terza consecutiva, quarta negli ultimi cinque anni, quinta negli ultimi sette e mai fuori dai primi quattro posti dal 1999), dominante, come detto, a rimbalzo (47-32 il divario, con 31 rimbalzi del trio Pau, Marc e Ibaka) ma consapevole di dover giocare con tutto un altro piglio, specialmente in difesa, domenica quando, alle 20, si alzerà la palla a due per incoronare la squadra Campione d’Europa.
Tra i giocatori NBA in campo (tutti spagnoli): litiga col canestro Pau Gasol (8/20) che chiude comunque con 22 punti, assommati a 17 rimbalzi e 3 assists, doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi (con 5 assists e 2 stoppate) per il “fratellino” Marc, soli 2 punti con 1/7 per Rudy Fernandez, 3 punti e 4 asissts per Calderòn, finalmente a segno Ricky Rubio (che non segnava un canestro dal campo da nove partite) che chiude con 5 punti, 7 rimbalzi e 4 assists, mentre sono 11 i punti di Ibaka in 16 minuti.
FINALI 5°/8° POSTO
Grecia – Serbia 87-77 (primo quarto 34-8)
La Grecia accede al torneo preolimpico 2012.
CALENDARIO:
17/09 ore 17, finale 7°/8° posto: Serbia – Slovenia
17/09 ore 20, finale 5°/6° posto: Lituania – Grecia
18/09 ore 17, finale 3°/4° posto: Macedonia – Perdente Francia – Russia
18/09 ore 20, finale 1°/2° posto: Spagna – Vincente Francia – Russia
Cestista, baskettaro, appassionato della palla a spicchi, fedele adepto del parquet.
Nato a pane e Danilovic, cresciuto a tarallucci e Ginobili, ho sviluppato col tempo un’insana passione per il basket a stelle e striscie e i Denver Nuggets, aggiungendo poi con calma interesse vivo per Football Americano (San Francisco 49ers) e Baseball (San Francisco Giants). Scrivo per diletto. Parlo a volte, a sproposito, su Radio Playit.
Europei 2011: troppo Kirilenko per la Serbia, Russia in semifinale
Russia – Serbia 77-67
Prosegue il cammino immacolato della Russia in questi europei. La squadra di Blatt supera anche la Serbia e si presenta alla semifinale di domani contro la Francia come unica squadra imbattuta del torneo.
Lo fa forte dell’ennesima prestazione totale di Andrei Kirilenko che chiude con 14 punti (di cui 10 nell’ultimo quarto), 11 rimbalzi, 6 assists e 4 palle recuperate, prima punta di una squadra che ha comunque ottenuto contributo da tutti i suoi effettivi scesi in campo.
La Serbia abbandona il torneo (anche se domani ha una partita importantissima con la Grecia per guadagnarsi l’accesso al torneo preolimpico del prossimo anno) tradita in parte del proprio playmaker Milos Teodosic che segna sì 20 punti, ma perde anche 9 dei 19 palloni persi complessivi di squadra.
La partenza vede le squadre un pò imballate, con la Russia imprecisa in attacco ma che riesce a tenere il vantaggio grazie all’impatto difensivo. Timfey Mozgov schiaccia il massimo vantaggio sul 12-7, con il risultato che al primo intervallo breve dice 16-12 Russia grazie ai canestri di Teodosic e Savanovic.
Il rientro in campo coincide con il primo tentativo di fuga dei russi che piazzano un 10-0 di parziale con i canestri di Monia, Shved e Khryapa, finalizzati dalla tripla di Fridzon, segno di una squadra con a disposizione tanti giocatori pericolosi. Il vantaggio si dilata fino al 29-17, prima che Kosta Perovic, con buon impatto sulla partita, chiuda un minimo la forbice e permetta ai suoi di finire sotto solo di 7 (34-27) all’intervallo lungo.
