Se qualcuno poteva pensare che Detroit fosse venuta a fare shopping all’AT&T park si è sbagliata di grosso: la collina dei giganti è troppo ardua da conquistare perfino per il “Giustiziere” Verlander. Con una fiammata sono iniziate le World Series 2012, e il piromane ha il volto di Pablo “Panda” Sandoval. 4 su 4, tre
Giants campioni della National, i “Red Birds” ci lasciano le penne
Come alla fine di una bella favola, l’eroe battuto si rialza e riesce a vincere. I Giants prendono il passaporto per volare alle World Series, attraverso una serie di 7 incontri (bisognerebbe dire scontri) che resteranno nella storia del baseball mondiale per parecchi anni. Ad accentuarne ancor di più l’unicità e il valore è il
Barry Zito “zittisce” il Busch stadium in Gara 5
Quando vai a fondo hai solo 2 possibilità: o farti seppellire o aprirti la strada verso la superficie. San Francisco non ci sta a fare la parte della vittima sacrificale e combatte in questo 5° game, deciso a vendere cara la pelle, mentre St. Louis si gioca il primo match ball per questa Champions Series,
Matt Carpenter decide Gara 3
“Il Piave mormorava, non passa lo straniero”. Più che il Piave è il Missouri ad impedire ai Giants di passare il terzo game a S. Louis. A 23 anni esatti dal terremoto che colpì la California, in quel caso San Francisco si giocava le World Series contro Oakland, anche questo incontro subisce una battuta di