Seguo la NBA dal lontano 1997, quando rimasi stregato dalla narrazione di Tranquillo & Buffa, e poi dall'ASB di Limardi e Gotta.
Una volta mi chiesero: "Ma come fai a saperne così tante?" Un amico rispose per me: "Se le inventa".
Uno dei grandi meriti dell’NBA moderna è quello d’aver liberato il Gioco dalle pastoie dei ruoli, aprendosi così a percorsi inesplorati per quanto –giusto sottolinearlo– anche in epoche passate siano esistiti grandi all-around come gli sfortunati Penny Hardaway e Grant Hill (siamo alla fine degli anni novanta) o addirittura autentici playmaker abbondantemente sopra i due
Per coach Pete Newell non esistevano segreti nella pallacanestro, e l’NBA è una buona esemplificazione di questa massima: ogni staff tecnico conosce alla perfezione le chiamate dell’avversaria di serata (una conoscenza oggi facilitata dai tanti supporti hi-tech creati all’uopo, come l’ormai leggendaria tecnologia SportVU) e in questo contesto, è naturale che le soluzioni vincenti divengano
Dopo un lustro di stagioni deragliate miseramente, non basta il sorriso rassicurante di Magic Johnson per dipanare la coltre di dubbi che circonda un’edizione dei Los Angeles Lakers ancora lontana dall’eccellenza cui la franchigia è storicamente abituata, ma indubbiamente migliore delle precedenti, in campo e fuori. I ragazzi del giovane coach Luke Walton (8-11 al
Gli stipendi dei giocatori NBA sono sempre stati fuori scala rispetto a qualsiasi parametro europeo vogliate prendere in considerazione per tentare un raffronto; in un certo senso, i contrattoni elargiti a destra e a manca dalle 30 franchigie rappresentano per noi appassionati la prova provata dell’intrinseca bontà del modello economico perseguito dalla nostra lega preferita,
GOLDEN STATE WARRIORS Quintetto: Stephen Curry (G), Klay Thompson (G), Kevin Durant (F), Draymond Green (F), Zaza Pachulia (C) Panchina: Andre Iguodala (F), Shaun Livingston (G), David West (F), JaVale McGee (F/C), Nick Young (G), Omri Casspi (F) Allenatore: Steve Kerr (assistenti: Mike Brown, Ron Adams, Jarron Collins, Willie Green, Chris De Marco, Bruce Fraser)
Nessuno si aspettava granché da questa off-season NBA, apparentemente destinata al ruolo di timido preludio ai fuochi d’artificio del 2018; viceversa, abbiamo vissuto un’estate piena di colpi di scena anche clamorosi, come il trasferimento di Kyrie Irving a Boston e quello di Chris Paul a Houston, ma nessuna squadra ha fatto rumore quanto gli OKC
I nostri racconti di playground ci hanno accompagnato spesso sulla costa atlantica, dalle parti di Manhattan; in quest’occasione invece, faremo una capatina sulle assolate rive del Pacifico, per raccontarvi la storia di Raymond Lewis, uno degli indiscussi sovrani dei campetti di Los Angeles e non solo, un fenomeno cestistico scelto al primo giro del draft
La notizia ha preso tutti alla sprovvista, perché nemmeno i più informati, quelli a conoscenza delle resistente di Kyrie Irving all’autorità di LeBron James, potevano immaginare un fulmine a ciel sereno come la richiesta piovuta sulla scrivania di Dan Gilbert il 7 luglio, e divenuta di pubblico dominio da venerdì 21, quando l’NBA ha appreso
Il destino è una strana trappola, che imprigiona solo chi ci crede. I Los Angeles Clippers sono stati a lungo l’emblema cestistico della Legge di Murphy, per cui, se qualcosa può andar male, inevitabilmente lo farà. Parecchie cose erano cambiate nelle ultime stagioni; Chris Paul, Doc Rivers e Steve Ballmer hanno alterato la percezione di