L’ultimo istante di vita di Jovan Belcher, linebacker titolare dei Kansas City Chiefs, stride terribilmente con ciò che aveva compiuto, poco prima, nella sua villa in un tranquillo, se non tranquillissimo, quartiere di Kansas City: sconvolto, chiede che, tra gli altri, il general manager Scott Pioli e l’head coach Romeo Crennel scendano nel parcheggio del
NCAA Football: Johnny goes to Heisman, Saban il dominatore vs. Richt il redento
Le ultime tre settimane di gioco hanno sicuramente avvicinato altri appassionati a questo bellissimo sport. I continui colpi di scena hanno modificato lo scenario di vertice, soddisfacendo anche gli osservatori più intransigenti che spesso si avventurano in commenti prematuri sulla supposta incontrovertibilità degli ordini di forza all’interno del College Football. Poi capita che un (quasi)
Manziel è leggenda, Alabama costretta ad abdicare
Alabama doveva aver fugato tutti i dubbi riguardo la sua eventuale presenza al prossimo BCS Championship con la vittoria all’ultimo respiro su LSU della scorsa settimana. Ma non aveva fatto i conti con Johnny “Football” Manziel e gli Aggies. Nel prepartita si discuteva se Texas A&M avrebbe saputo confermare la sua vocazione da team corsaro
LSU morde, ma non si arresta l’onda cremisi
La sfida tra Louisiana State e Alabama si può ormai definire un classico del college football: la rivalità a livello divisionale si riverbera a livello nazionale, dove entrambe hanno dominato in lungo e in largo nell’ultimo anno. I Crimson Tide giungono alla trasferta in Louisiana in testa alla classifiche BCS grazie a 8 vittorie e
Notre Dame, qualcosa è cambiato
Notre Dame è tornata. E’ ciò su cui convergono inesorabilmente i media americani che si occupano di college football, a pochi giorni dalla lezione che i redivivi Fighting Irish hanno impartito a domicilio agli Oklahoma Sooners, schiantati con un perentorio 30 a 13. Doveva essere la partita dello “smascheramento”, quella in cui Oklahoma, dotata di
Time Out: ciò che non si dice (e non si pensa) sugli offensive linemen
L’altra sera ero alla ricerca di un protagonista per un articolo. Mi chiedevo: su cosa potrei scrivere il prossimo pezzo e su quale personaggio. In realtà, quello su cui volevo puntare le mie attenzioni non era propriamente un personaggio fisico, ma un ruolo, anzi forse il ruolo cui meno si riconosce merito a livello personale.
Collin Klein, il favorito silenzioso per L’Heisman Trophy
La trepidazione e la frenesia a Manhattan sono ormai incontenibili. Che c’è di strano, direte voi, New York, la vita notturna, il quartiere più famoso del mondo. Già, peccato che la suddetta Manhattan sia la base del campus di Kansas State, ben meno abituata alle frivolezze e agli scintillii dell’invidiata omonima, situata com’è nel nulla
Oregon troppo forte, Arizona State schiantata
Dura un quarto di gioco la resistenza di Arizona State al cospetto di una maestosa Oregon che quest’anno non si arresta davanti a niente e nessuno. Resistenza che aveva già mostrato delle falle nel pomeriggio, quando dei tifosi burloni di Oregon, per rallegrare il loro soggiorno in Arizona, si erano avventurati sulla collina che domina
Steve Spurrier, l’uomo che visse tre volte
Immaginate per un attimo di tenere sulle vostre gambe tre fotografie di diverse epoche storiche. Nella prima, piuttosto consunta, c’è un ragazzo ventenne in divisa blu e arancione che sorride felice all’obiettivo, nel suo pugno stringe forte l’Heisman Trophy, il premio individuale più ambito nel college football. Ora passate all’immagine centrale, decisamente più recente, diciamo