Alla rirpesa delle operazioni la Serbia è più pronta. Krstic prende il posto di Perovic come minaccia sotto canestro, Macvan segna da 3 e Teodosic dalla lunetta firma il -1 (39-38 Russia). Vorntsevich reagisce con 5 punti consecutivi, ma Krstic continua a colpire e così fa Teodosic. Le percentuali tornano ad alzarsi e ne giova la Russia che con i canestri di Fridzon e di Shved (sulla sirena) chiudono ancora avanti di 6 punti il 3° quarto (54-48).
Nel quarto periodo la Russia prova subito la fuga, ma Teodosic la impedisce con tenacia. Il talentuoso play serbo, però, continua i suoi problemi di controllo e così, con un Kirilenko che guadagna tiri liberi, gli uomini di Blatt creano il solco decisivo, arrivando al +10 (64-54) a poco più di 5 minuti dalla fine. La Serbia è orgogliosa e non vuole mollare, tornando subito a -5, ma ormai i Russi sono in fiducia. Vorntsevich mette 4 punti filati, Kirilenko dalla lunetta fa 70-63, mentre Teodosic sbaglia la tripla del possibile -4, punito da Fridzon che segna da 2. Ancora una reazione Serba per il -5, ma quando Teodosic sbaglia ancora dalla lunga distanza, il glaciale Sergey Monya non perdona e segna la tripla che manda i titoli di coda.
Tra i giocatori NBA, detto della prestazione di Kirilenko, ci sono 8 punti e 3 stoppate di Mozgov, 13 e 5 rimbalzi per l’ex Nets e Celtics Nenad Krstic.
Domani, alle ore 20, la seconda semifinale sarà FRANCIA – RUSSIA.
PARTITE 5°/8° POSTO
Lituania – Slovenia 80-77 (Valanciunas 8 e 6 rimbalzi; Goran Dragic 16, 5 rimbalzi e 4 assists)
La Lituania accede alla finale per il 5° posto (contro la vincente di Grecia – Serbia) e al torneo preolimpico che si svolgerà la prossima estate.
Cestista, baskettaro, appassionato della palla a spicchi, fedele adepto del parquet.
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Europei 2011: la Francia sopravvive alla Grecia e va in semifinale
Francia – Grecia 64-56
Rischia moltissimo la Francia che solo quando vede avvicinarsi per davvero lo spettro dell’ennesima beffa europea cambia marcia e ha la meglio della Grecia. Nicolas Batum e Tony Parker prendono per mano i compagni nei minuti finali, ma nel corso della partita arriva un contributo sostanzioso dai vari De Colo, Pietrus e Traorè. La Grecia rimpiange una grande occasione sprecata, vedendo andarsene la partita proprio nel momento in cui sembrava poterla mettere in tasca.
Proprio i greci partono meglio alla palla a due, mostrandosi più reattivi, al contrario di una Francia distratta in difesa e che finisce subito sotto 7-0. Collett chiama time out immediatamente ma, dopo 4 punti dei suoi, vede Zisis e compagni mettere un parziale di 8-0 con i canestri di Fotsis e Calathes e il tabellone a recitare 15-4 Grecia. I lunghi francesi vengono fermati dai puntuali raddoppi comandati da coach Zouros e allora serve l’impatto di Nando De Colo dalla panchina per limitare l’emoraggia, con la Grecia che prova allora la zona e termina il primo quarto avanti 17-14.
Parker innesca i compagni con il penetra e scarica in apertura di seconda frazione, mentre la Grecia, con Fotsis e Bourousis in panchina, perde i suoi riferimenti. Nonostante tutto, il piano partita greco riesce: ritmo controllato, attacchi a metà campo e nessun contropiede per i levrieri francesi. Nicolas Batum è quello che soffre più di tutti (solo 2 punti all’intervallo), ma in generale ci sono troppe palle perse per la Francia. Bourousis segna ancora, De Colo mette 12 punti con 5/6 dal campo all’intervallo (il resto della squadra è a 5/18 per 15 punti) e così si va al riposo sul 31-27 per la Grecia.
