caelum, non animum, mutant qui trans mare currunt
Sono quelli con quel nome un po’ francofono (a volte sono persino francesi) che hanno calcato i parquet. Sono, in ogni caso, gente che avrebbe potuto tutto ma qualcosa – a volte di impercettibile – è andato storto. Sono incompiuti anche se hanno vinto. Sono incompleti anche se hanno avuto statistiche dignitose: sempre – stiamo
Continua a leggere
Non è più tempo dei fratelli Wilkins, né della pseudo-cuginanza Carter-Mc Grady. Ora, di dinastie famigliari ne abbiamo parecchie. Le più celebri, manco a dirlo, restano due: i Gasol e i Lopez, quartetto di lunghi equamente suddiviso tra C e FC (hoops docet), sono ormai un’istituzione di settore. Ci sono però alcuni nuovi incroci –
Continua a leggere
Quanto gasa, il ritorno di Greg Oden. È un dono della scaramanzia da consumare con cautela, perché le partite a referto sono appena poche decine. Comunque sia, gasa da morire. Nella mia personale classifica, che si basa su una scientifica valutazione del bilanciamento tra ethos e pathos, ha ufficialmente superato:* 1) la parentesi di Rasheed
Continua a leggere
Il 1980 è l’anno spartiacque per capire se devi ritirarti a breve dal parquet o per pregustare il sapore del tuo imminente ritiro: non è chiaro se tu, cestista milionario, sia ancora nel pieno o già in declino. Dopo aver eguagliato, se non superato, l’età di Cristo e Alessandro Magno, non resta che scegliere tra
Continua a leggere
Lo ammetto, sono uno di quelli che al fantacalcio comprerebbero un’intera difesa di Mario Yepes. Non ci posso fare niente: mi esaltano i finali di carriera, i Dikembe Mutombo, le Martina Navratilova e le Merlene Ottey. Forse è solo una mia deformazione o forse è colpa del fascino dell’esperienza: di fatto, con tutto il rispetto
Continua a leggere
Ancora Houston, qualche anno dopo.
Ancora due prime scelte, che si sono succedute ad un anno di distanza (1998 e 1999).
Se le carriere di Horry e Cassell, sommate, superano i trent’anni, in questo caso il totale è esattamente di venti: gli undici di Cuttino Mobley ed i nove di Steve Francis.
(more…)
caelum, non animum, mutant qui trans mare currunt
Continua a leggere
Le carriere parallele di Robert Horry e Sam Cassell
L’incrocio di carriere ebbe luogo a Houston, alle porte della stagione 1993-’94.
Prima che la vittoria – addirittura l’accoppiata – dei Rockets di Tomjanovich potesse essere anche solo pronosticabile, l’argomento di pubblico dominio era il passaggio dell’anello dai Bulls di Scottie Pippen ad una qualunque altra franchigia NBA.
E’ vero che, del parziale interregno tra le due ere jordaniane, si ricordano principalmente epiche battaglie tra pivot dominate da Hakeem Olajuwon; si prosegue quindi con l’arrivo di Drexler in combinata con le sfortune del mai titolato Barkley, senza poter dimenticare i volti di Mario Elie, Kenny Smith, Othis Thorpe o Vernon Maxwell.
Tuttavia, sarà opportuno tenere presente che quei Rockets furono in grado di dominare il parquet anche in conseguenza della propria abilità nell’ottimizzare i primi giri del draft.
(more…)
caelum, non animum, mutant qui trans mare currunt
Continua a leggere