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In NBA è finita l’era del play-on, quando si continuava a giocare su infortuni assortiti in nome di un certo machismo, che perdura sotto altre forme, e che ha ceduto il passo (almeno in infermeria) a prassi più scientifiche. La gestione attuale di rotazioni, infortuni e stanchezza, è diventata meno conservativa di una volta, quando
L’equivoco sui Rookie del 2014
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Per giudicare una classe di rookie, è sempre bene aspettare come minimo tre anni (che coincidono, guarda caso, con la durata dei contratti garantiti), perché solo a qualche stagione di distanza, infatti, è possibile scorgere con nitore quali scelte sono state azzeccate e quali no. Questo ragionamento, che è sempre stato valido, oggi è di
Focus: Russell Westbrook, la guardia del futuro
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Durante la serie di Playoffs contro i Lakers del 2010, i giornalisti, assiepati nel locker-room, chiesero al numero zero dei Thunder se non fosse il caso di prendere in mano la serie, e si sentirono rispondere con un laconico “Nah”, in puro stile Oklahoma; “Il mio lavoro è coinvolgere gli altri”, proseguì Russell Westbrook, californiano
I Pistons e il taglio di Josh Smith: mossa obbligata o ennesimo errore?
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Stan Van Gundy è stato assunto anche per scuotere un club da troppo tempo placidamente ripiegato sulla propria mediocrità, ma il taglio di Josh Smith (sotto contratto fino al 2017 per 42 milioni complessivi) ha sorpreso tutti. Ci sono stati, nella storia della NBA, altri tagli clamorosi e giocatori caduti in disgrazia, ma Smith ha
andre drummond Brandon Jennings Detroit Pistons Gigi Datome Greg Monroe Joe Dumars Josh Smith Stan Van Gundy
Eastern vs Western: ha ancora senso?
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Il destro per la nostra piccola discussione, lo offre la trade di Rajon Rondo, da sabato è in forza ai Mavs, che già occhieggiavano il titolo e adesso rappresentano l’ennesima formazione titanica dell’Ovest; la stessa trade ha trasformato i Celtics in un’altra candidata al tanking del derelitto Est. Il perpetuarsi ormai quindicennale del divario tra
Focus: la stagione dei Chicago Bulls
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Quando un giocatore rientra da una serie di gravi infortuni come quelli che hanno colpito Derrick Rose, da quella Gara 1 del 2012 fino al novembre dello scorso anno, è inevitabile preoccuparsi di possibili ricadute, e se ad avere questi problemi è il giocatore più rappresentativo dei Chicago Bulls dai tempi di Michael Jordan, è
Il Kobe sottovalutato
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Un trentaseienne, reduce dalla rottura del tendine d’Achille e da un anno di stop, che ESPN ha collocato al quarantesimo posto del proprio ranking, è capocannoniere NBA, ha appena messo a segno una tripla doppia e sta giocando come se avesse dieci anni di meno. Sembrerebbe una notizia, ma Kobe Bryant è appena diventato il
Jackson, Fisher e Melo: il Triangolo dei Knicks
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Se ce la fai a New York, cantava Frank Sinatra, ce la puoi fare in qualsiasi posto. Non c’è città al mondo che metta più pressione e che abbia giornali con penne più affilate di quelle degli editorialisti newyorkesi; a New York ogni cosa è una tragedia o un trionfo, e per gestire una squadra
Focus: Cosa succede a Cleveland?
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Nonostante l’arrivo di Kevin Love e il ritorno in Ohio di LeBron James, operazioni estive che legittimavano a sognare in grande, nessuno, a partire dal nuovo coach David Blatt, s’illudeva che i Cavs fossero da subito una squadra perfetta: era chiaro che il roster fosse difensivamente fragile e senza un ”cinque” di ruolo, e che