Ricomincia la partita e Noah deve uscire per un colpo al naso. Sembra la possibile svolta per la Grecia, con Bourousis, fino a lì dominante contro il lungo dei Bulls, che potrebbe fare il proprio comodo. E invece, dopo un canestro da due punti per il 39-32 Grecia, stacca la spina e omette completamente la difesa su Alì Traorè, entrato in sostituizione di Noah. Il lungo ex Virtus Roma mette 4 punti di grande aiuto per i suoi che restano in scia e, anzi, vedono la Grecia bloccarsi totalmente in attacco, così che Parker va a impattare a quota 40, prima di una tripla di Calthes che fissa il 43-40 della terza sirena.
E’ l’ultimo sussulto greco. Il quarto periodo si apre con un canestro da due di De Colo e contemporaneo fallo lontano dalla palla di Bramos che lascia il possesso ai francesi, bravi a sfruttarlo al massimo, con Batum che segna da 3, pareggia la partita e si prepara a un ultimo quarto di livello superiore. Parker mette altri 4 punti con invenzioni personali. Primo vantaggio francese (49-45) e time out Zouros.
Koufos trova l’unico guizzo della sua partita, ma nel frattempo la marcatura di Pietrus sta mettendo fuori partita Fotsis, al contrario di Parker, più che mai sul pezzo con altri due canestri che, assommati a un’altra tripla di Batum, significano 56-50 Francia. Sembra finita, anche per via delle percentuali pessime della Grecia dalla lunga distanza (3/21 alla fine), ma rientra Bourousis che segna da due, prima che due falli inutili di De Colo e Diaw a rimbalzo regalino quattri tiri liberi ai greci.
Lì, però, le mani dello stesso Bourousis e di Fotsis tremano: 1/2 per entrambi e aggancio fallito (56-54, Francia). E’ il momento di Nicolas Batum che, marcato dal più piccolo e lento Vasiliadis segna 4 punti di pregevole fattura mettendoci in mezzo anche la stoppata sulla penetrazione di Calathes. E’ il sipario sulla partita, con i liberi finali di De Colo che fissano il punteggio.
Giocatori NBA in campo: 18 punti, 5 rimbalzi, 3 assists ma anche 4 perse per Tony Parker, 15 punti e 3/4 da 3 per Batum, 5 punti (1/8 al tiro) e 8 rimbalzi per un Noah letteralmente rullato da Ioannis Bourousis, 0 punti con un solo tiro tentato per uno spento Boris Diaw, solo 4 minuti per Kevin Seraphin. Nella Grecia discreta presenza di Kosta Koufos che mette 5 punti in 11 minuti.
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Europei 2011: Clamorosa Macedonia!!!
Macedonia – Lituania 67-65
Continua la storia incredibile della piccola Macedonia che batte la padrona di casa Lituania e accede alle semifinali al termine di un’altra partita tiratissima, sudatissima e combattuta come una battaglia.
E’ una tripla di Vlado Ilievski a mandare in paradiso i ragazzi di coach Marin Dokuzovski, ma tutti i giocatori scesi in campo hanno portato il loro contributo, dal funambolico Bo Mc Calebb (23 punti), al cecchino Vojdan Stojanovski (15 punti con 5/5 da 3), ai mastodontici Samardziski e Antic sotto canestro. Esce distrutta una nazione, quella lituana che aspettava solo lo scontro con la Spagna per vendicare la sconfitta pesantissima della prima fase e involarsi, così, verso il titolo continentale. E invece è stata una serata disastrosa al tiro da 3 punti (2/15), con 14 palle perse che hanno vanificato il dominio in area (46-18 i punti nel pitturato).
La Lituania provava subito un allungo, portandosi 17-10 dopo pochi minuti, ma capiva rapidamente che sarebbe stata una partita lunga, con Mc Calebb che da solo ricuciva lo strappo permettendo ai suoi di finire il primo quarto sotto solo di 2. Secondo periodo con percentuali bassissime. La Macedonia morde in difesa e strappa rimbalzi in attacco, ma sono i baltici a dare un nuovo scossone al match con 6 punti consecutivi, mentre Pero Antic spende il terzo fallo prematuramente. I Macedoni rientrano ancora. Mc Calebb, Samardziski e Ilievski firmano un controparziale e solo Javtokas con qualche pregevole movimento mantiene i suoi avanti (34-30) all’intervallo, mentre le percentuali da dietro l’arco continuano a scendere.
