Si avvicina agli sport americani grazie a un amico che nel periodo di Jordan e dei Bulls tifa invece per gli Charlotte Hornets. Gli Hornets si trasferiscono in Louisiana ed è amore a prima vista con la città di New Orleans e tutto quello che la circonda, Saints compresi, per i quali matura una venerazione a partire dal 2007 grazie soprattutto ai nomi di Brees e Bush. Da allora appartiene con orgoglio alla "Who Dat Nation".
La NFL è tornata. Certo, si tratta solo dalla preseason, ma questo è proprio il miglior momento per fare una bella scorpacciata di preview. Il training camp e le prime esibizioni hanno già dato tante e diverse indicazioni e noi con calma le affrontiamo tutte. Nella AFC East i cambiamenti sono stati tanti e il
A New York, sponda Jets si stanno mettendo gli ultimi mattoni di una costruzione solida, ma come per tutti gli archi ben costruiti senza il cuneo centrale l’intera struttura non sta in piedi. Questo cuneo centrale di cui parliamo è la questione centrale che riguarda la posizione di qb. Come per i compagni di division
Alla fine la fragilità è venuta fuori e sono crollati, o meglio, è crollato. Se sei il capitano e punto di riferimento di una squadra lo sei nel bene e nel male. E nel Super Bowl di male ce n’è stato parecchio. Io stesso ho speso molte parole per far notare quanto il Cam Newton
Diaciamolo. Cam Newton e i Carolina Panthers arrivano al Super Bowl favoriti dalla critica. Io un po’ sono sorpreso, ma neanche troppo. Più volte ho sostenuto che questi Panthers stessero facendo un’ottima stagione, ma che a un certo punto sarebbero crollati. Più volte ho sottolineato che il calendario era favorevole e il record di metà
Se qualcuno a novembre mi avesse chiesto se Denver sarebbe andata al Super Bowl, probabilmente mi sarei messo a ridere. Oggi invece mi devo ricredere e la finale della AFC è stata una partita sotto un certo punto di vista sorprendente. New England e i Broncos si presentavano a questa partita con un atteggiamento e
Quella di Denver e Pittsburgh è stata forse la partita meno spettacolare, meno incredibile, meno strana e forse anche meno bella, ma non per questo è stata meno combattuta, meno sudata e meno interessante. Innanzitutto perchè entrambe le squadre hanno dato prova di grande intelligenza tattica e di saper sopravvivere a una partita difficile, giocata
Kansas City era la squadra del momento, quella più in forma, quella delle 11 vittorie consecutive e del dominio totale contro Houston al wild card turn. New England era invece la squadra in declino, quella delle due sconfitte consecutive, delle quattro sconfitte in sei partite, del primo posto in classifica perso all’ultimo, degli infortunati e
Blair Walsh se lo sognerà per tutta la vita, quel calcio sbagliato. Un kickoff da sole 27 yard, meno della trasformazione post td, dovrebbe essere cosa facile, ma se mancano 22 secondi alla fine allora i pali si restringono e se sai che siamo ai playoff ecco che si stringono ancora un po’ di più
In questo primo sabato di playoff è saltato il fattore campo. Dopo il dominio corsaro di Kansas City, anche Pittsburgh si impone nella difficile trasferta a Cincinnati. A Big Ben & co. è bastata la pazienza o la fortuna li ha aiutati. Tutte e due sicuramente, ma soprattutto è una grandissima gestione dello stress che ha