23 anni, folgorato fin da bambino dal mondo americano dei giganti NBA e dei mostri NFL, tifoso scatenato dei Miami Heat e - vien male a dirlo - dei Cincinnati Bengals. Molto desideroso di assomigliare a un Giannis, basterebbe anche un Herro, ma condannato da madre natura ad essere un Muggsy Bogues, per di più scarso.
La fenice è un uccello mitologico considerato in grado di controllare il fuoco e di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. In alcune parti del mondo, specificamente negli Stati Uniti, è conosciuto anche con il nome di Indiana Pacers. Era dalla stagione 2019-2020 che Indiana non assaporava così spesso il gusto della vittoria. Da quel 45-28
Trust The Process. TTP. Ritornello troppe volte ripetuto e rimbombato. Interviste, post sui social, divise di squadra. Tutto era in nome del processo. Ogni boccata d’aria che si respirava intorno al Wells Fargo Center di Philadelphia era in nome del grande Processo che avrebbe dovuto portare i 76ers al titolo. Per anni. E poi il
Undici gare di stagione in archivio. A Ovest, in terza posizione, si legge il nome dei Minnesota Timberwolves. Se solo quattro settimane fa, alla vigilia della nuova stagione NBA, qualcuno lo avesse detto non so in quanti lo avrebbero preso sul serio. Un 8-3 con sconfitte solo contro i Suns, gli Hawks e i Raptors.
Quando mi è stato affidato il compito di occuparmi dei power rankings devo confessare che la mia mente ha iniziato un po’ a frullare. Passare in rassegna tutte le squadre, ricordarmi che mosse di mercato hanno fatto, ma soprattutto cercare di capire cosa mi dicesse il mio stomaco. Perché alla fine della fiera, la logica in queste
Forse era già scritto. Mai campioni NBA nella loro storia. Mai alzato in cielo quel tanto cercato e troppe volte sfiorato Larry O’Brien Trophy. E ora finalmente il sogno si corona, l’obiettivo è raggiunto. Nikola Jokic wins his first Championship: "The job is done, we can go home now.” pic.twitter.com/PH9xDo5fks — Ari Meirov (@MySportsUpdate)
Per Miami era la serata del colpaccio. L’opportunità di una vita, per prendere una serie sulla carta impossibile e dare il primo strappo. Per mettere già un dito su quel Larry O’Brien Trophy che a South Beach manca da dieci anni. Per battere, ancora una volta, qualunque logica legge probabilistica. La verità, però, è che
Gara 1 delle Finals 2023 è di Denver: 104-93. Come da pronostico, come tutti si aspettavano. Ciò non toglie nulla alla prestazione assolutamente regale degli uomini di Micheal Malone. Due erano i focus annunciati dal coach dei Nuggets nelle conferenze stampa pre-partita: non concedere fast break points dopo palle perse, e limitare il tiro dalla
Per chi non ci credesse, o ancora dubitasse, i fatti parlano chiaro. I Miami Heat sono alle Finals. Da ottava testa di serie, dopo aver perso (e male) il primo play-in con gli Atlanta Hawks. Dopo essere stati sotto di sei punti a meno di cinque minuti dal termine del secondo play-in, contro i modestissimi
Orlando, Disneyland, Bubble. Fino a tre anni fa erano parole con due soli sinonimi: Los Angeles Lakers e fluke. Perché alla fine della fiera cosa vuoi che sia giocare sullo stesso parquet che sia in casa o fuori casa. Senza una voce di tifo e con un centinaio di facce collegate via Zoom e proiettate su