Salgono invece le quotazioni di Stojanovski che apre il secondo tempo con due siluri che pareggiano l’incontro, con la Macedonia che trova il primo sorpasso con un libero di Mc Calebb (42-41). Songaila segna 4 punti uscendo dal torpore, ma ancora Stojanovski la imbuca da 3. Entra Jasikevicius che illumina l’attacco lituano (6 assists alla fine), ma la Macedonia è sempre li, con i primi punti di Antic, che però commette anche il 4° fallo. 52-49 al 30°.
I padroni di casa sembrano impauriti, e allora ci vuole Jasikevicius per dare una scossa, mentre Stojanovski fa 5/5 da dove vale 3 e Antic segna nuovamente per il -1. Songaila, dall’altra parte lo attacca, stante la sua situazione di falli, ma con il tiro pesante che non entra Kaukenas e compagni non possono scappare. Jasikevicius, con altri due assists, genera 5 punti (2 Jasaitis, 3 Jankunas), ma Mc Calebb da solo, con due penetrazioni, tiene a contatto i suoi. 65-63. Jasikevicius in attacco perde palla dopo un rimbalzo offensivo di Kaukenas e così, con 33” la palla è nelle mani dei Macedoni, sotto di 2. Si va ancora con la penetrazione di Mc Calebb che questa vota sbaglia. Songaila recupera il rimbalzo, ma, incredibilmente, spara un’apertura senza senso che la Macedonia recupera. Difesa sbilanciata, palla a Mc Calebb che trova Ilievski completamente solo dietro l’arco. L’ex Virtus Bologna, che fino a quel momento aveva sparacchiato, mette il tiro più importante della storia cestistica della Macedonia.
Sul ribaltamento, la Lituania crea un ottimo tiro per Simas Jasaitis che però vede spegnersi la conclusione sul ferro. Rimbalzo Ilievski. Macedonia in semifinale, silenzio di tomba al palazzo rotto solo dalla gioia dei 50 tifosi Macedoni accorsi sugli spalti.
Tra i giocatori NBA in campo, ci sono 3 punti e 6 rimbalzi ma anche 5 palle perse in 14 minuti per Valanciunas, mentre Songaila ne mette 12 con un misero 6/15 al tiro.
Venerdì, quindi, alle ore 16.30 la prima semifinale sarà SPAGNA – MACEDONIA
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Europei 2011: Spagna prima semifinalista
Spagna – Slovenia 85-64
Accede, come da pronostico, alle semifinali la Spagna che soffre un pò nel primo quarto, ma riprende il controllo nei secondi 10 minuti e con un terzo quarto tramortente zittisce ogni residua speranza degli Sloveni. Il protagonista su tutti è Juan Carlos Navarro che trafigge la retina avversaria in continuazione, specie nel sopracitato terzo quarto (17 punti, 26 alla fine), prendendo fuoco definitivamente quando uno screzio con Goran Dragic costa un tecnico a entrambi.
Mostra buona volontà la Slovenia di Maljkovic che parte sorprendendo una Spagna ancora un pò addormentata. La difesa slovena punge e recupera palloni, l’attacco spagnolo ancora non perviene e così le triple di Lorbek e Lakovic firmano il 14-6 Sloveno. Begic sotto canestro impatta lo scontro con Marc Gasol, ma la Spagna, seppur frettolosa e approssimativa in attacco, rimane a contatto, graziata però dalla sorte quando la tripla sulla sirena di Samo Udrih entra, ma è scagliata un attimo dopo la fine del quarto che termina 23-16 per Lorbek e compagni, con Scariolo che vede i suoi perdere 6 palloni.
Al rientro in campo si comincia a vedere la vera Spagna, almeno in difesa, visto che in attacco le percentuali sono piuttosto basse. Marc Gasol interrompe un digiuno di 6 minuti con un gioco da tre punti, mentre la Slovenia cozza contro la zona iberica. Niente più tiri da 3 punti a segno, con la situazione sotto canestro che, con l’ingresso di Ibaka, non migliora di certo. Tocca a Smodis segnare 6 punti che servono però solo a limitarte i danni all’intervallo (35-31 Spagna, con parziale di 19-8 nel quarto).
