Abita ad Assisi e studia Giurisprudenza all'Università di Perugia. E' un grande appassionato di basket e di musica. Deve molto ai tre italiani che militano nella lega americana perché è soprattutto grazie a loro che si è definitivamente innamorato della NBA.
Toronto getta la spugna dopo due tempi supplementari e concede agli Spurs, oltre la vittoria, anche la soddisfazione di celebrare la stoppata numero 2500 di Tim Duncan, tra l’altro ai danni di un pessimo Bargnani (solo 2/19 dal campo). New York e Denver passeggiano mentre Philadelphia si gode un superbo Holiday (33 pts+13 ast) e trova l’ottava vittoria della stagione.
San Antonio at Toronto 111-106 (2OT)
Detroit at New York 100-121
Portland at Brooklyn 85-98
Phoenix at Philadelphia 101-104
Boston at Orlando 116-110 (OT)
New Horleans at Denver 84 -102
Punti
Holiday (PHI) 33
Parker (SAS) 32
DeRozan (TOR) 29
Anthony (NY) 29
Rimbalzi
Ed Davis (TOR) 14
Evans (BRO) 14
McRoberts (ORL) 14
Faried (DEN) 12
Abita ad Assisi e studia Giurisprudenza all’Università di Perugia. E’ un grande appassionato di basket e di musica. Deve molto ai tre italiani che militano nella lega americana perché è soprattutto grazie a loro che si è definitivamente innamorato della NBA.
In questa domenica di basket americano da segnalare l’egregia prestazione di Dwight Howard che trascina i Lakers al successo interno contro i Rockets (28 pts, 13 rbs, 3 blks). A Oklahoma Russel Westbrook mette insieme 30 punti, 7 assist e 5 recuperi portando il record dei Thunder a 8 vittorie e 3 sconfitte.
Indiana Pacers at New York Knicks 76 -88
Orlando Magic at Toronto Raptors 86 – 97
Cleveland Cavaliers at Philadelphia 76ers 79 – 86
Brooklyn Nets at Sacramento Kings 99 – 90
Golden State Warriors at OKC Thunder 109 – 119
Boston Celtics at Detroit Pistons 83 – 103
Chicago Bulls at Portland TrailBlazers 94 – 102
Houston Rockets at Los Angeles Lakers 108 – 119
Top della giornata
Punti
Westbrook (OKC) 30
Cousin (SAC) 29
Howard (LAL) 28
Anthony (NY) 26
Abita ad Assisi e studia Giurisprudenza all’Università di Perugia. E’ un grande appassionato di basket e di musica. Deve molto ai tre italiani che militano nella lega americana perché è soprattutto grazie a loro che si è definitivamente innamorato della NBA.
Abita ad Assisi e studia Giurisprudenza all’Università di Perugia. E’ un grande appassionato di basket e di musica. Deve molto ai tre italiani che militano nella lega americana perché è soprattutto grazie a loro che si è definitivamente innamorato della NBA.
Il basket è uno sport davvero imprevedibile, così imprevedibile che non sempre il risultato che appare sullo schermo al suono dell’ultima sirena è necessariamente quello finale. Non è solo una questione di parità e di tempo supplementare, stiamo parlando di altro. E’ il momento in cui la palla è in aria, nel palazzetto rimbomba il
Dopo la mancata, quanto annunciata, qualificazione ai playoff nella stagione 2011-2012 la franchigia canadese proverà a dare un seguito al progetto di ricostruzione post-Bosh che coach Dwane Casey ha sposato con tanto scrupolo e dedizione. L’obbiettivo è lo stesso dello scorso anno: i playoff. La qualificazione non è un’utopia ma di certo si rivelerà un’impresa
Nel basket consultare le statistiche è un po’ come addentrarsi in un bosco di conifere e specchiarsi nell’acqua dei laghi che vi si nascondono: vedi la tua immagine riflessa e riesci a cogliere, come minimo, una parte di quello che sei. Di laghi in Minnesota ce ne sono in abbondanza e se ci si ferma
Il mercato NBA è a dir poco infuocato nell’estate della trentesima Olimpiade e gli Indiana Pacers, nonostante non stiano ricoprendo un ruolo da protagonisti, non sono però rimasti con le mani in mano. Sotto la casella “targets”, per ora, non figurano nomi di particolare rilievo. Una delle cause principali dell’attuale “torpore estivo” è la stagione appena conclusasi. I ragazzi di Frank Vogel, infatti, si sono tolti