La pausa lunga serva a coach Scariolo per dare la sveglia definitiva ai suoi, che rientrano i campi e chiudono ogni discorso. Navarro con penetrazioni e triple e Pau Gasol con i movimenti in post annichilischino ogni resistenza degli Sloveni che in un amen si ritrovano spettatori di un vero e proprio show balistico. Navarro, Fernandez e Calderon colpiscono dalla lunga distanza costruendo un terrificante 30-4 di parziale che, sommato al 19-8 del secondo, assomma un 49-12 che non può fare altro che chiudere anticipatamente la sfida (71-45 al 30°), anche se la Spagna trova qualche difficoltà di troppo a segnare negli ultimi 10 minuti facendo avvicinare la Slovenia fino al -15, ma senza mai riaprire per davvero l’incontro.
Tra i giocatori NBA: Pau Gasol 19 punti, 16 rimbalzi e 3 stoppate anche se solo 6/17 dal campo, Rudy Fernandez 8 con 5 rimbalzi, 0 punti ma 4 rimbalzi e 3 assists per Ricky Rubio (arrivato a 0/12 da 3 punti nel torneo), 9 punti, 6 rimbalzi e 3 assists Calderòn, 7 punti e 5 carambole Marc Gasol, 9 punti e 3 stoppate Serge Ibaka in 14 minuti. Per la Slovenia miglior realizzatore con 14 punti Goran Dragic, anche se la maggior parte sono arrivati a buoi ampiamente scappati.
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Europei 2011: il tabellone dei quarti dopo le ultime partite
Terminata la seconda fase con la vittoria della Russia in volata sulla Macedonia, abbiamo ora davanti i quarti di finale, che prenderanno il via mercoledì con i seguenti incroci:
Spagna – Slovenia (14/09, ore 17)
Macedonia – Lituania (14/09, ore 20)
Francia – Grecia (15/09, ore 17)
Russia – Serbia (15/09, ore 20)
Tabellone che ha preso forma dopo le ultime due partite di oggi:
Grecia – Georgia 73-60
Partita senza particolare significato per entrambe le squadre, con la Grecia già sicura del terzo posto nel girone e la Georgia già fuori. Prevalgono i greci, che distribusicono il minutaggio su tutti gli effettivi (Koufos 6 punti e 3 rimbalzi in 17 minuti), mentre la Georgia, sempre orfana di Pachulia, abbandona il torneo senza comunque compromettere quanto di buono fatto vedere.
Russia – Macedonia 63-61
Pazzesca vittoria della Russia contro la Macedonia. E’ ancora una volta Sergey Monia che veste i panni dell’eroe e dopo il canestro della vittoria contro la Slovenia sigla anche la tripla (fortuita) che piega sulla sirena finale le resistenze di una Macedonia che ormai non sorprende più. I padroni di casa della Lituania, avversaria nei quarti, sono avvisati: Mc Calebb e compagni non scherzano. Tra i giocatori NBA in campo brutta prova di Kirilenko, fermo a 2 punti con 1/9 al tiro, e appena sufficiente Mozgov (8 punti in 20 minuti).
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Europei 2011: terminata la seconda fase
DAY 5
Serbia – Turchia 68-67
Partita critica quella tra Serbia e Turchia. Serviva una vittoria a entrambe per passare il turno, mentre la squadra uscita sconfitta dall’incontro avrebbe abbandonato mestamente la competizione. E’ toccato così alla Turchia, mai riuscita ad esprimere il proprio grande potenziale e uscita ancora sconfitta, questa volta al termine di una partita dove i nervi hanno avuto un ruolo fondamentale.
I serbi avevano preso subito in mano l’incontro, portandosi anche al +14 nel secondo quarto, salvo subire la rimonta di Turkoglu e compagni, che, partendo dal terzo quarto rientravano fino al -1. Con la partita ancora punto a punto nei secondi conclusivi erano Ilyasova prima e Arslan poi a riportare i rossi a una sola lunghezza di distanza, con Teodosic che sbagliava da 3 punti e lasciava palla in mano agli avversari con una ventina di secondi da giocare.
Lì, però, la difesa serba aveva la meglio, con Onan stoppato da Savanovic e Ilyasova che non riusciva a segnare il tiro della vittoria a 4” dalla sirena. Ancora segnali positivi da Enes Kanter che chiude un europeo di buon livello con 11 punti e 5 rimbalzi in 17 minuti. Solo 5 punti, ma con 10 rimbalzi per Omer Asik, 10+7 Ilyasova, mentre chiude male Hidayet Turkoglu che tira 3/10 e segna soli 8 punti.
Francia – Spagna 69-96
Si trasforma in poco più di una semplice formalità per la Spagna quello che doveva essere il big match del giorno, con i francesi che lasciano a riposare Parker, Noah e Gelabale, crollando dopo un primo tempo giocato in equilibrio. Senza tre giocatori così importanti e con i minuti molto distribuiti tra tutti gli altri, coach Collett vede i suoi subire un parziale complessivo di 57-31 nella seconda frazione, con gli iberici che accumulano statistiche: 15 punti, 6 assists e 4 rimbalzi per Rudy Fernandez, 11 punti Pau Gasol, 10 e 7 rimbalzi Ibaka, 9 punti Marc Gasolo, mentre rimangono a secco Calderon e il solito Rubio. Per la Francia altra prestazione convincente di Kevin Seraphin, sorpresa del roster transalpino, che segna 18 punti in 19 minuti con 8/11 dal campo. 9 i punti di Batum, 5 per Boris Diaw.
Lituania – Germania 84-75
Abbandona l’Europeo a testa altissima la Germania di Drik Nowitzki, che perde contro la Lituania dopo aver opposto una fiera resistenza, pur sapendo di avere una chance di passaggio del turno solo in caso di vittoria con almeno 11 punti di scarto.
I Lituani, sull’entusiasmo del fantastico pubblico baltico, provano più volte a scappare, ma trovano un rebus irrisolvibile in Chris Kaman (25 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate) che tiene sempre a contatto i tedeschi. Dirk Nowitzki viene martoriato da una grande difesa e gioca la sua peggior partita di questo torneo, fermandosi a 16 punti e 9 rimbalzi, ma con un laconico 4/17 al tiro.
E’ la chiave della partita, perchè, appena Kaman sbaglia un minimo, i padroni di casa danno la zampata decisiva e conquistano il terzo posto del girone, con un’altra prestazione di assoluto spessore per Jonas Valnciunas, autore di 15 punti, 4 rimbalzi e 2 stoppate in 18 minuti.
DAY 6
Slovenia – Finlandia 67-60
Sopravvive la Slovenia che supera la Finlandia, ma ancora una volta non brilla e l’accoppiamento ai quarti con la Spagna appare già uno scoglio insormontabile. Faticano, infatti, gli uomini di Bozidar Maljkovic per avere la meglio di una volenterosa Finalndia, andando avanti in doppia cifra all’intervallo, ma subendo il rientro di Koponen e compagni nel terzo periodo. Alla fine arrivano i due punti, ma permangono parecchi dubbi su una squadra che, forse, avesse avuto un calendario appena più complicato oggi sarebbe già a casa. Goran Dragic, intanto, continua ad andare a corrente alternata. Per lui 7 punti, 4 rimbalzi e 4 asissts ma solo 2/8 al tiro.
Cestista, baskettaro, appassionato della palla a spicchi, fedele adepto del parquet.
Nato a pane e Danilovic, cresciuto a tarallucci e Ginobili, ho sviluppato col tempo un’insana passione per il basket a stelle e striscie e i Denver Nuggets, aggiungendo poi con calma interesse vivo per Football Americano (San Francisco 49ers) e Baseball (San Francisco Giants). Scrivo per diletto. Parlo a volte, a sproposito, su Radio Playit.